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‘Riccino e Riccetta’, presentazione libro

'Riccino e Riccetta'


Il 19 agosto al Chiostro del Carmine di Bosa (OR)

Riceviamo e pubblichiamo.

Il libro ‘Riccino e Riccetta’, scritto da Rita Atzeri e illustrato da Eva Rasano per le edizioni Condaghes, sarà presentato a Bosa (OR) mercoledì 19 agosto alle ore 21:00 al Chiostro del Carmine, nell’ambito del cartellone Bosa Città degli eventi, Estate 2020.
Le letture per i bambini e l’animazione sono a cura degli attori Antonio Luciano e Marta Gessa.

Ispirato ai racconti de ‘L’albero del riccio’ e ad alcuni episodi della vita di Antonio Gramsci, ‘Riccino e Riccetta’ propone ai bambini la figura del grande intellettuale di Ales (OR) e alcuni capisaldi del suo pensiero.

I piccoli ricci catturati di notte dal giovanissimo Antonio con un amico, e allevati sotto il grande melo nel giardino di casa, raccontano tra le righe, in un susseguirsi di incontri con altri animali e oggetti parlanti, i temi fondamentali dei suoi scritti: libertà, uguaglianza, democrazia, rispetto dell’altro.

Gramsci, che anche dal carcere si è sempre indirizzato direttamente a figli e nipoti, cerca nelle sue lettere il linguaggio più adeguato all’infanzia ricorrendo alla fiaba, al mito, alla metafora pur tenendo salda la sua dimensione intellettuale, convinto che tutto possa essere spiegato e compreso a qualsiasi età.

Afferma Rita Atzeri, direttore artistico de il Crogiuolo e ideatrice del progetto GramsciLab 5.0:

Noi crediamo fortemente, che l’educazione alla libertà, ai valori e ai principi della democrazia debba essere costruita nella prima infanzia.

È la nostra speranza per un mondo migliore, diverso da quello “grande e terribile” conosciuto dal nostro. Vogliamo almeno provare a realizzare questo sogno.

Dichiara l’illustratrice Eva Rasano:

Per me è stato molto significativo illustrare questo testo nel pieno della quarantena, anche se si è trattato certamente di una privazione della libertà molto diversa da quella a cui fu sottoposto Antonio Gramsci.

Ho sviluppato il lavoro seguendo un’idea di fuga, di leggerezza, di incanto, cercando però di non tralasciare i momenti in cui la parole di Rita Atzeri virano verso una narrazione più malinconica lasciando intravedere le durezze e i drammi che Gramsci dovette affrontare durante la sua intensa esistenza.

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