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Renzi, lavoriamo fino al 13 agosto?!

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Renzi ha davanti a sé  l’ennesima settimana decisiva, nella quale si troverà a ” metterci la faccia” sia al Senato che alla Camera, così da poter mantenere le promesse non solo riguardo ai provvedimenti da attuare, ma anche rispetto alle tempistiche.

Venerdì 8 agosto. Questa è la scadenza fissata dal governo entro la quale il Senato dovrà “auto-cancellarsi”, si dovrà riformare il federalismo ed in più azzerare il Cnel, vista la sua poca utilità, anche se c’è poca fiducia in questa data.     Ci sono perplessità anche all’interno della stessa maggioranza che le riforme vengano concluse a Palazzo Madama già entro l’8. Sembra quasi matematico l’ipotesi che quest’anno i parlamentari vedranno diminuite le loro vacanze; d’altra parte Renzi lo aveva annunciato in una conferenza stampa in cui, ironicamente, chiedeva di lavorare di più.

Si ricomincia dal Senato, dove lunedì si discuterà il Dl 83 (bonus art), mentre alla Camara sarà la volta del Dl 90, spazza burocrazia, che poi dovrà passare al Senato; in entrambi i casi la votazione dovrebbe avvenire senza problemi visto che i due decreti non sono stati osteggiati dagli altri partiti politici. Dovrebbero essere tre voti di fiducia che porterebbero il governo a chiudere i lavori il 13 agosto.

Non mancano però i mal di pancia che arrivano, in particolare, dal M5s, il cui leader è tornato a chiedere le dimissioni del Presidente della Repubblica. Grillo fa sapere dal suo blog: ” tutto questo si chiama colpo di Stato. Mussolini ebbe più pudore, non lo chiamò riforme. Il regista di questo scempio è Napolitano che dovrebbe, per pudore istituzionale, dimettersi subito e con il quale le forze democratiche non dovrebbero avere più alcun rapporto.” Continua Grillo:” la soluzione a tutto ciò è rappresentata dalle elezioni, la legge c’è. E’ quella emendata dalla Corte Costituzionale, con le preferenze e senza un abnorme premio di maggioranza. Il M5s non ha paura di tornare alle urne per rilegittimare il Parlamento. La minaccia di Renzi di nuove elezioni è una pistola scarica e lui lo sa!”             La risposta del Premier arriva via Twitter. ” Perchè le opposizioni urlano? Di cosa hanno paura? Del voto degli italiani? “E continua ironizzando: ” Grillo dice che il nostro è un colpo di Stato. Caro Beppe, il tuo è un colpo di sole!”

Monica De Lucia

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.