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‘Rosarosaerosae’ in Sala Assoli

'Rosarosaerosae' - ph Federica Capo

'Rosarosaerosae' - ph Federica Capo



Tra video – performance, tessuto, suono e corpo, continua la rassegna di teatro – danza immersivo ‘Maggio Appiso’

Riceviamo e pubblichiamo.

Mercoledì 29 maggio, ore 20:30, in Sala Assoli a Napoli, prosegue ‘Maggio Appiso’, rassegna di danza aerea e teatro – danza immersivo a cura di Funa Performings Art e Casa del Contemporaneo, con ‘Rosarosaerosae’, progetto multimediale, che, tra danza, video – proiezione, tessuto, suono, corpo e voce indaga il processo di costruzione dell’identità in rapporto alle diverse rappresentazioni del sé.

Il concept è di Sara Lupoli, anche in scena con Maria Anzivino, Marianna Moccia, Viola Russo; la scenografia video è di Livia Ficara e Alessandro Papa; i costumi di Dario Biancullo; Valerio Middione e Matteo Vinti curano il sound design.

Il lavoro è prodotto da Art Garage, in co-produzione con Körper e Théâtre des Calanques, con il sostegno di Casa del Contemporaneo, Accademia di Belle Arti di Napoli, Teatro Libero di Palermo, Fabbrica Europa, N+N Corsino, Teatro San Materno e FUNA.

Replica giovedì 30 maggio ore 20:30.

Costo del biglietto: 14 euro, intero, e 10 euro, ridotto.

Info e prenotazioni: 345-4679142 / assoli@casadelcontemporaneo.it

Video – proiezione, tessuto, suono, corpo, voce e danza creano, in scena, un repertorio di ambienti solitari e sensibili in cui l’io può disperdersi, mettendo in evidenza la natura mutevole dell’essere umano.

Un viaggio in cui il corpo è la declinazione elementare necessaria a riconoscersi e a dare senso alla pluralità di personalità che ci abitano.

La ricerca che va a esplorare le origini materiche, culturali e cinestetiche che contribuiscono a far emergere il senso di genere e il conflitto che spesso ad esso si associa: il rimando al latino è funzionale a sottolineare l’esigenza di andare alla base di una grammatica emotiva incorporata, ma a volte estranea e sconosciuta.

Questo nuovo capitolo del progetto si arricchisce di una drammaturgia immersiva e di altri performer, al fine di coinvolgere il pubblico in un percorso performativo interattivo in cui il cinema funge da trait d’union tra diversi stati emotivi, le poetiche e i vari linguaggi artistici.

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