Home Territorio Estero Sahara: Repubblica Dominicana conferma autorità Marocco

Sahara: Repubblica Dominicana conferma autorità Marocco

599


Download PDF

Valuta favorevolmente l’apertura di un Consolato a Dakhla

La Repubblica Dominicana ha ribadito il suo assoluto riconoscimento della marocchinità del Sahara, sottolineando che considera favorevolmente l’apertura di un consolato dominicano nella città di Dakhla.

Un comunicato stampa del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini all’Estero indica che il Ministro degli Affari Esteri dominicano, Roberto Alvarez, ha consegnato una lettera al suo omologo marocchino.

Il fine era quello di portare alla conoscenza del Re Mohammed VI, a nome del Presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, la posizione del suo Paese riguardo alla questione del Sahara marocchino.

La stessa fonte, questo proposito, aggiunge che la Repubblica Dominicana ribadisce l’assoluto riconoscimento della marocchinità del Sahara.

Il Ministero delle Relazioni Esterne della Repubblica Dominicana considera favorevolmente l’apertura di un consolato dominicano nel città di Dakhla.

La stessa fonte sottolinea che la Repubblica Dominicana

riafferma che l’iniziativa di autonomia presentata dal Regno del Marocco nel 2007 costituisce la soluzione realistica, credibile e seria per raggiungere un accordo negoziato tra le parti.

Il Ministro dominicano ha anche informato il suo omologo marocchino che il Presidente Luis Abinader ha espresso il desiderio di effettuare una visita di Stato nel Regno del Marocco, al fine di rafforzare ulteriormente i legami politici, commerciali e di cooperazione tra il Regno del Marocco e la Repubblica Dominicana.

La decisione della Repubblica Dominicana corona relazioni bilaterali cordiali ed amichevoli con il Marocco.

Si tratta di una posizione forte, per il suo contesto, per il suo contenuto e per la sua portata. La decisione della Repubblica Dominicana si colloca nel contesto della commemorazione da parte del popolo marocchino del 24° anniversario della Festa del Trono.

Questo non è capitato per caso. È un simbolismo volontario, che rende omaggio alle dinamiche di sviluppo ed influenza che il Marocco conosce sotto il Regno di Mohammed VI.

Rende inoltre omaggio alla comunione tra il Trono e il Popolo marocchino nella difesa dei fondamenti del Regno del Marocco e alla la Causa Nazionale.

Anche la decisione della Repubblica Dominicana si inserisce in una dinamica internazionale, arrivando due settimane dopo che Israele ha riconosciuto la sovranità del Marocco sul suo Sahara. Segue anche il riconoscimento americano, così come l’ondata di sostegno osservata in Africa, nel mondo arabo, in Europa e in America Latina.

Questa dinamica, oggi consacrata dalla posizione della Repubblica Dominicana, fa emergere un trittico costante e molto significativo: a) riconoscimento della sovranità del Marocco sul suo Sahara; b) apertura di un Consolato nelle province meridionali; c) sostegno all’iniziativa per l’autonomia marocchina come LA soluzione.

Questo trittico rivela, fondamentalmente, un cambio di paradigma: la sovranità del Marocco sul Sahara non è in gioco e non lo è mai stata. Ciò che è in gioco è solo la risoluzione della disputa regionale artificiale, che è alimentata e mantenuta da un Paese vicino.

Il processo politico ha come obiettivo e scopo solo la risoluzione di questa disputa regionale, che minaccia la pace e la stabilità nella regione. È così che il Consiglio di Sicurezza e i Paesi membri dell’ONU affrontano la questione del Sahara marocchino.

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.