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Recessione europea: rischi, opportunità e situazione attuale

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L’aumento di gas ed energia potrebbe dare un nuovo volto all’economia della Unione europea e, di conseguenza, anche a quella italiana.

Secondo gli esperti di Schroders, come riporta Fondi Online, sono tre i principali rischi a cui va incontro l’Europa nei prossimi mesi o anni; ma al contempo non nascondono che ci potrebbe essere una crescita spontanea, e fino a poche settimana fa imprevedibile di altri tipi di mercati.

Le “opportunità” in un momento di crisi

Diversi filosofi e scienziati, fra cui il celebre Albert Einstein, hanno spesso associato il concetto di crisi a quello di opportunità. Ciò è vero quando la “crisi” porta a un cambiamento, come diceva il matematico e fisico tedesco, che è ciò che potrebbe avvenire nei prossimi mesi con la recessione europea. Le cosiddette possibilità potrebbero derivare dalle fonti di energia rinnovabili, come installazioni di pannelli solari, e sistemi eolici.

Ci sono poi invece settori che non risentono affatto della crisi, e continuano ad aumentare i propri dati di mese in mese. Se infatti bar, ristorazione, e altri servizi alla persona corrono grossi rischi quanto meno in previsione delle “spese”, non si può dire lo stesso per l’industria dell’intrattenimento ludico online, sia per iGaming, che per il gioco d’azzardo. In particolare gioco d’azzardo e casinò live virtuali, offrono generosi bonus ai nuovi iscritti, o ai clienti più affezionati, (una lista di bonus casino qui) alimentando un’industria che cresce del 10% ogni anno come spesa in Italia.

I settori maggiormente in crisi

Ciò che sta accadendo in territorio ucraino riguarda da vicino tutta Italia, e non solo per una innata empatia, bensì anche per motivi economici ben evidenti. Sono decine e decine i settori dell’economia italiana letteralmente in ginocchio. Si può partire col menzionare i bar e la ristorazione, passando per gli autotrasportatori, terminando con rami quali la produzione della carta, dell’acciaio e della ceramica.

Centinaia sono di conseguenza i lavoratori a rischio, così come altrettante famiglie di conseguenza. La causa è manco a dirlo l’aumento insostenibile di gas ed energia, che però ha sua volta ha influito sul rincaro delle materie prime, condizionando pesantemente praticamente tutti i settori produttivi italiani.

I dati spesso dicono più di mille parole, e allora basta pensare che secondo i dati forniti dalla FIPE e pubblicati su Sky, un bar nel 2021 spendeva all’incirca duemila euro 10.031 KwH, mentre appena un anno dopo ne consuma oltre seimila per la stessa quantità.

Altro settore che è con il fiato sul collo è quello dei distributori di metano, e sul nostro territorio ce ne sono circa 1500. Ma non soltanto grandi aziende in crisi, abbiamo menzionato bar e ristoranti, ma anche produttori di ceramica, e ceramisti rischiano la propria stabilità economica a causa del rincaro del gas.

La transizione ecologica diventa più che mai “attuale” e necessaria

Si parla e si legge spesso del Piano dell’Unione europea di raggiungere entro il 2050 zero emissioni. Per conseguire ciò che tecnicamente si definisce come “neutralità carbonica”, prevede ovviamente delle manovre di riconversione di vecchi sistemi e strutture in nuovi meccanismi per la produzione di energie pulite e rinnovabili. Questo processo parte dalla scuola, passando per le famiglie, toccando le Università e tutti i centri di formazione istituzionalizzati o meno.

Ciò che deve fuoriuscire da questa situazione drammatica per il popolo ucraino e per il futuro dell’economia europea, è un nuovo approccio alle risorse naturali di cui l’uomo assoluto bisogno. Infatti anche se in parte la flessibilità lavorativa e i lavori da remoto hanno permesso a tanti professionisti di non dover essere “dipendenti” da automobili e mezzi pubblici, al contempo crea l’esigenza di produrre maggiore energia elettrica per le case, e dunque si torna al punto di partenza.

Ciò che è certo è che così come la crisi sanitaria dalla quale l’Europa ancora non è uscita, ha causato danni innumerabili, ma ha altresì agevolato la transazione da lavoro in ufficio a lavoro da remoto o smart working, così la crisi energetica porterà nuove prospettive.

Nella speranza che tutte le azioni saranno pensate e concepite per far sì che l’Italia diventi una nazione completamente indipendente dal punto di vista energetico, e soprattutto che lo faccia in maniera green.

Del resto le risorse naturali sulla nostra penisola non mancano, e in alcune località è già stato ampiamente dimostrato come è possibile alimentare ospedali, case e industrie con pale eoliche o impianti fotovoltaici

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