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Real Sito Carditello, inaugurati Appartamento Reale e Tempietto Dorico

Real Sito di Carditello


Presente il Ministro Sangiuliano

Riceviamo e pubblichiamo.

Sono stati inaugurati questa mattina, nel Real Sito di Carditello a San Tammaro (CE), l’Appartamento Reale e il Tempietto Dorico della Reale Delizia borbonica, antica tenuta destinata in origine alla caccia, all’allevamento e alla selezione di cavalli di razza reale, oltre che alla produzione agricola e casearia.
Sono intervenuti il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il Presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni, insieme alle massime autorità istituzionali del territorio.

Il Real Sito di Carditello è stato edificato intorno al 1787, sotto Ferdinando IV di Borbone, su progetto dell’architetto Francesco Collecini, collaboratore di Luigi Vanvitelli.

Maurizio Maddaloni, Presidente della Fondazione, ha dichiarato:

La presenza del Ministro Sangiuliano testimonia non solo la particolare attenzione del Governo per il territorio, ma la sua personale determinazione a rilanciare la Reggia borbonica.

Un’azione di grande coraggio istituzionale, dopo anni di incuria e abbandono, che sarà decisiva per il futuro di Carditello. Il Real Sito di Carditello deve diventare la Venaria Reale del Sud.

I restauri sono stati realizzati dal Segretariato generale regionale campano del Ministero che, dopo anni di lavoro, ha consegnato le sale reali alla Fondazione.

Ha continuato:

L’Appartamento Reale è stato restaurato dal Segretariato generale campano solo parzialmente ed evidentemente ha bisogno ancora di essere completato con i fondi già in parte appostati dal Ministro.

Nonostante tutte le problematiche riscontrate, noi agiamo e riapriamo le sale al pubblico, dimostrando il nostro senso di responsabilità e continuando a lavorare in armonia con i nostri soci per restituire alla comunità questo sito dal notevole patrimonio storico, ambientale e culturale.

Tuttavia, al di là della Palazzina centrale, che richiede comunque altri opportuni interventi di recupero, il sito necessita di una vasta e diffusa opera di restauro con l’individuazione di nuove e significative risorse per il rilancio complessivo e definitivo di Carditello.

Il Ministro Sangiuliano ha affermato:

La Reggia di Carditello merita un grande progetto di rilancio come Pompei, la cui supervisione sugli appalti sarebbe da affidare ai Carabinieri, proprio come avvenuto a Pompei.

Carditello è un sito meraviglioso dalle grandi potenzialità culturali e socioeconomiche, stiamo lavorando affinché possa entrare in modo duraturo negli itinerari culturali.

La cultura non deve essere prerogativa delle grandi città, ma diffusa su tutto il territorio, perché è uno dei coefficienti sui quali si misura la qualità della vita dei cittadini.

Per l’occasione la Fondazione ha previsto, d’intesa con Poste Italiane, l’annullo filatelico celebrativo della giornata.

Il Real Sito di Carditello, considerato per decenni un simbolo del degrado e dell’abbandono nella Terra dei fuochi, oggi, dopo aver resistito alle ingiurie del tempo e agli sfregi del malaffare, rappresenta un modello di rinascita e riscatto per l’intero territorio.

Il Real Sito di Carditello è un mirabile esempio dell’imprenditoria illuminata promossa dalla casa reale borbonica tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo.

Caratterizzata da una Palazzina Reale di stile neoclassico, la Reggia ospitava un’azienda agricola con cinque cortili, otto edifici a torre e dodici capannoni.

All’interno della tenuta, era presente la Reale Industria della Pagliara delle Bufale, luogo di produzione di prodotti caseari, dove è nata la prima “mozzarella” di bufala.

Il Galoppatoio – con due Fontane monumentali con obelischi in marmo e un Tempietto circolare, dove il re assisteva agli spettacoli equestri – ancora oggi rappresenta il più grande ippodromo al mondo inserito all’interno del perimetro di una residenza reale.

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