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Sahara: Marocco critica atteggiamento Spagna su Ghali

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Marocco e Spagna


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Dopo l’ingresso del leader del Polisario con una falsa identità algerina

La decisione delle autorità spagnole di non notificare ai loro omologhi marocchini l’arrivo del leader della milizia Polisario è un atto premeditato, una scelta volontaria e una decisione sovrana della Spagna di cui il Marocco prende pienamente atto e da cui trarrà tutte le conseguenze.
Lo riferisce un comunicato stampa della diplomazia di Rabat, riferendosi alla presenza in un ospedale spagnolo per cure mediche del capo del Fronte Polisario, Brahim Ghali, accusato di vari reati.

Il Ministero degli Esteri marocchino aggiunge:

L’invocazione di considerazioni umanitarie non può giustificare questo atteggiamento negativo. Considerazioni umanitarie non giustificano manovre alle spalle di un partner e di un vicino. Considerazioni umanitarie non possono spiegare l’inerzia del sistema giudiziario spagnolo, che è adeguatamente informato con reclami documentati.

Secondo Rabat:

L’applicazione della legge e la salvaguardia dei diritti delle vittime non possono essere fatte con doppi standard, né subire alcun doppio standard.

Le considerazioni umanitarie non possono essere una panacea che concediamo selettivamente al leader delle milizie Polisario, in un momento in cui migliaia di persone vivono in condizioni disumane nei campi di Tindouf.

Le considerazioni umanitarie non giustificano la complicità di furto di identità e falsificazione di passaporti, volti a eludere volontariamente la legge.

Considerazioni umanitarie non possono negare le legittime rivendicazioni delle vittime di stupro, tortura e le massicce violazioni dei diritti umani commesse dal leader delle milizie del Polisario.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.