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Salerno all’avanguardia dell’ortopedia

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Schola Medica Salernitana


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Nasce la rubrica Schola Medica Salernitana: Orthopaedic News

Le origini della Schola Medica Salernitana si perdono quasi nella notte dei tempi. Era l’ottavo secolo dopo Cristo quando la prima scuola di medicina al mondo venne alla luce, probabilmente nelle istituzioni religiose di Salerno.

Nel terzo millennio, parliamo di tolleranza, multiculturalismo, politematicità. A quell’epoca, un Cristiano, un Musulmano, un Ebreo ed un Greco diedero nascita alla facoltà di Medicina che si fondava sulla tradizione Ippocratica, e che non permetteva di divenire medico a chi non avesse anche studiato filosofia.

Nel mondo moderno, dobbiamo giungere alla fine dell’Ottocento prima che le donne potessero legalmente intraprendere la professione medica. La prima donna laureatasi a Salerno, e che gettò le basi per la moderna pratica della ginecologia, fu Trotula, nel dodicesimo secolo.

Non vi è quindi da stupirsi se, dopo un break durato dal 1810 al 2006, dopo la chiusura imposta da Gioacchino Murat ai riottosi medici salernitani che mal si adattavano, grazie alla capacità di dissertare non solo di faccende del corpo ma anche dello spirito, la Scuola Medica Salernitana ha riaperto le sue porte.

In pochi anni, è divenuta il leader del Centro-Sud, e, nonostante uno staff di un ordine di grandezza meno corposo delle facoltà Federiciana e Vanvitelliana, si piazza stabilmente fra le prime 10 della penisola.

In questo milieu, ecco l’Ortopedia a far da degna erede alla tradizione ippocratica.
Tutti siamo affascinati dalle novità e dal progresso, eppure la routine viene spesso ignorata. È il motivo per cui, nella nostra specialità, per operazioni chirurgiche che dovrebbero esser la norma, molti pazienti preferiscono trasferirsi in alter parti d’Italia, in un ‘turismo della salute’ che toglie risorse e disconosce le professionalità campane.

A Salerno ci siamo impegnati nell’ultimo decennio a che, oltre a sviluppare delle subspecialità di livello almeno continentale, la routine sia eseguita a perfezione. Uno degli indicatori della bontà della assistenza medica sono le fratture della parte prossimale del femore: nel 2016, eravamo al quintultimo posto in assoluto in Italia. Ora, siamo al quarto, uno sforzo immane realizzatosi grazie alla dedizione e professionalità di una équipe dove comunicazione ed organizzazione sono alla base della pratica ortopedica.

A Salerno la clinica e la ricerca si sposano meravigliosamente: è di due mesi fa la notizia dell’assegnazione di un finanziamento europeo che vede i nostri laboratori consorziati con Gran Bretagna, Austria, Germania, Finlandia per esplorare nuove frontiere in medicina rigenerativa, questa volta dei più afflitti dei tessuti molli, i tendini.

A Salerno, dunque, la missione ippocratica si fonde con la pratica ortopedica all’avanguardia, senza essere però affetta da spunti modaioli, in modo da poter fornire ai nostri pazienti il meglio, sempre.

La rubrica nasce proprio per poter informare i lettori circa le attività che svolgiamo, pubblicazioni, riconoscimenti, novità in generale di un team che dimostra ogni giorno come sia possibile anche al Sud fare eccellenza, perché questa stessa eccellenza sia diffusa, riconosciuta ed apprezzata.

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Autore Nicola Maffulli

L'autore più citato in ortopedia, il Professor Nicola Maffulli, è superspecializzato in traumatologia sportiva. Ha pubblicato più di 1.200 articoli su riviste scientifiche e 12 libri e ha descritto oltre 40 nuove tecniche chirurgiche in chirurgia del ginocchio, piede e caviglia e chirurgia sportiva, molte delle quali sono state ampiamente adottate in tutto il mondo. Atleta in gioventù, il suo sogno di andare alle Olimpiadi è stato realizzato a Londra: ha guidato un gruppo di sette chirurghi ortopedici per le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Londra, ed ha poi organizzato i servizi medici delle Universiadi 2019. Giornalista pubblicista, risponde ai lettori alla mail ortopedicorisponde@expartibus.it su problematiche di natura ortopedica e traumatologica.