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Rider, Corrieri e Gig Economy: richieste di UGL Lazio a Regione Lazio

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Armando Valiani


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UGL Lazio chiede istituzione di un portale che racchiuda tutte le piattaforme esistenti e il riconoscimento legislativo degli impiegati del settore

Riceviamo e pubblichiamo.

In Italia sono circa 10 mila, non superano i 34 anni e lavorano in media per dodici mesi prima di scegliere altre strade professionali. Si tratta dei driver e corrieri impiegati dalle piattaforme informatiche per consegnare a casa dei clienti i propri prodotti.

Profili professionali contestualizzati come Gig Economy che offrono opportunità ma, come già sottolineato dall’UGL Lazio, senza le dovute garanzie contrattuali.

Il sindacato ha chiesto da tempo tutele previdenziali e infortunistiche, di salario minimo, per tutti quei lavoratori che sono al di fuori della contrattazione nazionale, trasparenza e controllo pubblico su vincoli e condizioni e un Codice Etico.

La Regione Lazio ha risposto all’appello dando il via ad una serie di consultazioni con le organizzazioni sindacali.

Sottolinea Armando Valiani, segretario generale dell’UGL Lazio:

La Regione sta dimostrando buon senso nel voler procedere verso un riconoscimento legislativo per i lavoratori del settore. Ritengo positiva la creazione di un portale che vada a classificare tutte le piattaforme esistenti nel Lazio e il coinvolgimento degli Enti Bilaterali per la formazione, elemento essenziale per ragionare su un nuovo Welfare, sarebbe sicuramente un ottimo punto di partenza.

Ci auguriamo che si concretizzi quanto si sta mettendo in campo in questi giorni. Non possiamo permetterci di lasciare un nuovo mondo senza regole e i lavoratori del settore senza tutela.

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