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‘Ruy Blas. Quattro quadri sull’identità e sul coraggio’ al NEST

'Ruy Blas' - foto Manuela Giusto

'Ruy Blas' - foto Manuela Giusto



In scena il 15 e 16 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

È una riflessione profonda e penetrante sul significato di identità lo spettacolo ‘Ruy Blas. Quattro quadri sull’identità e sul coraggio’ uno spettacolo de Il Mulino di Amleto, compagnia vincitrice del Premio della Critica ANCT 2021, una produzione Il Mulino di Amleto/AMA Factory, in scena il 15 gennaio, ore 21:00, e 16 gennaio, ore 18:00, a Napoli a NEST Teatro.

Diretti da Marco Lorenzi, gli attori Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Rebecca Rossetti, Angelo Tronca, entrano nel cuore del melodramma ottocentesco e riportano in vita per il pubblico – parte integrante dell’azione, collocato sui tre lati dello spazio scenico – il testo di Victor Hugo che si rivela una viva e raffinata riflessione sul senso d’identità.

Sullo sfondo di un mondo che è sul punto di crollare, ‘Ruy Blas’, spettacolo vincitore del Premio SIAE Sillumina 2016, è la storia di un uomo che, vittima di un inganno, si ritrova a rivestire un ruolo e un nome non suoi, riuscendo tuttavia a utilizzare al meglio le sue qualità.

Il cuore del progetto è il piacere e l’emozione di mettere in dialogo e in cortocircuito tra loro un testo teatrale, apparentemente lontano, con la tecnologia e le forme che il teatro contemporaneo mettono a disposizione: un dialogo tra Victor Hugo e gli uomini di oggi.

Nella prefazione, scritta pochi giorni dopo il debutto trionfale di ‘Ruy Blas’ nel 1838 a Parigi, Victor Hugo distingue gli spettatori in tre categorie a seconda che siano più attratti dall’azione, dalla passione, oppure dal pensiero e dalle idee.

Volendo descrivere il testo in base a queste tipologie elementari si potrebbe affermare che ‘Ruy Blas’ è un’opera completa, capace di soddisfarle tutte.

È un dramma d’azione nel piano ordito da un potente ai danni della regina. È passionale perché racconta una storia d’amore impossibile. Il vero protagonista in realtà è la Storia nel suo procedere amaramente cieco e inarrestabile che assume il ritmo, le proporzioni, la solennità di un trapasso epocale.

Niente di quanto accade in ‘Ruy Blas’ avrebbe senso, e sarebbe davvero possibile, se non si svolgesse dentro il processo di dissoluzione di uno stato e di una civiltà.

Note di regia
Questo Ruy Blas è un atto politico perché rimette al centro l’importanza del ‘tempo della ricerca e della creazione’.

È un incontro con il pubblico delicato, diretto e profondo. Il nostro Ruy Blas è un riappropriarsi di un mestiere ricco e pieno di senso come quello dell’attore.

È una lezione di scherma, di ballo, poesia. È una vertigine…

Ci siamo innamorati dell’importanza e della centralità del lavoro sulla lingua, sul verso, sulla rima che ci ha spinto a cercare e a imparare come gestire un linguaggio così difficile, ma contemporaneamente bello e ricco di senso.

Sono convinto che solo se ti sforzi di guardare dentro certe cose puoi rimanere abbagliato dalla loro luce.

Infine, è stato importante avvicinarci a Hugo con la coscienza (e incoscienza) di un gruppo di artisti spericolati che vivono nel mondo di oggi.

Questo ci ha fatto scoprire come il Ruy Blas è anche una raffinata indagine sul senso dell’identità: chi sono io, sono il mio nome? Sono il mio ruolo sociale? Sono le mie azioni? Sono tutto questo contemporaneamente?

Già, l’identità…

Goethe scriveva che “ciò che hai ereditato dai padri, riconquistalo se vuoi possederlo davvero” ecco, quello che davvero desidero è che questo progetto sia per noi una riconquista coraggiosa di ciò che abbiamo ereditato dai nostri “padri”.

Con la forza di metterlo in discussione e di farlo nostro davvero. Per fare tutto questo abbiamo scelto di partire completamente da “zero”, ovvero di riportare l’attore, con la sua forza, la sua umanità e la sua purezza al centro di tutta la nostra ricerca.

Abbiamo scelto di eliminare ogni forma di scenografia posticcia e anacronistica, e di partire da uno spazio vuoto per invaderlo con grazia con i nostri corpi e con le nostre voci. Abbiamo scelto di eliminare ogni forma di “distanza” con il pubblico, sia spaziale che temporale. Il pubblico è collocato intorno allo spazio scenico, su tre lati, per immergerlo nella storia e nelle passioni degli attori.
Marco Lorenzi

Durata spettacolo: 90 minuti

Informazioni e prenotazioni WhatsApp e mobile: +39 3208681011
Sito www.compagniateatronest.it/site/15-16-gennaio-2022-ruy-blas-tuttieroi/

NEST
Napoli Est Teatro

Il Mulino di Amleto
Presenta

‘Ruy Blas
Quattro quadri sull’identità e sul coraggio’
adattamento dall’opera Ruy Blas di Victor Hugo

con Yuri D’Agostino, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi, Alba Maria Porto, Rebecca Rossetti, Angelo Tronca

regia Marco Lorenzi

tecnico di scena Carla Tealdi
visual concept Eleonora Diana – consulenza per la scherma e locandina Daniele Catalli
organizzazione Milica Trojanovic – distribuzione Valentina Pollani – ufficio stampa Raffaella Ilari
foto di scena Manuela Giusto e Alessandro Salvatore
un ringraziamento a Lucio Diana e ACTI Teatri Indipendenti per alcuni materiali scenici

Una produzione Il Mulino di Amleto/AMA Factory

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