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Riapertura cave Toscana, per Regione serve progetto messa in sicurezza

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Garantire sicurezza dei lavoratori e rispetto dell’ambiente

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

In merito alla decisione del TAR, che ha accolto i ricorsi di sospensiva per le cave di Canalgrande e Lorano, secondo la Regione Toscana per tutelare l’interesse pubblico nelle cave sottoposte a sospensione dell’autorizzazione, il giudice ha ritenuto di limitarla alle parti realizzate in difformità con l’autorizzazione stessa, in attesa del procedimento di merito che è fissato per il 2 aprile 2019.

Per evitare equivoci che potrebbero portare ad ulteriori contenziosi la Regione ricorda, inoltre, che la sentenza non esime dalla presentazione del progetto di messa in sicurezza e risistemazione ambientale dell’area, che il Comune deve esaminare nei 60 giorni successivi e che la società deve realizzare nei 180 giorni successivi.

La Regione sostiene con convinzione che prima di far ripartire i lavori sia necessario approvare il progetto e realizzare la messa in sicurezza per garantire nel piano la sicurezza dei lavoratori ed il rispetto dell’ambiente. La decisione del giudice consente una diversa procedura, ma non solleva i titolari della concessione dall’intervento di risistemazione, pena la perdita della stessa.

È opportuno, infine, ricordare che coloro che hanno operato nel rispetto della legge, così come approvata dal Consiglio regionale, hanno potuto ottenere, anche grazie all’impegno del Comune, il riavvio dei lavori e la riattivazione dell’autorizzazione con i nuovi piani.

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