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Roma, scale mobili ferme a Vittorio Emanuele. UIL: risolvere criticità

Scale mobili ferme a Vittorio Emanuele


Capobianco e Cervo: ‘L’azienda per la mobilità intervenga’

Riceviamo e pubblichiamo.

Tra le tante difficoltà quotidiane degli anziani romani c’è anche quella dell’accesso alle linee della metropolitana.

Ascensori e montascale non sono sempre fruibili, mentre le scale mobili spesso sono alternativamente ferme per manutenzione.

A Vittorio Emanuele però sembra vengano stoppate, chissà forse per risparmiare. Così ci è stato fatto intendere giorni fa quando abbiamo chiesto il motivo delle due scale mobili ferme e abbiamo notato persone anziane in difficoltà arrancare in salita su di esse per raggiungere l’uscita.

Lo dicono Oscar Capobianco e Sergio Cervo, rispettivamente Segretario generale dell’Uil Pensionati Lazio e Presidente dell’Associazione diritti dell’anziano di Roma e del Lazio, ADA.

Dicono Capobianco e Cervo:

Adesso poi, con le imminenti limitazioni per ultimare i lavori di ammodernamento della tratta, sarà ancora più difficile spostarsi per tanti anziani della Capitale.

Chi può ed è fortunato è nei luoghi di villeggiatura tra gli affetti di figli e nipoti, chi, invece, non può allontanarsi, è destinato a passare un agosto infernale, con scale mobili a singhiozzo e con navette sostitutive in superficie.

Al di là dei lavori necessari, delle chiusure ampiamente anticipate all’utenza, stupisce che per gli anziani di questa città non siano state studiate e messe in campo misure alternative per agevolare gli spostamenti di agosto.

Quanto alle scale mobili a singhiozzo di Vittorio Emanuele, chiederemo a Comune e ad ATAC Spa di verificare e rimuovere tutti gli ostacoli che limitano la mobilità delle persone con età superiore ai settant’anni.

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