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Riccardo Polizzy Carbonelli nel ‘Minotauro’

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L’attore racconta, in esclusiva per ExPartibus, l’emozione di lavorare con i cugini

Debutterà il 25 aprile, alle ore 17:00, con replica alle 21:00, presso il Teatro Vascello di Roma, la suggestiva pièce ‘Minotauro – El Alma Grita’, del coreografo e bailaor Dario Carbonelli e del percussionista flamenco Paolo Monaldi, che partendo dall’opera di Friedrich Dürrenmatt ‘Il Minotauro’, vi introduce elementi innovativi. Regia e coreografia Dario Carbonelli, consulenza artistica Andres Marin, musiche Marco Perona, con la partecipazione straordinaria di David Palomar, Riccardo Polizzy Carbonelli, Carlo Putelli. Personaggi ed interpreti Dario Carbonelli, Minotauro, Riccardo Polizzy Carbonelli, Teseo e voce narrante, Raffaela Sellitto, Flavia Cirillo, Vergine.

Dopo aver ascoltato il regista Dario Carbonelli in merito all’opera, tripudio di molteplici sfaccettature dell’arte, flamenco, ballo, canto, musica dal vivo, recitazione, narrazione e poesia, è il turno di rivolgerci a Riccardo Polizzy Carbonelli per avere qualche dettaglio in più sul doppio ruolo che interpreta.

La mia recitazione, in generale, tra narratore e Teseo, è relativamente limitata, perché trattandosi di uno spettacolo decisamente originale in cui l’arte viene declinata in tutte le sue possibili accezioni, si è volutamente scelto di dare maggiore rilevanza al ballo, al canto e alla musica. In questo senso, le esibizioni dei ballerini, dei cantanti e dei musicisti saranno sicuramente più piene e complete, anche a livello di allestimento.

Per la parte delle letture bisognerà entrare in una sorta di convenzione, come in genere è il teatro, ed immaginare che spogliandomi degli abiti del narratore classico davanti al leggio, dopo aver recitato dei brani, passi poi ad interpretare Teseo. Ci sarà, quindi, un’evidente differenza tra il racconto e la parte attoriale in senso stretto.

Avrò un costume di colore nero con una cinta rossa a simboleggiare il sangue di cui il personaggio si macchierà con l’omicidio del mostro. Avrò anche una corda rossa, che scioglierò durante l’azione, il…”filo di Arianna”, per orientarmi nel Labirinto del… Mostro.

Con Dario Carbonelli ci siamo molto divertiti a trovare delle azioni sceniche in tema e a pensare a dei movimenti che non fossero troppo danzati, visto che lui è un ballerino professionista, mentre io, da attore, ho logicamente bisogno di più prove per realizzare una coreografia credibile. Questo con il poco tempo a disposizione, considerando che gli artisti internazionali sono arrivati, per la maggior parte, il 22 pomeriggio dalla Spagna.

Ovviamente noi saremo i personaggi meno caratterizzati, dato che il protagonista assoluto è il Minotauro, interpretato da Dario Carbonelli. Decisamente interessante è anche la sua scelta di truccarsi solo il lato sinistro del viso, fondo bianco con linee nere che rimarcano alcuni tratti del viso, ad indicare la coesistenza degli opposti in ogni essere vivente.

L’interazione con gli attori, in realtà, non sarà dialogica, ma solo fisica. Si tratta di un’azione scenica importante in cui i movimenti sono più efficaci delle parole stesse e il silenzio più incisivo e carico di significati del recitato.

Quali le sensazioni di condividere un’avventura così intensa con due dei suoi cugini Dario Carbonelli, coreografo e bailor e Carlo Putelli, tenore.

Capitava, in riunioni di famiglia, che Qualcuno ci chiedesse d’improvvisare una performance insieme, insistendo soprattutto che Carlo Putelli, data la sua voce meravigliosa di cui ha poi fatto una professione di successo, cantasse; ma abbiamo sempre cercato di evitare di esibirci in estemporanee, perché chi fa dell’arte il proprio lavoro necessita di una preparazione approfondita se non vuole sfigurare, soprattutto dinanzi ad una famiglia numerosa come la nostra.

Ci siamo sempre visti o ascoltati singolarmente; mentre uno solo di noi tre si esibiva, gli altri erano in platea ad apprezzarlo come spettatori. Questa è la prima volta che abbiamo la possibilità di lavorare insieme in un progetto e ne sono molto fiero.

Sono, siamo, in fibrillazione, era un progetto sul quale giravamo da molto. Poi… attenzione!!! È soltanto l’inizio ed altri parenti si potrebbero aggiungere, tra l’altro ho anche un nipote attore, Francesco Alessi con il quale spero di lavorare presto, perché, come ho avuto modo di dire altre volte, i veri artisti di famiglia non siamo noi. Abbiamo semplicemente ereditato dai nostri parenti l’amore per l’arte in ogni suo aspetto.

Con ‘Minotauro – El Alma Grita’ siamo riusciti a realizzare non solo il nostro sogno di lavorare insieme, ma soprattutto quello di mio zio Ignazio, il padre di Dario, pianista e cantante del complesso dei Romans, promotore del famoso successo dei Santo California ‘Tornerò’.

Provare con Dario è stato Bello, Semplice ed Emozionante, come se non avessimo fatto altro fino a quel momento, e lo sarà anche con Carlo, che, per questa pièce, ha composto un brano molto suggestivo al pianoforte, che canterà quasi al finale, il cui bel testo è di Enrica Giannucci.

Com’è lavorare con colleghi che non siano ‘semplicemente’ attori, ma anche ballerini, cantanti, musicisti, coreografi.

La lirica, il canto, lo stesso flamenco sono molto fisici e coreografici, ma anche molto teatrali.

Quando si studia lirica, ad esempio, c’è una disciplina che è l’equivalente dell’interpretazione del movimento, della gestualità e della recitazione che si chiama ‘arti sceniche’; in un certo senso, i cantanti lirici sanno anche recitare proprio perché non hanno solo delle parti cantate.

Il flamenco, oltre ad essere un ballo molto sanguigno, è, appunto, teatrale; il danzatore non ha la parola, ma si esprime totalmente attraverso il corpo.

Ho rivisto Dario ballare dopo anni e mi ha emozionato moltissimo. Nello spettacolo introdurrà anche elementi moderni applicando l’elettronica ad una tradizione che non solo ha studiato benissimo, tanto da far parte per anni di un gruppo di ballerini di flamenco, ma che ora insegna anche.

Nessuno di noi ama la contaminazione che annulla la performance, però bisogna rompere gli schemi e scardinare le ripetizioni e non escludiamo affatto che possa esserci qualche dissolvenza tra musica, parole e voce recitante. In ogni caso i performer avranno il giusto rilievo visivo. Durante la prova generale di domenica 24 coordineremo tutto e decideremo insieme gli ultimi dettagli. Dario ha, inoltre, organizzato una ripresa video così che avremo poi la possibilità di rivederci in veste di spettatori.

Sono molto felice di lavorare con tutti loro, grandissimi professionisti che spiccano ognuno nel proprio campo specifico: Dario Carbonelli nel flamenco, Carlo Putelli nella lirica, David Palomar nel cante y palmas, oltre che al bravissimo coro di musicisti, alla Musica dal Vivo e a tutto l’incredibile staff.

Il Teatro Vascello di Roma, inoltre, si presta molto bene a questo genere di rappresentazione, visto che, da anni, ha una programmazione attenta anche ad Eventi come questo. Per il momento proponiamo lo spettacolo in due repliche in un’unica data, il 25 aprile, ma stiamo prendendo accordi con altri teatri per proporlo magari in cartellone o in rassegne estive.

La cosa meravigliosa di quando si lavora insieme, pur non conoscendosi, è che, tra i vari artisti, soprattutto in teatro, si trova sempre un’armonia, si ha la stessa sensibilità e questo consente di collaborare sempre in maniera ottimale.

Sento che sarà una gran bella esperienza, uno spettacolo suggestivo che coinvolge talmente tanti settori che saprà toccare le corde giuste ed andare dritto al cuore del pubblico.

Il mio plauso va tutto a chi ha ideato questo meraviglioso e toccante spettacolo.

Ricordiamo, di seguito, quanto riportato sulla Pagina Facebook Ufficiale di Riccardo Polizzy Carbonelli:

Per tutti i fan della pagina ufficiale di Riccardo che si presenteranno al Teatro Vascello di Roma per assistere allo spettacolo ‘Minotauro – El Alma Grita’, che sarà in scena Lunedì 25 aprile alle ore 17:00 ed alle ore 21:00, ci sarà la possibilità di avere l’ingresso con biglietto ridotto. Basterà stampare o mostrare la foto dal telefonino al momento del ritiro dei biglietti, oppure, per le prenotazioni telefoniche ai numeri 3408253656-3382634743, inviando anche la foto con WhatsApp. Per la pomeridiana alle ore 17:00, riduzione a € 15,00; per la serale alle ore 21:00, riduzione a € 20,00.

L’appuntamento con ‘Minotauro – El alma grita’ è quindi al Teatro Vascello, via Carini, 78, Roma il 25 aprile alle ore 17:00 e alle ore 21:00.

Musicisti:
Chitarra: Marco Perona, Francesco De Vita, Riccardo Rubi Garcia.
Cante y palmas: David Palomar, Josè Salguero, Vincente Gelo.
Tenore: Carlo Putelli.
Sax Fabio Cimatti.
Basso elettrico: Leonardo Giuntini.
Percussioni: Paolo Monaldi.
Fonica: Greg Studio.
Segreteria di produzione: Raffaela Sellitto.
Luci: Charlye Molinari.
Trucco di scena: Chiara Di Sano.
Scenografia: Dario Carbonelli.

Per acquisto biglietti:
Info e prenotazioni 340 8253 656 – 338 26 34743 dariopolizzy@libero.it
Costo: intero € 25;00, ridotto € 20,00.

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.