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‘Riccardo 3 – L’avversario’ al Teatro Nuovo

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'Riccardo 3' - Foto Luca Del Pia


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In scena dal 22 al 26 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

In un luogo pieno di fantasmi, rivive la vicenda del malvagio più malvagio, ma, al tempo stesso, più terribilmente simpatico mai creato dal genio umano, e dei suoi omicidi seriali in ‘Riccardo 3 – L’avversario’ di Francesco Niccolini, che debutterà mercoledì 22 gennaio 2020 alle ore 21:00, repliche fino a domenica 26, al Teatro Nuovo di Napoli, per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.
In scena Enzo Vetrano, nel ruolo di Riccardo, Stefano Randisi è Lady Anna, ma anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond, e Giovanni Moschella è tutti gli altri personaggi: un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley.

Il testo rilegge in chiave contemporanea un grande classico di Shakespeare, ‘Riccardo III’, oggi demone recluso e indomito, che è qui sottratto al medioevo inglese, e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non è una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassicurante”.

La seconda parte del titolo, ‘L’avversario’, è un esplicito riferimento al romanzo verità di Emmanuel Carrère che racconta un’altra vicenda, a noi contemporanea, di ‘male assoluto’, quella del pluriomicida Jean-Claude Romand.

L’ambientazione non è quella di una sala da palazzo reale quattrocentesca, ma sul palcoscenico tutto ricorda molto da vicino la stanza di un ospedale.
Forse ci troviamo all’interno di un ospedale psichiatrico o un manicomio criminale e forse stiamo per assistere a una terapia sperimentale che porterà un paziente ad affrontare gli orrori di cui si è macchiato. O forse, siamo proprio dentro la sua mente, abitata da incubi e fantasmi.

Uno spazio algido dove tutto è fatto della stessa sostanza degli incubi, in cui i ‘forse’ sono più delle certezze e governano la messa in scena, gli scambi di ruoli, le ambiguità dei personaggi.

Come nell’originale shakespeariano il male si ammanta del fascino più irresistibile, qui il gioco è rendere quel male invisibile, scambiabile per il bene e viceversa: nell’epoca delle false identità e dei travestimenti, digitali, analogici, teatrali o domestici che siano, il crimine, anche il più efferato, non è mai facile da riconoscere né da confessare. L’allestimento, presentato da Arca Azzurra Produzioni e Emilia Romagna Teatro in collaborazione con Le tre corde / Compagnia Vetrano Randisi, si avvale delle scene e costumi a cura di Mela Dell’Erba e le luci di Max Mugnai.

Inizio spettacoli:
ore 21:00 mercoledì e giovedì
ore 18:30 venerdì e domenica
ore 19:00 sabato

Info:
081-4976267 – botteghino@teatronuovonapoli.it

Foto Luca Del Pia

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