Home Territorio Reggia Caserta: convegno ‘Luigi Vanvitelli: il cantiere dei cantieri’

Reggia Caserta: convegno ‘Luigi Vanvitelli: il cantiere dei cantieri’

389
Vanvitelli


Download PDF

Hanno avuto inizio le due giornate di conclusione delle Celebrazioni vanvitelliane

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Reggia di Caserta.

Si è aperto oggi il convegno ‘Luigi Vanvitelli: il cantiere dei cantieri’, iniziativa della Reggia di Caserta di chiusura delle Celebrazioni vanvitelliane.

Sono iniziate, nella nuova sala conferenze dell’ala ovest del Palazzo reale inaugurata ieri, le due giornate di studio e approfondimento dedicate al maestro e alla sua eredità.

Il convegno, che si concluderà domani pomeriggio 2 marzo, si articola attraverso gli interventi di studiosi, professionisti e staff del Museo su temi differenti.

Dopo i saluti del Sindaco della Città di Caserta Carlo Marino, del Prefetto Giuseppe Castaldo, del vescovo Pietro Lagnese e dell’architetto Amalia Gioia, in delega al Soprintendente Gennaro Leva, il Direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei ha dato il benvenuto ai relatori e alla platea.

Ha detto Maffei:

Si concludono le Celebrazioni vanvitelliane con questi due giorni di studio e approfondimento dedicati all’opera magna di Luigi Vanvitelli.

Questo è il cantiere dei cantieri. Un orgoglio per me, per tutto lo staff del Museo e per tutti coloro che lavorano con e per il Museo concludere le Celebrazioni vanvitelliane con la restituzione alla collettività dell’ala ovest del Palazzo reale.

È stato un anno intenso, corale e bellissimo, in cui abbiamo portato Luigi Vanvitelli in tutta Italia.

Mai come in questi mesi si è parlato del Maestro e della sua eredità e, non solo, da parte della Reggia di Caserta e dei partner delle Celebrazioni vanvitelliane, ma ad opera di associazioni, istituzioni, enti e studiosi che hanno così amplificato la promozione della conoscenza della genialità di Vanvitelli in tutto il nostro Paese e all’estero.

Ad aprire e moderare i lavori Valeria Di Fratta, funzionario alla Comunicazione, Valorizzazione e Promozione della Reggia di Caserta:

Per il Maestro il disegno ha una duplice funzione: studiare e comunicare. Le idee abbozzate da Vanvitelli nei primi schizzi presero forma nei disegni di progetto che confluirono nella ‘Dichiarazione dei disegni del Real palazzo di Caserta’ che entusiasmarono le reali Maestà di Borbone.

Indagheremo in maniera approfondita il progetto vanvitelliano della Reggia di Caserta partendo proprio dalle tavole della Dichiarazione, evidenziando le differenze tra la progettazione e la sua effettiva realizzazione e puntando l’attenzione sui ripensamenti dell’architetto resi evidenti dai rilievi condotti sul Palazzo.

Hanno quindi presentato i loro studi i ricercatori indipendenti Giovanni Maria Bagordo, Gian Carlo Cundari e Maria Rosaria Cundari su ‘Dichiarazione dei disegni del Real Palazzo di Caserta alle Sacre reali Maestà. Studi sul corpus dei disegni di Luigi Vanvitelli, fonte letteraria e fonte iconografica’.

A illustrare importanti dettagli dell’opera vanvitelliana emersi durante le fasi di cantiere dell’ala ovest del Palazzo reale, Barbara Del Prete, funzionario Architetto della Reggia di Caserta:

Intrecciando le informazioni recepite durante le lavorazioni con i Disegni di Luigi Vanvitelli del 1751 e 1756 abbiamo scoperto che fino alla morte di Luigi Vanvitelli la realizzazione di questa parte del Palazzo reale è avvenuta secondo i progetti del maestro.

Successivamente, per ragioni in corso di approfondimento, sono state apportate alcune modifiche.

Del Prete ha anche presentato alla platea di uditori gli esiti di alcuni approfondimenti condotti:

La Gran Galleria al piano reale corrisponde oggi a ciò che è lo spazio occupato al livello sottostante dal palco del Teatro di Corte e dei camerini, mentre gli ambienti adiacenti alla Gran Galleria corrispondono alla platea.

Abbiamo trovato così anche l’ingranaggio che serviva per alzare e abbassare il lampadario del Teatro di Corte.

Per questo abbiamo pensato di stilizzare graficamente il lampadario e disegnarlo così, in corrispondenza esatta con il punto in cui si trova, per poter lasciare un segno al piano superiore.

A seguire gli interventi di Fabio Colonnese, ricercatore Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma, dello studio realizzato con Laura Carnevali, ex-prof. Ordinario Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma, Elena Ippoliti, prof. Ordinario Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma, Marco Carpiceci, prof. Associato Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma, Maria Martone, ex-prof. associato Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma, di Alessandra Meschini, prof. Associato Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università Sapienza di Roma, di Leonardo Paris e di Manuela Piscitelli sul ventennale del rilievo di Palazzo reale con riflessioni e valutazioni a confronto con la Dichiarazione dei disegni di Vanvitelli; di Giorgia Strano, architetto della Sapienza-Università di Roma, sul progetto della Gran galleria e la sua restituzione contemporanea; di Annarita Teodosio, Università di Salerno – Dipartimento di Ingegneria Civile, sui modelli vanvitelliani della Reggia di Caserta.

Nel pomeriggio focus della sessione 2 del convegno, moderata dal professore ordinario dell’Università degli studi Federico II, Fabio Mangone, sono i materiali.

Per il Palazzo reale re Carlo e Luigi Vanvitelli predilessero solo materiali di ottima qualità, provenienti dalle cave del regno, nonché dell’ampio utilizzo e reimpiego di marmi antichi.

Interventi di Claudia Cennamo, Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, Dipartimento di Architettura e Disegno industriale, sul marmo di Vitulano; di Adele Fiadino, professore associato di Storia dell’Architettura, Dipartimento di Architettura di Pescara, Università degli Studi ‘G. d’Annunzio’ Chieti Pescara, di Domenico Potenza, professore associato in Progettazione Architettonica e Urbana, Dipartimento di Architettura di Pescara, Università degli Studi ‘G. d’Annunzio’ Chieti Pescara, su Luigi Vanvitelli e le pietre della Reggia, tra arte, tecnica e tradizione; di Maria Rosaria Iacono, già Ministero della Cultura, bibliotecaria e responsabile servizio educativo, e di Pietro Di Lorenzo, Sistema Museale Terra di Lavoro ‘Natura e paesaggio asserviti al genio: Vanvitelli e le risorse naturali e i materiali artificiali per la Reggia’; di Maurizio Delli Santi, architetto, Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale dal titolo ‘Luigi Vanvitelli e i marmi antichi: le due colonne di ‘verde antico” della cattedrale normanna di Oria (BR) reimpiegati nella Reggia di Caserta; di Veronica Pennini, ricercatrice indipendente ‘Maggiore ornamento della Reggia, reimpiego e uso di marmi antichi nella Reggia di Caserta’; di Amalia Gioia, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, ‘Le facciate della Reggia di Caserta: un nuovo contributo nella conoscenza dei materiali costitutivi delle superfici architettoniche’.

A conclusione della prima giornata di convegno, la sessione video su materiali e tecniche con gli approfondimenti del personale tecnico e degli esperti delle ditte impegnate negli interventi di restauro alla Reggia di Caserta.

Domani, sabato 2 marzo, i lavori riprenderanno alle 9:30 con la sessione relativa al Palazzo reale moderata da Massimo Visone, ricercatore di Storia dell’architettura del Dipartimento di architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Luigi Vanvitelli, grazie alle sue ampie competenze ingegneristiche e al suo rigore architettonico, seppe dare soluzioni concrete alle esigenze della committenza reale.

Fu, però, grazie al suo genio creativo che egli seppe stupire e interpretare meravigliosamente il sogno che i Borbone avevano per Caserta e la sua Reggia: la realizzazione di un’opera che avrebbe dovuto testimoniare a imperitura memoria la grandezza della dinastia borbonica e la ricchezza del Regno di Napoli.

A chiusura del convegno ‘Il cantiere dei cantiere’ verrà presentato da Gennaro Tortino, funzionario Restauratore Conservatore della Reggia di Caserta, il centro documentale ‘Luigi Vanvitelli’ e dal professore ordinario dell’Università degli studi Federico II, Fabio Mangone, gli atti del convegno ‘Luigi Vanvitelli: Il linguaggio e la tecnica’ organizzato dall’Università degli studi di Napoli Federico II dal 28 febbraio al 2 marzo 2023.

Programma convegno

Print Friendly, PDF & Email