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Regione Toscana e Comuni gestiranno insieme Suvignano (SI)

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Suvignano (SI)


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L’assegnazione undici anni dopo la confisca

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Il bene che è un po’ il simbolo delle confische in Toscana alle mafie, l’emblema a suo modo di quello Stato che si oppone alla criminalità organizzata che anche in Toscana sciacqua i propri denari e fa affari, torna ai toscani e ai cittadini.

L’agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati ha infatti assegnato ieri, 24 ottobre, alla Regione la tenuta di Suvignano in provincia di Siena: o più precisamente il consiglio direttivo dell’agenzia ha deliberato il conferimento delle quote sociali di Agricola Suvignano, con un passaggio di quote gratuito, a Ente Terre regionali toscane, che già si occupa di altre proprietà demaniali o in gestione, fa sperimentazioni in campo agricolo e forestale e tutela e valorizza le risorse genetiche autoctone, bestiame compreso.

Successivamente al decreto del direttore dell’agenzia, prefetto Sodan o, verrà sottoscritto congiuntamente un verbale di consegna.

Spiega l’assessore alla presidenza e alla cultura della legalità, Vittorio Bugli:

La Regione gestirà il bene tramite Ente Terre concordando l’utilizzo con i Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo. Stileremo infatti con le due amministrazioni un accordo per la costituzione di un tavolo di coordinamento che per i prossimi dieci anni dovrà stabilire linee guida e strategie del piano di sviluppo e poi ne monitoreremo insieme l’andamento.

Assieme ai Comuni ci confronteremo anche in sede di tavolo regionale dei beni confiscati, nel quale sono presenti associazioni e istituzioni legate a questa tematica, per concordare le attività sociali da svolgere nella tenuta.

Ovviamente l’azienda dovrà procedere e sviluppare la sua attività agricola.

Sottolinea ancora Bugli:

È una vittoria della legalità importantissima: una soluzione che consente di coniugare le esigenze di valorizzazione delle risorse del territorio con l’interesse pubblico e le finalità di promozione sociale che sono alla base della normativa antimafia.

Prosegue il collega all’agricoltura, Marco Remaschi:

Grazie all’acquisizione della gestione da parte dell’Ente Terre regionali toscane si tratta di una straordinaria occasione di promozione economica del territorio e di valorizzazione delle produzioni agricole e zootecniche. L’azienda può diventare un volano per l’economia di tutta l’area.

Sarà proseguita l’attività agricola, ma saranno sviluppate anche iniziative sulla legalità e l’antimafia. E magari si potranno creare posti di lavoro.

Rimarcano insieme i due Assessori:

Il perseguimento di obiettivi occupazionali e di inserimento sociale, il coinvolgimento di reti locali, nonché la promozione di aspetti educativi saranno elementi fondamentali del progetto.Aspetto chiave sarà il partenariato istituzionale, economico e sociale.

Pubblico e privato insomma pronti a collaborare, con al centro una dimensione etica e sociale.

Soddisfatti naturalmente pure i Comuni dove la tenuta si sviluppa. Anche loro stamani erano alla conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze.

Commenta il Sindaco Gabriele Berni:

Oggi per noi, per Monteroni e per l’Italia che non piega il capo, è una data storica. Abbiamo firmato un accordo che attendevamo da anni, lo attendeva tutta la comunità della val d’Arbia e tutti coloro che hanno a cuore la legalità e la lotta contro la mafia”.

Abbiamo ricucito una ferita che si era aperta nel 1983. Questa amministrazione in questi anni si è adoperata ad ogni livello per la costruzione di un quadro normativo che ci potesse far arrivare a questo primo traguardo.

Gli fa eco il Sindaco di Murlo, Fabiola Parenti:

Abbiamo da sempre lavorato per un rilancio di Suvignano in chiave di sostenibilità economica e sociale e finalmente enti locali e Regione assieme possono dare avvio al progetto tanto atteso.

Siamo qua per costruire un modello concreto. Si può vincere la criminalità organizzata anche sul terreno della produzione di reddito e dello sviluppo territoriale, riaffermando la legalità e creando opportunità di lavoro e sviluppo sociale.

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