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Rai Documentari presenta ‘Senza Tregua, l’onda lunga del Covid’

'Senza Tregua, l'onda lunga del Covid'


Il seguito di ‘Senza Respiro’ va in onda in seconda serata il 25 marzo su Rai 2

Riceviamo e pubblichiamo.

L’11 marzo 2020 l’OMS ha definito il Coronavirus una pandemia.

A un anno di distanza, in coincidenza con la candidatura al Premio Nobel per la Pace 2021 del personale sanitario italiano – il primo nel mondo occidentale ad aver affrontato un’emergenza sanitaria senza precedenti – Rai Documentari presenta ‘Senza Tregua’, l’onda lunga del Covid, un racconto in presa diretta su come questo evento epocale abbia segnato in modo indelebile le nostre vite, lasciandoci impotenti di fronte ad un nemico invisibile che non si riesce ancora a sconfiggere.

‘Senza Tregua, l’onda lunga del Covid’, scritto da Catia Barone con la regia di Leonardo Lo Frano, affronta l’eredità del Covid-19, un capitolo incerto e in buona parte sconosciuto anche al mondo medico-scientifico, raccontando in presa diretta le vite dei ‘long-Covid’, i reduci del Coronavirus, che continuano a soffrire nonostante siano guariti dal virus.

La stessa OMS ha annoverato tra le priorità la comprensione della gestione clinica dei pazienti post Covid e del mistero dei postumi duraturi dell’infezione da Coronavirus: sintomi inaspettati, complicazioni, disturbi neurologici, fino al blocco degli arti e a gravi disfunzioni renali.

Raccontati nelle storie di Antonio Mastrogiacomo, 36 anni, mai ricoverato e negativizzato a dicembre, che a distanza di mesi non riesce a stare in piedi, vittima di una perenne stanchezza invalidante; di Morena Colombi, che dopo aver contratto una forma lieve di Covid ha continuato ad avere sintomi e dolori e ha fondato un gruppo Facebook per confrontarsi con altri guariti con effetti collaterali duraturi, che oggi conta migliaia di iscritti.

E ancora Gianfranco Lamberti, medico fisiatra ricoverato per 4 mesi, che ha rischiato di rimanere tetraplegico e si è ripreso solo dopo una lunga riabilitazione; Rita Avanzini, 72 anni, ammalatasi ai reni dopo un periodo in terapia intensiva e una lunga degenza in ospedale dovuti al Covid, oggi costretta a dipendere dalla dialisi.

Ritorna anche Franco Pugliese, già protagonista di ‘Senza respiro’, il primo medico vaccinato a Piacenza che coordina le squadre dei ‘vaccinatori’.

Con la speranza di tornare alla normalità, anche se la cronaca di oggi lascia l’amaro in bocca. Sono solo alcune delle tante storie di chi è guarito dal virus ma si trova ad affrontare una nuova difficile sfida.

Come testimoniano i medici del Columbus Covid Hospital del Policlinico Gemelli di Roma, il primo in Italia ad aver attivato il monitoraggio dei pazienti dimessi e ancora sofferenti. Tra loro, gli psichiatri stanno riscontrando anche disturbi da stress post-traumatico, come i reduci di guerra o le vittime di un attacco terroristico.

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