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Riflessioni sugli Antichi Doveri e i Landmark – I parte

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Costituzioni di James Anderson


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Come data di nascita della Massoneria moderna viene solitamente indicata quella della costituzione della Gran Loggia di Londra, ovvero il 24 giugno 1717.
Una riflessione potrebbe riguardare la data, legata al solstizio d’estate, probabilmente non simbolicamente adatta alla fondazione di un’istituzione iniziatica, ma un discorso del genere esula da quelli che sono gli obiettivi di questo lavoro.

Un’altra data significativa è quella del 1723, quando furono emanate le Costituzioni di James Anderson.

Nelle Costituzioni per la prima volta si fa riferimento in modo indiretto e vado ai Landmark.

Alla norma 39 delle regole generali, Anderson scrisse:

Ogni Gran Loggia annuale ha il potere e l’autorità di emanare nuovi regolamenti o di modificare quelli esistenti, alla condizione che gli “antichi Landmark” siano sempre accuratamente conservati.

Chi volesse rintracciare nelle stesse Costituzione un elenco o qualche altra informazione circa questi Landmark resterebbe deluso.
Qualcuno ironicamente ha fatto notare che non si possono modificare per il semplice fatto che non ci sono.

Il “mistero” legato ai Landmark va avanti per circa un secolo.
Ovvero, per oltre 100 anni le Gran Logge lavorarono regolarmente senza che nessuna si ponesse il problema di definirli o almeno di stilarne un elenco scritto.

Un primo elenco venne stilato da Albert Mackey, dopo una serie di ricerche e di studi riguardo la storia e la tradizione muratoria. Nel 1858 vi fu la pubblicazione di 25 punti. Altri elenchi considerati precedenti ma che sono frammentari o di cui non è accertata la precisa datazione, non si discostano da questi, per cui, in modo abbastanza concorde si ritiene di considerare quelli di Mackey i primi Landmark in forma scritta.

Li riportiamo sia nella versione originale inglese che in una delle traduzioni più comunemente accettate.

I Landmark di Mackey nella loro formulazione originaria:

1. The modes of recognition.
2. The division of symbolic masonry into three degrees.
3. The Legend of the third degree.
4. the government of the fraternity by a presiding officer called a Grand Master.
5. The prerogative of the Grand Master to preside over every assembly of the craft.
6. The prerogative of the Grand Master to grant Dispensations for conferring degrees at irregular times.
7. The prerogative of the Grand Master to give dispensations for opening and holding Lodges.
8. The prerogative of the Grand Master to make masons at sight.
9. The necessity of masons to congregate in lodges.
10. The government of the craft, when so congregated in a Lodge by a Master and two Wardens.
11. The necessity that every lodge, when congregated, should be duly tiled.
12. The right of every mason to be represented in all general meetings of the craft and to instruct his representatives.
13. The Right of every mason to appeal from the decision of his brethren in Lodge convened, to the Grand Lodge or General Assembly of Masons.
14. The right of every mason to visit and sit in every regular Lodge.
15. No visitor, unknown as a Mason, can enter a Lodge without first passing an examination according to ancient usage
16. No Lodge can interfere in the business of another Lodge, nor give degrees to brethren who are members of other Lodges
17. Every freemason is Amenable to the Laws and Regulations of the masonic jurisdiction in which he resides.
18. Qualifications of a candidate: that he shall be a man, unmultilated, free born, and of mature age.
19. A belief in the existence of God.
20. Subsidiary to this belief in God, is the belief in a resurrection to a future life.
21. A “Book of the Law” shall constitute an indispensable part of the furniture of every Lodge.
22. The equality of all masons.
23. The secrecy of the institution.
24. The foundation of a Speculative Science, for purposes of religious or moral teaching.
25. These Landmarks can never be changed

La traduzione in italiano:

1. I modi di riconoscimento.
2. La divisione della massoneria simbolica in tre gradi.
3. La leggenda del terzo grado.
4. Il governo della fratellanza da parte di un Gran Maestro.
5. La prerogativa del Gran Maestro di presiedere qualunque assemblea dell’Arte.
6. La prerogativa del Gran Maestro di accordare dispensa per il conferimento di gradi senza il rispetto degli intervalli di tempo previsti.
7. La prerogativa del Gran Maestro di accordare dispensa per la fondazione e per la conduzione di logge.
8. La prerogativa del Gran Maestro di creare liberi muratori “a vista”.
9. La necessità per i liberi muratori di raccogliersi in logge.
10. Il governo di una loggia da parte di un venerabile e di due sorveglianti.
11. La necessità per ogni loggia di lavorare “al coperto”.
12. Il diritto di ogni libero muratore di essere rappresentato alle assemblee generali.
13. Il diritto di ogni libero muratore di appellarsi alla Gran Loggia avverso le decisioni della loggia di appartenenza.
14. Il diritto di ogni libero muratore di visitare ogni loggia regolare.
15. Obbligo di “tegolare” ogni libero muratore visitatore non preventivamente conosciuto.
16. Divieto di interferenza da parte di una loggia nei lavori di un’altra loggia e di procedere alla concessione di gradi a fratelli appartenenti ad altra loggia.
17. Ogni libero muratore è soggetto alle leggi e ai regolamenti della giurisdizione massonica nella quale risiede; la mancata affiliazione, che è un reato massonico, non conferisce alcuna immunità dalla giurisdizione.
18. Ogni candidato all’iniziazione deve essere di sesso maschile, nato libero, non mutilato e di maggiore età.
19. Obbligo di credere in Dio, Grande Architetto dell’Universo.
20. Obbligo di credere nella resurrezione a una vita futura.
21. Obbligo della presenza in ogni loggia del Libro della Legge Sacra, per tale intendendo il testo che, dalla religione del Paese, viene considerato come espressione rivelata della Volontà del Grande Architetto dell’Universo.
22. Eguaglianza tra loro di tutti i liberi muratori.
23. Il segreto massonico.
24. Il fondamento di una scienza speculativa su un’arte operativa e l’uso e la spiegazione simbolici dei termini di quell’arte.
25. Il Landmark che li corona tutti è il principio stesso dell’intangibilità dei Landmarks.

Sui contenuti e sul senso degli stessi torneremo tra breve. Continuiamo per il momento con un breve excursus storico.
Dalla prima enunciazione di Mackey vi sono state diverse versioni dei Landmark, soprattutto nel corso del diciannovesimo secolo. Ci limitiamo a riportare quelli più noti, ma un elenco esaustivo dovrebbe comprenderne almeno una quindicina.
Una riduzione a nove Landmark avviene ad opera di Findel, nel 1871. Anche se, in pratica, vi sono dieci prescrizioni, la terza è da considerare come corollario della terza e non un Landmark a sé stante.

I Landmarks di Albert J.G. Findel

1. Il candidato all’iniziazione deve confessare un culto universale, quello della legge morale, professato da tutti gli uomini indistintamente quali che siano le loro convinzioni religiose o le loro idee metafisiche particolari.
2. L’Istituzione Massonica è un centro d’unione fra tutti gli uomini liberi e di buoni costumi, qualunque sia la loro posizione sociale, la loro religione, nazionalità o etnia. La Loggia perciò va da est ad ovest e da nord a sud.
3. Ogni Massone è membro della Istituzione universale; ha perciò il diritto di visitare tutte le Logge regolari, e di ottenere l’affiliazione.
3a. La Massoneria è universale e tutti i Fratelli formano un’unica Loggia.
4. I candidati debbono essere retti e pacifici cittadini ed aver raggiunto la maggiore età; debbono essere di ineccepibile moralità e reputazione; aver corretto costume e condotta irreprensibile e debbono godere della pienezza delle loro facoltà intellettuali. Le Logge debbono prendere su di essi, prima di ammetterli, tutte le informazioni necessarie.
5. Tutti i Massoni sono uguali fra loro; soltanto i loro meriti e la loro onorabilità possono stabilire fra essi una distinzione.
6. I contrasti fra Massoni debbono essere normalizzati nella Famiglia. I Massoni debbono sottomettersi alle decisioni della propria Loggia e di quelle della Gran Loggia.
7. Le discussioni private, massimamente quelle che riguardano la politica e la religione, sono proibite in Loggia, dove è necessario far regnare l’amore fraterno e la cortesia e dove ciascuno deve cercare di farsi migliore.
8. Il Massone deve essere discreto con i profani e mantenere il segreto sulle cerimonie, massimamente per ciò che ha attinenza con le parole ed i segni di riconoscimento.
9. Ogni Massone, anche il più giovane Apprendista, ha il diritto di partecipare, per mezzo di rappresentanti, al Governo dell’Ordine.

La più recente versione dei Landmarks è quella dovuta a Roscoe Pound, un fratello statunitense che nel mondo profano è stato un giurista di chiara fama e risale al 1919.
L’elenco viene ristretto a sette punti, espressi in modo sintetico.

I Landmarks di Roscoe Pound:

1. Monoteismo
2. Credenza nella immortalità, insegnamento finale della filosofia massonica
3. Il Volume della Legge Sacra, parte integrante dell’arredo di Loggia
4. La leggenda del Terzo Grado
5. Il segreto (acquisizione spirituale)
6. Il simbolismo dell’Arte operativa
7. Il Massone deve essere un maschio adulto, nato libero.

Apparentemente non vi sono grosse differenze tra i tre elenchi. Ma solo apparentemente.
Quello che decisamente si discosta dagli altri è quello di Findel. Per due aspetti fondamentali.

Il suo primo Landmark fa riferimento ad un culto universale identificato in una legge morale. Cosa che non presuppone necessariamente la credenza in un essere superiore.
La formulazione di Findel sembra tanto riecheggiare, ad esempio, le posizioni di Paul d’Holbach esplicitate nel suo saggio ‘La morale universale’, in cui viene delineata una morale basata su una visione atea del mondo.

Per mettere in chiaro i veri princìpi della morale, gli uomini non hanno bisogno né di teologia, né di rivelazione, né di divinità: hanno bisogno solamente del buon senso.
Paul Henri Thiry d’Holbach

Possiamo citare, in questo senso, il caso del Grande Oriente di Francia, che dal 1877 inizia anche persone che si definiscono come atee.

Una seconda differenziazione appunto al secondo punto, laddove, pur usando un generico maschile, non fa nessun riferimento all’esclusività dell’affiliazione di soli maschi.

Sono due punti che sicuramente sono centrali nella discussione di cosa debba essere la regolarità delle Logge o, per meglio dire, delle Gran Logge.

Ma soprattutto queste differenziazioni ci riportano a riflettere ulteriormente sui Landmark.
Anche se, come vedremo, arriveremo a delle personalissime conclusioni diametralmente opposte per questi due principi. Ma ne parleremo in un prossimo articolo.

Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.