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Rettore UNIRC consegna ad Alberto Angela laurea ad honorem

Alberto Angela laurea Università Mediterranea


La cerimonia a Reggio Calabria nel corso dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025

Durante il mio percorso giornalistico, ho conosciuto una grande varietà di persone: storici, studiosi, archeologi, scienziati, sportivi, e molti di loro, il che è una percentuale confortante, possono vantare caratteristiche comuni: umiltà, fermezza e bravura!

A questa categoria, appartiene la perla della divulgazione scientifica, Alberto Angela, in visita a Reggio Calabria, ieri, 15 ottobre, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Mediterranea.

Durante la cerimonia, gli è stata conferita dal Rettore Zimbalatti la prestigiosa laurea ad honorem in Scienze Forestali e Ambientali, frutto del riconoscimento dei suoi meriti in ambito scientifico e della sua sconfinata esperienza.

Alberto Angela si è presentato al pubblico con la sua composta cordialità, intrisa di un’emozione che difficilmente si ritrova in chi conduce programmi culturali da lunghi anni.

Calmo, ponderato, con la sua presenza impeccabile nei modi come nei toni e il suo modo delicato di ipnotizzare il pubblico, semplicemente con lo sguardo e la voce.

Nel ringraziare i presenti, felice di essere ritornato nella città che ha raccontato in un suo volume, ha ricordato che

se un programma viene seguito non dipende dalla bravura del team o dei presentatori, ma dalla gente a casa perché se non ti seguono non esisti.

Nella breve conferenza stampa, ha elogiato gli atenei della prestigiosa Università della città, con lo spirito dell’eterno allievo che mantiene sempre viva la fiamma della scoperta, ribadendo che

chi fa ricerca non smette mai di continuare studiare e, di conseguenza, io mi sento uno di loro; la laurea non è l’atto finale di un corso, ma un trampolino, una scala per il mondo del lavoro.

Nel rivisitare una probabile ricostruzione del ritrovamento dei Bronzi raccontata nel suo volume ‘I Bronzi di Riace’, edizione Rizzoli, indica i guerrieri senza nome come simbolo della Calabria, la terra al centro del Mediterraneo, al centro della cultura e al centro della civiltà, il giardino che ha permesso a popoli e civiltà di fiorire, arricchendosi nella condivisione culturale.

Di questo giardino, polo mediterraneo della cultura, i Bronzi sono il simbolo della bellezza, meraviglie dell’arte classica

ambasciatori che testimoniano che facciamo tutti parte di una stessa cultura.

La presenza di Alberto Angela in Calabria non è stata solo un’occasione per una giornata all’insegna della cultura, ma un valore aggiunto che testimonia la gloriosa storia di una terra che è stata culla di civiltà e progresso, ricordata attraverso la figura di un grande divulgatore di scienza e sapienza, un esempio, non solo per i giovani, ma per tutte la fasce d’età, perché la ricchezza che risiede nella conoscenza non alimenta solo il progresso e la scoperta, ma aumenta la consapevolezza e migliora se stessi.

Alberto Angela trasmette tutto questo attraverso i suoi programmi, navigando come Ulisse in un mare di avversità, l’eroe omerico che ha dato il titolo ad un suo programma, il re guerriero che con l’ingegno e l’intelligenza ha attraversato mari e terre affrontando pericoli e avversità inimmaginabili, con l’unico obiettivo di ritornare a casa e vivere una vita mortale circondato dai suoi affetti, anziché un’eternità serena a fianco di una dea.

Un chiaro riferimento anche alle difficoltà che questo settore comporta, perché il mondo dello spettacolo è uno scrigno dorato solo se visto attraverso lo schermo.

Autore Daniela La Cava

Daniela La Cava, scrittrice, costumista, storica del Costume. Autrice di volumi sulla storia del costume dal titolo "Il viaggio della moda nel tempo". Collabora con terronitv raccontando storie e leggende della sua terra, che ha raccolto nel volume "Calabria: Echi e Storie di una Terra tra due Mari".

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