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Roma, Alessandri: ‘Con rimozione Tiber II eliminiamo simbolo degrado’

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Tiber II


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L’Assessore: ‘L’importo complessivo dell’operazione di circa 94 mila euro sarà interamente addebitato al proprietario della motonave’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Questa mattina, 9 novembre, l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri, ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per la rimozione del relitto della motonave ‘Tiber II’ collocata sulla banchina destra del fiume Tevere in corrispondenza dello scalo di alaggio di Lungotevere della Vittoria.

Da anni abbiamo stanziato risorse e messo a disposizione mezzi e uomini per un maggior decoro e per rendere più fruibile il Tevere, e dopo molte battaglie, anche legali, il 28 settembre abbiamo dato il via ai lavori di smantellamento del relitto ‘Tiber II’.

Un’azione estremamente importante sia dal punto di vista ecologico sia della sicurezza, evitiamo in questo modo il rischio che la motonave possa essere trascinata a valle dalle acque del fiume nel corso di eventi atmosferici particolarmente aggressivi ed essere causa di situazioni pericolose e ulteriori danni ambientali.

Inoltre, l’eliminazione del Tiber II assume un forte valore simbolico. Infatti, la motonave è stata per anni rappresentazione di abbandono e degrado, e con la sua rimozione valorizzeremo un corso d’acqua che attraversa il centro storico della Capitale e che attrae turisti e cittadini in ogni mese dell’anno.

Lo ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri.

Continua l’Assessore Alessandri:

La durata contrattuale dei lavori era inizialmente prevista in 90 giorni ma con molta probabilità i tempi non solo saranno rispettati ma saranno completati con un anticipo di circa 28 giorni.

Inoltre, l’importo complessivo dell’operazione di circa 94 mila euro sarà interamente addebitato al proprietario della motonave e i nostri Uffici sono già impegnati nelle relative procedure di rivalsa in danno.

Tutto questo è stato possibile anche grazie a una stretta e fattiva collaborazione con il Comando della Capitaneria di Porto di Roma e con il Comando della Guardia di Finanza Sezione Operativa Navale di Roma, con i quali è stata gestita la complessa vicenda amministrativa e giudiziaria.

Infine vorrei ringraziare l’Amministrazione Capitolina di Roma e, in particolare, la Polizia Locale di Roma Capitale Reparto Tevere per il supporto fornito.

Dichiara la responsabile Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, Cristiana Avenali:

È davvero una grande soddisfazione vedere come procedono i lavori per la rimozione del ‘Tiber II’, non solo per la sostenibilità e la velocità dell’esecuzione, ma perché si ribadiscono in maniera plastica alcuni degli aspetti cardine delle politiche messe in campo con l’Ufficio di scopo della Regione Lazio, mostrando quanto il processo partecipato dei Contratti di Fiume sia capace di modificare le politiche in senso ambientale e anche di trasformarsi in azioni concrete capaci di migliorare la qualità ambientale e la qualità della vita delle persone.

Si tratta anche della dimostrazione che le cose, anche se difficili e complicate, si possono davvero fare quando esiste la volontà politica di farle, e la rimozione del Tiber II era attesa da oltre 14 anni.

Questo tipo di operazioni sono state inserite all’interno delle azioni del contratto di fiume del Tevere, che la Regione deve attuare in collaborazione con la Capitaneria di Porto, è quindi un processo che si sta attuando e come si sta dimostrando non può tornare indietro.

I lavori consistono nella rimozione dello scafo lungo 38 m e largo 8 attraverso un’operazione di ‘ship recycling’ riciclaggio navale. Nello specifico l’intervento prevede lo smontaggio di ogni singolo componente dell’imbarcazione, il riutilizzo dei materiali recuperabili e lo smaltimento delle frazioni residuali, attuando in pieno i principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, avendo, altresì posto particolare attenzione agli aspetti inerenti la sicurezza e la prevenzione dai rischi di inquinamento.

Ad oggi sono già state eseguite le seguenti lavorazioni: predisposizione dell’area di cantiere, predisposizione misure di sicurezza con particolare attenzione al pericolo di ribaltamento della motonave che permetterà di lavorare in totale sicurezza e in maniera più agevole, la cernita e la classificazione dei materiali con il conferimento in discarica di circa 30 tonnellate in idonei impianti di recupero e lo smantellamento dei ponti superiori.

Nei prossimi giorni si proseguirà con il taglio dello scafo, alla completa eliminazione di ogni componente del relitto e alla rimozione del cantiere con la sistemazione della banchina.

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