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‘Ragamala. Dipinti per tutti i sensi’ al Museo Rietberg

Maestro della prima generazione dopo Manaku e Nainsukh di Guler Gambhira Raga, foglio tratto dalla ‘Seconda serie di ragamala di Guler’, regione di Pahari, ca. 1790, pittura a pigmento su carta, Museo Rietberg, 2013.248, acquistato con fondi di Catharina Dohrn

Maestro della prima generazione dopo Manaku e Nainsukh di Guler Gambhira Raga, foglio tratto dalla ‘Seconda serie di ragamala di Guler’, regione di Pahari, ca. 1790, pittura a pigmento su carta, Museo Rietberg, 2013.248, acquistato con fondi di Catharina Dohrn



L’importante mostra inedita dedicata ai ragamala, veri e propri gioielli di genere della pittura in miniatura indiana, è in programma a Zurigo dal 20 settembre al 19 gennaio 2025

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 20 settembre 2024 al 19 gennaio 2025 il Museo Rietberg di Zurigo presenta per la prima volta ‘Ragamala. Dipinti per tutti i sensi’, un’importante mostra inedita dedicata ai ragamala, veri e propri gioielli di genere della pittura in miniatura indiana.

Sonika Soni, curatrice della mostra, ha esaminato centinaia di dipinti ragamala appartenenti alla collezione del museo presentandone una selezione di circa cinquanta opere in questa esposizione.

La mostra si inserisce nel quadro del programma di ricerca GBF per l’arte, le artiste e gli artisti indiani ed è frutto del progetto Ragamala, lanciato nel 2021 dal Museo Rietberg, dettagli del programma qui.

Ragamala: una ‘ghirlanda di melodie’

I Ragamala sono una particolare forma d’arte che fonde musica, poesia e pittura in un’esperienza sensoriale a tutto tondo. Sono dipinti che colpiscono per la delicatezza e la notevole forza espressiva, in cui suggestive scene narrano storie d’amore ed emozioni quali il dolore, la malinconia e il desiderio.

Raffigurano amanti ritratti nella natura, principi nelle loro sfarzose stanze, donne e uomini che combattono. Ogni immagine nasconde ricchi dettagli da scoprire e decifrare volta per volta.

Il genere dei ragamala si sviluppa in India a partire dal XV secolo, quando i pittori di corte iniziano a realizzare diverse serie di dipinti raffiguranti melodie musicali. Infatti, il termine ragamala letteralmente significa ‘sequenza di raga’ e può essere tradotto come ‘ghirlanda di melodie’, un concetto che sottolinea lo stretto legame tra le immagini e la musica classica indiane.

I raga sono da considerarsi come strutture melodiche che suscitano stati d’animo precisi nello spettatore. I committenti regali ammiravano queste opere d’arte nelle loro sontuose dimore insieme a ospiti d’eccezione e, circondati da prelibatezze culinarie, bevande e profumi raffinati, ascoltavano con attenzione le musiche e i versi.

La contemplazione dei dipinti ragamala era pertanto un’esperienza multisensoriale in grado di stimolare ogni sfera della percezione. I pittori di ragamala riproducevano questi stati d’animo servendosi di un linguaggio visivo e facendo riferimento a versi che descrivevano i raga musicali come caratteristiche umane.

Ogni dipinto racconta infatti una storia che prende vita grazie al legame tra musica, poesia e pittura. Contemplando queste opere, si assiste a una fusione di tonalità musicali e cromatiche, di tinte e registri musicali, in un’unica esperienza sensoriale.

Viaggio in un mondo di immagini, suoni e fragranze

Protagoniste dell’esposizione ‘Ragamala. Dipinti per tutti i sensi’ sono circa cinquanta opere provenienti dalla collezione del museo e realizzate tra il XVII e il XIX secolo. Il percorso espositivo è arricchito inoltre dalle testimonianze di due importanti esponenti della pittura contemporanea dell’Asia meridionale: i pittori Manish Soni e Murad Mumtaz che in una serie di videointerviste raccontano come hanno realizzato i loro dipinti e reinterpretato due raga.

Composizioni musicali, fragranze e filmati consentono di immergersi nel mondo sensoriale di questo genere di pittura così popolare nella storia della cultura indiana. Le visitatrici e i visitatori sono invitati a osservare attentamente le immagini, ma anche ad ascoltarle e a scoprirne i profumi che nascondono.

In occasione della mostra, sono state incise le nuove registrazioni di 30 raga in collaborazione con la musicista Tara Kini, mentre agli esperti di fragranze Bharti Lalwani e
Nicolas Roth si deve la creazione di nuovi profumi concepiti per l’occasione.

Qual è il suono della nostalgia – e che aspetto avrebbe se fosse una persona? Cosa significa il richiamo del pavone raffigurato nel dipinto? Che profumo sprigiona l’albero in fiore all’ombra del quale una giovane donna suona il liuto?

L’esposizione Ragamala – Dipinti per tutti i sensi invita per la prima volta a scoprirlo in una cornice che combina immagini, musica, poesia e fragranze.

Eventi collaterali

Per tutta la durata della mostra, il Museo Rietberg propone un ricco programma di eventi collaterali che prevede visite guidate, conferenze e workshop. Musiciste e musicisti arricchiranno il palinsesto con concerti e incontri per dare ‘vita e voce’ ai dipinti.

Postazioni ludiche all’interno dell’esposizione inviteranno alla scoperta e all’osservazione: visitatrici e visitatori potranno divertirsi con i suoni dei raga, cimentarsi nella scrittura di poesie ed esplorare i dettagli delle opere come in un quiz. Infine, ‘Piazza Rietberg’, lo spazio antistante al museo, ospiterà un progetto artistico (site specific?) dedicato alla musica, aperto al pubblico.

Catalogo

Accompagna la mostra l’omonima pubblicazione ‘Ragamala. Dipinti per tutti i sensi’ che vuole indagare e raccontare la storia e la scoperta di questa particolare forma d’arte. Il volume, ricco di illustrazioni, presenta 24 dipinti e le composizioni musicali a cui ognuno di essi è legato, ascoltabili scansionando il codice QR riportato accanto, così come i relativi versi.

Apposite illustrazioni aiutano a cogliere e comprendere i dettagli più importanti che si celano nelle opere. Il libro offre infine uno sguardo generale sul misterioso mondo della musica, della poesia e della pittura indiana.

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