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Rossi sulla Casa della Salute di San Giovanni Valdarno (AR)

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Enrico Rossi
Firenze, 7 nov. (askanews) - "Domenica saremo a Barbiana per rinsaldare gli ideali di pace, libertà e uguaglianza che sono al centro del pensiero e delle azioni di don Lorenzo Milani". Comincia così il testo di una lettera appello del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e del sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa che invita tutti i cittadini alla marcia organizzata per domenica 10 novembre nel nome di Don Milani, a cui hanno già aderito Phil Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio, Paolo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, Federico Ignesti, sindaco di Scarperia, Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano, Giampiero Mongatti, sindaco di Barberino di Mugello. "In cammino - prosegue il testo dell'appello - dal monumento ai martiri di Padulivo fino alla chiesa di Barbiana per testimoniare la nostra vicinanza a quella straordinaria esperienza. Nel percorso incontreremo il "Sentiero della Costituzione" un libro di strada sulla nostra Carta, nel solco dell'articolo 3, a difesa degli ultimi e dei più deboli. Per l'emancipazione e il riscatto sociale. Perché le idee di don Milani sono ancora una guida per la nostra democrazia e il nostro agire. Scriveva nel 1965 il priore di Barbiana: 'Non discuterò qui l'idea di Patria in sé. Non mi piacciono queste divisioni. Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri'. "Parole che colgono l'essenza dell'articolo 10 della nostra Carta costituzionale. Che parlano al cuore e alla ragione. La Toscana è una terra democratica, solidale e antifascista. Ripudia chi semina odio, soffia sul fuoco del razzismo e dell'antisemitismo e incita al nazismo e al fascismo. Chiediamo a tutti di vigilare e vegliare attentamente il nostro p


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‘Una struttura per rispondere al meglio ai problemi dei cittadini’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Quella che abbiamo appena inaugurato è una struttura che ci permette di rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini, un terreno su cui la Toscana è molto avanti rispetto a tutte le altre Regioni, dal momento che questa è la 71esima casa che entra in funzione nella nostra regione.

È un punto di riferimento per i cittadini perché la sanità del territorio risponde con buona efficacia alle necessità più comuni dei toscani, alle malattie croniche che colpiscono una buona parte di una popolazione che sta invecchiando sempre più.

È questo il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha preso la parola per un intervento di saluto in occasione della piccola cerimonia di inaugurazione della Casa della Salute a San Giovanni Valdarno (AR).

Ha aggiunto il Presidente Rossi:

I toscani hanno sì bisogno di ospedali efficienti e funzionanti, e da questo punto di vista dai nostri ospedali escono con le proprie gambe molti più pazienti di quanti non lo facciano dagli altri ospedali italiani, ma anche di strutture a loro vicine alle quali possano rivolgersi in caso di patologie non acute.

È qui trovano insieme medici, specialisti e operatori socio sanitari. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile l’apertura di questa struttura.

Un concetto ripreso anche dall’Assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, che ha osservato:

Questo è il modello toscano: ospedali sempre più tecnologici per gli acuti e un territorio sempre più forte per le patologie per le quali i cittadini hanno più spesso bisogno di presa in carico.

Così è importante che la medicina generale sia presente in questo presidio che offre una presa in carico per dieci ore al giorno e che si basa su figure sanitarie che garantiscono l’integrazione tra la ASL e il territorio.

Siamo convinti che questo sia il modello migliore e per questo vogliamo implementarlo per rispondere sempre meglio al diritto di salute di tutti i cittadini.