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Quel che si perde, quel che si guadagna: la Penombra del Massone

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Penombra


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In Massoneria la strada non è allontanamento dagli inizi, bensì approfondimento del loro senso. Gli inizi, infatti, rimangono essenziali e orientanti nel tempo.

Vengono rigiocati, indagandone il senso, diventando a volte complessi e articolati, e diventa doveroso non sottrarre nulla loro.

Intorno alle verità che siamo riusciti a trovare in noi stessi spira un’aura poetica, una dolcezza e un mistero, i quali non sono altro se non la penombra che abbiamo attraversato.
Lella Romano

Siamo nati tutti puri. Poi, però, ad un certo punto, durante lo sviluppo della nostra infanzia, apprendiamo la conoscenza, che ci insegna a separare le cose in buone da quelle cattive. Nel momento in cui ci nutriamo di essa, nascono le nostre ombre e cominciamo a dividerci in più parti.

Da adulti, sotto quella maschera sociale che indossiamo ogni giorno, abbiamo un lato oscuro, nascosto: una parte impulsiva, ferita, triste o isolata, che, generalmente, cerchiamo di ignorare, la penombra, che può essere però una fonte di ricchezza emotiva e vitalità.

Riconoscerla può essere un percorso lungo e a volte tortuoso, ma che può garantire una vita autentica.

Ognuno di noi ha una propria penombra, quella condizione intermedia fra luce e oscurità. Essa ci fa venire in mente la frescura tranquilla di un sottobosco, la stanza schiarita solo dalla luce che filtra fra le stecche delle persiane chiuse, il parco al tramonto, quando gli alberi e i cespugli s’intravedono ancora.

È una parola che si usa tanto e volentieri per le sue capacità evocative: è ambigua e non ci lascia mai indifferenti, sa essere accogliente e protettiva, così come rischiosa e disorientante. Come un crepuscolo, si ritaglia un interregno in cui molto di particolare può accadere.

Quando ero molto giovane, mi sono ritrovata a farmi tante domande, non trovavo le giuste risposte; quelle che mi venivano date dal mondo profano non mi soddisfacevano, mi sembravano piuttosto scontate. Un modo per rassicurarmi, senza successo, che poi, ad un certo punto, sarebbe andato tutto “a posto”.

Nel mio peregrinare, mi sono ritrovata così a bussare alla porta del Tempio. Oltrepassarne la soglia è significato, per me, uscire da quella penombra e vivere la vita con passione. È da qui che la mia parte profana ha preso per mano quella iniziatica e ci siamo mostrate in pubblico, senza avere paura di presentarci al mondo.

Diventare un Massone induce ad un cambiamento, soprattutto se si partecipa attivamente. I Fratelli forniscono energie e sono portatori di particolari vibrazioni, ma deve avvenire una consonanza perché si esprima la massima potenzialità. Queste condizioni possono essere autoindotte con la costante e attiva frequentazione dei lavori di Loggia.

La via massonica è di “risveglio”, affinché ogni Fratello possa approfondire la conoscenza di sé e realizzare ciò che veramente è; essa consente di allontanarsi dalla penombra, avere il coraggio di vivere alla “Luce”.

Nel nostro motto “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” è racchiusa una procedura atta a favorire e modificare, in meglio la coscienza.

Vi è un efficace cambiamento di stato – fisico, mentale, emozionale – che riesce ad accrescere la consapevolezza delle proprie capacità ed influisce positivamente, dando energia.

Per uscire da quella penombra, dobbiamo «rettificarci», lavorare cioè in maniera irreprensibile «dentro» e «fuori» di noi; la «retta via» diviene, così, metafora della meta stessa. L’immortalità è riportare alla luce la sapienza.

Distaccarsi dalla penombra consente una discesa agli inferi dalla quale riemergere grazie ad una nuova consapevolezza di sé, attraverso i diversi percorsi che si sono dati su questa via nel corso del tempo.

Epitteto sosteneva:

Ciò che turba e agita l’uomo non sono le cose ma le sue opinioni e le sue fantasie intorno alle cose.

Vivere in penombra equivarrebbe ad alimentare solo le proprie fantasie e mantenere inalterate le proprie opinioni. È nel confronto, invece, che si cresce.

Entrare in un Tempio massonico equivale a lasciare la penombra. Il Tempio è il simbolo dell’Universo, inteso come Luce, e in esso tutto può diventare Luce.

Ad oggi mi piace pensare che la Massoneria riesca aiutare le persone a diventare la versione migliore di sé.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.