Home Campania Napoli Questione di palle: allenamento coi “mostri” del bowling campano

Questione di palle: allenamento coi “mostri” del bowling campano

2268
I MOSTRI
I MOSTRI "quasi" al competo


Download PDF
In un paese in cui il calcio fagocita l’interesse mediatico, per i cosiddetti “sport minori” non è facile trovare spazio. Viaggio in una delle realtà più belle del bowling campano, dove la competizione è solo l’espressione finale della passione e della voglia di divertirsi di questi ragazzi. Buon Gioco a tutti.

Alzi la mano chi non ha mai giocato a bowling. Si faccia avanti chi non ha mai mandato la boccia (non palla) in uno dei canali laterali della pista, imprecando perché magari quel tiro sbagliato gli è costato la sfida con gli amici e magari qualche caffè pagato. Si comincia spesso così, con le serate passate in compagnia di amici o parenti e si scopre che quel “tiro ai birilli” ci diverte sul serio e casomai si è anche bravini. La curiosità solletica la domanda e da li è un attimo ritrovarsi a provarci.

Giuseppe Tonno, Nazionale Juniores e punta di diamante del club
Giuseppe Tonno, Nazionale Juniores e punta di diamante del club

E’ stato così per Gerardo, Giuseppe, Cosimo, Claudia e gli altri ragazzi dell’ASD The Monsters, nata presso l’Eurobowling di Torre del Greco nel 2010. Partita dalla passione del presidente Tonno Raffaele, quest’avventura in soli tre anni ha portato ottimi risultati a livello nazionale e addirittura la convocazione di due tesserati nella Nazionale Juniores che ha preso parte al Campionato Europeo 2013 a Vienna! I segreti del successo? La passione, l’allenamento e…le RISATE! Sì, le risate, perché ciò che tiene unito questo club così eterogeneo (si va dai sedici anni dei più giovani agli oltre sessanta di qualche “senior”, studenti, lavoratori e pensionati) sono la capacità di far gruppo e il divertimento che va in scena ogni volta che si riunisce.

"The Monsters" Campioni Italiani Tris 2012
“The Monsters” Campioni Italiani Tris 2012

Chi scrive ha assistito (e giocato) ai loro allenamenti ed è stata un’esperienza piacevolissima. Non basta colpire il birillo centrale e sperare che anche gli altri vadano giù ma si lavora per far “disegnare” alla boccia la traiettoria perfetta in modo che nessuno strike sia casuale. Disegnare sì, perché salvo rare eccezioni, nel bowling si gioca “a effetto”, imprimendo alla boccia delle rotazioni che le fanno compiere una parabola più o meno accentuata a seconda del gioco, delle condizioni della pista e dal livello del giocatore.

"The Monsters" Terzi Classificati Camp. Italiano Squadre 2012 Cadetti
“The Monsters” Terzi Classificati Camp. Italiano Squadre 2012 Cadetti

La sfida è prima di tutto contro se stessi perché una volta sull’approccio (la parte dove si cammina prima di rilasciare la boccia) si è da soli contro i birilli. Si assiste così a degli strike spettacolari coi birilli che vanno giù in maniera ordinata o che schizzano come impazziti. La tecnica si acquisisce col tempo, ma vi assicuro che fare certi strike da una soddisfazione enorme! Durante gli allenamenti poi, non è raro vedere qualche MOSTRO esibirsi in trickshot (tiri impossibili) o qualche innocente scherzo, per finire poi (molto spesso ci confida Gerardo) a mangiare qualcosa assieme. Tutto avviene all’insegna del buonumore e del rispetto reciproco.

Ciò si traduce in una sorta di “cameratismo”, così ci si batte il “cinque” se nei due tiri a disposizione si butta giù l’intero “castello” di birilli (strike in un tiro, spare se in due), oppure ci si scambia un “pugno contro pugno” se si è lasciato qualche birillo in piedi.

Seguiteci e prossimamente vi daremo alcune dritte su come fare per cominciare prima di tutto a divertirsi, poi eventualmente a provarci “sul serio”. Questione “di palle” appunto…

Nunzio Iervolino

Autore Nunzio Iervolino

Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!