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Rinnovato accordo Regione Toscana – ANCI per progetti di inclusione

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Ciuoffo: ‘Proseguono impegno e sostegno in favore dei cittadini stranieri’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Rinnovato l’accordo di collaborazione tra Regione e ANCI nell’ambito dell’accoglienza, integrazione e tutela dei cittadini stranieri in Toscana.

Lo stabilisce una delibera della Giunta, constatato che il rapporto di collaborazione si è proficuamente rafforzato nel tempo attraverso politiche e azioni che hanno permesso da un lato di accompagnare il territorio nelle diverse fasi di avvio e consolidamento delle Società della Salute e riorganizzazione delle zone distretto nell’ambito socio-assistenziale e sociosanitario.

E, dall’altro, di implementare a livello regionale le politiche regionali per le persone straniere, con particolare riferimento ai processi di sostegno all’attuazione e monitoraggio delle progettualità relative al Libro Bianco sulle politiche di accoglienza dei richiedenti asilo politico e titolari di protezione internazionale o umanitaria, approvato con la delibera 1304 nel 2017.

Spiega l’Assessore all’immigrazione Stefano Ciuoffo:

Con questa decisione sarà data continuità anche al supporto da parte di ANCI Toscana all’analisi degli esiti delle 40 esperienze progettuali di integrazione e coesione sociale e di tutela dei bisogni essenziali delle persone ammesse a finanziamento, su 47 presentati, nell’ambito del bando emanato dalla Regione nel corso del 2019 per sperimentare forme innovative di welfare di comunità, offrire e mettere a disposizione sistemazioni alloggiative temporanee, far crescere le competenze e l’inserimento lavorativo, favorire l’inclusione sociale e la tutela dei diritti di persone e famiglie, che si trovano in uno stato di particolare precarietà sociale.

Azioni positive per l’integrazione dei cittadini stranieri che hanno promosso partecipazione, orientamento alle opportunità della formazione e dell’inserimento lavorativo, e all’accesso alle prestazioni sociali, sanitarie e socio-sanitarie, in una prospettiva di partenariato e collaborazione tra enti locali e enti del terzo settore.

L’associazione dei Comuni seguirà il monitoraggio dei progetti in corso di realizzazione e le competenze che si formano al suo interno sono utili esperienze anche per progetti futuri.

Con il bando furono finanziati progetti pilota relativi a interventi di accoglienza temporanea, di accompagnamento all’autonomia e al pronto intervento sociale, attività di orientamento e di consulenza a carattere giuridico – legale.

Insomma, azioni per escludere abbandono ed emarginazione di coloro, anche stranieri, privi di mezzi e di reti di inserimento sociale e lavorativo.

In sostanza, per favorire l’inclusione e la coesione sociale. Su questo l’impegno della Regione prosegue.

I progetti realizzati, si ricorderà, prevedevano azioni di orientamento ai servizi, il 92%, e di supporto all’abitare, il 90%, promozione della coesione sociale, 88%, pronto intervento, 83%, e consulenza legale, 80%.

18 progetti hanno avuto come capofila soggetti pubblici, i restanti 22 soggetti del Terzo Settore.

26 progetti hanno affrontato varie dimensioni della marginalità, dedicandosi a vario titolo a persone disoccupate italiane e straniere, persone vittime di sfruttamento, donne vittime di violenza, donne sole con minori, persone senza dimora, persone con disagio psicologico o dipendenze e l’80% menziona esplicitamente come target tutte quelle persone che vivono in uno stato di vulnerabilità in seguito al diniego di un titolo di protezione, o che hanno conseguito titoli di protezione che non risultano idonei ad accedere ai servizi del sistema SIPROIMI, ex-SPRAR.