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Regione Toscana finanzia 12 contratti di specializzazione medica

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Bezzini: ‘Investire su persone e professionisti per una sanità pubblica di qualità’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Scarseggiano i medici e la giunta regionale finanzia, con fondi propri e aggiuntivi, dodici contratti di formazione specialistica alle Università degli studi di Firenze, Pisa e Siena.

Il numero dei posti da assegnare a ciascuna scuola di specializzazione viene determinato con Decreto del Ministero dell’istruzione, delle Università e della Ricerca, tenuto conto dei fabbisogni individuati dalle Regioni.

Ma lo stesso Decreto ministeriale stabilisce che possono essere finanziati dalla Regione altri contratti, in aggiunta a quelli statali, sulla base anche delle richieste delle università e delle aziende sanitarie.

Sottolinea l’Assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini:

Il primo modo per garantire un servizio sanitario pubblico di qualità è quello di garantire un sufficiente numero di specialisti.

Questo lo si fa programmando le ammissioni alle scuole di specializzazione sulla base di un’analisi puntuale dei fabbisogni ed investendo sulle persone. Ma servono anche risorse adeguate.

I posti di disposizione sono quattro per ciascuna università, per altrettanti contratti di formazione in allergologia e immunologia, chirurgia pediatrica, malattie dell’apparato cardiovascolare, medicina interna, dermatologia e venerologia, malattie infettive tropicali, nefrologia, oftalmologia, chirurgia toracica, chirurgia plastica, ematologia e oncologia medica.

La spesa prenotata è di 300 mila euro per il 2023, altri 300 mila euro per il 2024, 312 mila euro per il 2025 e 2026 e 130 mila euro per il 2027: complessivamente un milione e 354 mila euro.

Ogni contratto costa 25 mila euro per ciascuno dei primi due anni di specializzazione e 26 mila euro per ognuno dei successivi. Chirurgia pediatrica, chirurgia plastica, chirurgia toracica, medicina Interna e oncologia medico durano cinque anni, gli altri quattro.

Gli specializzandi si dovranno impegnare a prestare la propria attività lavorativa nelle strutture e negli enti del servizio sanitario regionale per cinque anni, entro otto anni dal conseguimento della specializzazione, e non aver beneficiato di altro contratto di formazione specialistica finanziato dalla Regione.

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