Home Territorio Estero Sahara: Ghali convocato dai giudici spagnoli

Sahara: Ghali convocato dai giudici spagnoli

440
Ghali Spagna


Download PDF

La convocazione segue le denunce presentate nei suoi confronti da sahrawi che vivono in Spagna

Il leader del gruppo separatista sahrawi del Fronte Polisario, noto come Brahim Ghali, attualmente ricoverato in un ospedale di Logrono in Spagna, è stato chiamato a comparire davanti ai tribunali spagnoli mercoledì prossimo 5 maggio per un caso di rapimento e tortura.

La convocazione in tribunale, che segue una denuncia presentata da Fadel Breika, è stata confermata anche da fonti giudiziarie di Madrid, citate dall’agenzia di stampa spagnola “Efe“.

Fonti giudiziarie hanno confermato all’agenzia spagnola che il Giudice istruttore della Corte n. 5 dell’udienza nazionale di Madrid, Santiago Pedraz Gómez, ha emesso un mandato per ascoltare il capo del Polisario. Ghali è chiamato a comparire per “genocidio e tortura” contro la popolazione saharawi dissidente che si è rifugiata a Tindouf.

Breika, la cui denuncia è stata accolta dai tribunali spagnoli lo scorso aprile, ha accusato Ghali di essere responsabile del suo rapimento nel periodo dal 18 giugno 2009 al 10 novembre dello stesso anno.

Sono stato rapito per quasi cinque mesi nelle carceri dei campi di Tindouf per il semplice motivo di aver chiesto di fare luce sul destino di Ahmed Khalid.

Ho denunciato sui social l’arruolamento di bambini soldato da parte del Polisario e gli atti violenti dei suoi dirigenti.

Ghali, accolto dalla Spagna sotto falsa identità algerina e con documenti falsi, è oggetto di numerose denunce in Spagna.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.