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Quella Fiamma che arde nel cuore

Fiamma


In queste lunghe e calde giornate estive tutto scorre lentamente, i pensieri girovagano liberi senza fronzoli e orpelli.
Le officine sono chiuse. Martello, scalpello, compasso, squadre, regoli, tutto è stato pulito e risposto con cura dalle mani esperte di scrupolosi operai.

Il grembiule ben piegato, i guanti accantonati, il gioiello di loggia lucidato e conservato.

Nell’officina è calato il silenzio, l’ara è buia.

I Fratelli si sono salutati al solstizio estivo, con la promessa di riprendere presto i lavori “con forza e vigore”.

Da quei saluti e da quegli abbracci sono passati pochi giorni, eppure in me già aleggia la nostalgia. Manca il tintinnio degli attrezzi che operano nell’officina, manca il brusio di fondo dei Fratelli nel tempio, manca l’odore dell’incenso che arde, manca la luce che emano le candele dall’ara, mancano il calore e l’energia delle strette di mano guantate.

Piano piano si smorza quella fiamma che arde nel cuore di ogni Massone, che viene alimentata costantemente dalla frequentazione della Loggia, dal lavoro costante su se stessi, ma non si spegne.

È di quel fuoco che voglio scrivere, quello che arde nel cuore di ogni Massone.

Rappresenta la forza profonda che permette l’unione dei contrari e l’ascensione alla sublimazione; è il motore della rigenerazione periodica della Natura e conduce la mente all’atto e all’azione psichica.

Forma l’individualità e lo sviluppo della personalità, lo spermatozoo, il principio delle situazioni, l’inizio delle cose, la reazione e la causa.

Energia, potenza, passione, azione, ma anche meditazione, libertà: questi i suoi principali attributi. Va sottolineato, inoltre, come sia l’agente di relazione naturale tra il microcosmo e il macrocosmo.

In alchimia ne viene sottolineata la qualità vivificante, nel senso che esso interviene in una reazione, comportando una modifica della materia.

Elemento dinamico e massimo agente purificatore, eleva ogni cosa ad un grado maggiore di perfezione e, per tal motivo, è caratterizzato da purezza ed eccellenza.

Simboleggia fondamentalmente il calore, la secchezza, il movimento rapido e l’estrema leggerezza e rarefazione.

È l’elemento di trasformazione, in quanto il calore che sprigiona dilata, modificando le forme ed è soprattutto ambivalente: fattore di salvezza che purifica, rigenera ed anima il cosiddetto “fuoco interiore” ma, se fuori controllo, è totalmente distruttore e divorante, come le passioni o la violenza.

Lasciamo sopire la fiamma in queste lunghe giornate estive, ma manteniamo viva la brace. Presto, nelle officine si ritornerà a lavorare e avremo bisogno del Fuoco in tutta la sua potenza.

Come fare per mantenerlo vivo?

Respiriamo profondamente e spostiamo la nostra consapevolezza sul cuore. Visualizziamo al suo interno una piccola fiamma rossa che arde.

Pronunciamo mentalmente le seguenti parole:

Io sono un Massone.

Concentriamoci sul loro significato. Alimentiamo lentamente questa fiamma. Guardiamola espandersi in tutte le direzioni. Immaginiamo che dentro di noi si sia avviato il processo di trasmutazione alchemica del piombo in oro e restiamo concentrati su questo processo.

Continuiamo a farla ardere.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.

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