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‘Requiem for Pinocchio’ a Sala Ichòs

Requiem for Pinocchio - La scoperta dell’esistenza’


In scena dal 17 al 19 marzo a San Giovanni a Teduccio, Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Ospite a Sala Ichòs, via Principe di Sannicandro, San Giovanni a Teduccio, Napoli, dal 17 al 19 marzo, la compagnia Leviedelfool con ‘Requiem for Pinocchio – La scoperta dell’esistenza’ di e con Simone Perinelli.
Lo spettacolo, vincitore del “Premio Anteprima” 2012 e del “Premio Bianco e Nero” della Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe, è il punto di partenza di una riflessione sviluppatasi nella ‘Trilogia dell’essere’, che articolandosi in altri due capitoli attraverso i monologhi ‘Macaron – La R-Esistenza’ e ‘Luna Park – Do You Want a Cracker?’, in scena la prossima settimana, vuole essere un tentativo per indagare i meandri dell’esistenza attraverso i temi cari all’esistenzialismo e in particolare al pensiero e all’opera di Albert Camus.

Note sullo spettacolo
Un processo.
Il giudice: “Signor P, questa corte le attribuisce le accuse suddette e le domanda: come si dichiara l’imputato?”
Pinocchio: “Innocente, Vostro Onore! Ho poi… avrei anche una richiesta: vorrei giustappunto tornare burattino!” “Di conseguenza Vostro Onore, approfitterei dell’udienza per chiedere di tornar allo stato naturale delle cose, ché, senza offender nessuno voler, da essere umano proprio non mi trovo. Poiché da burattin mai nessuno mi disse che divenir bambin significasse crescer, diventare ometto, uomo, vecchio poi morire. Ma la morte niente poi sarebbe, se non fosse che nel bel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai a dover lavorar per campare e la via della felicità s’è smarrita!

Quindi, a prescindere da quel che sarà la sentenza, vi dico che questo vostro viver si chiama sopravvivenza. Preferisco faticar per uscir da una balena, che non per esser libero un sol giorno a settimana, ché non mi bastan 4 giorni al mese per vivere la vita, quindi la lascerei a voi questa fatica e non perché sia tipo da battere la fiacca, no, ma stavo meglio col cappio al collo che col nodo di cravatta. Se non dispiace Vostro onore tornerei alle mie peripezie, piuttosto il paese dei balocchi, ma non quello delle lotterie! Quanto alle accuse, tutto iniziò così… C’era una volta… No! C’era una notte…”.

Nel dare voce al famoso burattino, abbiamo lavorato cercando di immaginare un possibile percorso che desse un seguito alla favola stessa raccontando la vita che Pinocchio “vivrà” nel mondo reale. Pinocchio diventa così un pretesto, uno sguardo preso in prestito dal quale osservare con occhio limpido, infantile e ribelle il mondo che ci circonda e la vita che affrontiamo quotidianamente.

Così ci siamo concessi questa chiave di lettura per andare più a fondo nell’affrontare le tematiche del lavoro totalizzante e precario, dell’emancipazione, della mercificazione del tempo e dell’essere, dell’anestesia dei sogni e del consumismo di ennesima generazione per operare un’analisi attenta e reattiva rispetto ad un quesito significativo della vita: cosa significhi essere umano? Il burattino diventato umano suo malgrado si stacca dalla classica messa in scena del testo di Collodi, per destreggiarsi nel nostro mondo dove la favola non è che un lontano ricordo, una delle tante versioni dei fatti.

Note di Regia
L’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di mettere sul palcoscenico le due vite di Pinocchio, quella da burattino e quella da essere umano. Il secondo obiettivo: teatralizzare il racconto, renderlo vivo, organizzandolo in una sequenza di quadri che si succedono a ritmo incalzante.
Il terzo obiettivo, quello di non utilizzare effetti speciali o grandi impianti scenografici. Per questo abbiamo optato per l’essenziale: un tavolo, un microfono e un’asta e di conseguenza abbiamo prediletto la caratterizzazione dei personaggi di Collodi attraverso un lavoro attoriale sul corpo e sulla voce ispirandoci alla frase di Ennio Flaiano: “Il gioco è questo: cercare nel buio qualcosa che non c’è… e trovarla!”

Servizio navetta
Attivo per il pubblico di Sala Ichòs il servizio gratuito Vai a teatro in navetta! L’autobus preleverà gli spettatori a Napoli il venerdì e il sabato alle ore 20:00 e la domenica alle 18:00 a piazza Borsa, adiacenze fermata metropolitana, e li accompagnerà nello spazio di San Giovanni a Teduccio. Garantito anche il ritorno, con destinazione finale sempre piazza Borsa.

È possibile effettuare la prenotazione sempre durante la settimana, il venerdì, il sabato e la domenica entro e non oltre le ore 12, tramite whatsapp o sms ai numeri 335 7652524 – 335 7675152, indicando il cognome e il numero di passeggeri.
Il servizio navetta è disposto dal Comune di Napoli per i Teatri della Periferia Est della città.

Sala Ichòs
Via Principe di Sannicandro 32/A, San Giovanni a Teduccio, Napoli
Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra
Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio

Info e prenotazioni:
335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 dal lunedì al sabato dalle 16:00 alle 20:00, domenica dalle 10:00 alle 17:00

Orari spettacoli:
venerdì e sabato ore 21:00; domenica ore 19:00

‘Requiem For Pinocchio – La scoperta dell’Esistenza’
di e con Simone Perinelli
con un estratto di “Emporium” di Marco Onofrio
aiuto regia e consulenza artistica Isabella Rotolo
regia Simone Perinelli
progetto fotografico Guido Mencari
spettacolo vincitore “Premio Anteprima” 2012 “Premio Bianco e Nero” della Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe

Foto di scena di Guido Mencari.

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