Dal 17 maggio a Matera il nuovo cammino nella seconda tappa della Divina Commedia
Riceviamo e pubblichiamo.
Marco Martinelli e Ermanna Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro la ‘Divina Commedia’, il capolavoro che ha dato origine alla lingua italiana, pensando l’opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: la città è un palcoscenico, e i cittadini sono chiamati a ‘farsi luogo’ nell’epoca dei ‘non – luoghi’ e della comunità dispersa e frantumata.
L’opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. È l’umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante ‘Everyman’.
Il percorso di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, nel solco di Dante, inizia nel 2017 con ‘Inferno‘, da loro ideato e diretto; commissionato da Ravenna Festival) – progetto in tre tappe biennali di messa in scena delle tre Cantiche della Divina Commedia che culminerà nel 2021, anniversario dei 700 anni della morte del poeta, sempre con Ravenna Festival e per questo ultimo movimento anche con Timisoara 2021 Capitale Europea della Cultura.
Nel 2018 ‘Fedeli d’amore Polittico in sette quadri per Dante Alighieri’, sempre ideato e diretto da Martinelli e Montanari, è un originale poemetto scenico di Martinelli dove una sola voce, quella di Montanari, si incarica di farne suonare innumerevoli. Un concerto che evoca la morte del poeta nel 1321, per attingere alla radicalità della sua visione etico – estetica nel tempo presente.
Inoltre, è appena uscito, per la casa editrice Ponte alle Grazie, ‘Nel nome di Dante’ di Marco Martinelli in cui, accanto alle parole di Dante e ai racconti del suo tempo l’autore associa memorie più personali ed eventi più recenti, più contemporanei in un percorso personale e originale che affonda nella rilettura e messa in vita per il teatro della Commedia.
Il Purgatorio è la cantica del ricominciare. Si può ricominciare? Dopo un fallimento, una sconfitta, una delusione? Ce la facciamo, a cavarci dalla bocca quell’amaro che sa di morte, a ritrovare il gusto della vita? Si può ancora sorridere, dopo che l’angoscia ci ha serrato il cuore con le sue tenaglie, fin quasi ad arrestarlo? Si può uscire da quell’inferno che è diventata l’esistenza? Certo che si può. È come ritornare sui banchi di scuola, in prima elementare, e apprendere una lingua nuova. Hai sfogliato il catalogo di tutte le violenze e di tutti gli orrori, hai scrutato nel buio di tutti quei volti malvagi che sono il tuo volto, ora apprendi l’alfabeto della compassione.
Per questo il Purgatorio dantesco inizia all’alba, con un colore del cielo disegnato da un verso tra i più belli di tutta la Commedia: “Dolce color d’oriental zaffiro.” L’interminabile notte è terminata. Al buio fa seguito l’azzurro. Sveglia presto, e tutti a scuola. Davanti a Dante, una sfilza di penitenti, che sono al contempo allievi e maestri: mettono Dante e il lettore e sé stessi sulla via di una vita nuova. Il Purgatorio è la cantica del “noi”, dei cori che cantano la propria allegrezza, dell’ascendere insieme. “Non v’accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar l’angelica farfalla?”
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari
Afferma Paolo Verri, Direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019:
Una capitale europea della cultura non poteva dimenticare un poeta universale come Dante. Soprattutto in vista delle celebrazioni per i 700 anni della sua morte, in programma nel 2021 e soprattutto per le proficue relazioni con Ravenna, che come noi, in fase di candidatura, entrò in short list.
Questo progetto racchiude con chiarezza assoluta i contenuti principali dell’intero programma culturale mettendo al centro alcune parole chiave come partecipazione dei cittadini, passato che diventa contemporaneità, palcoscenico che si trasforma in spazio urbano, attori che diventano comunità. Abbiamo fortemente voluto il ‘Purgatorio’ anche perché siamo convinti che questo genere di produzione culturale può davvero ridare un senso allo stare insieme e aiutare gli abitanti delle città a vivere con maggiore profondità i processi creativi. Ringrazio i Comuni di Matera e Ravenna per il sostegno al progetto.
Per Inferno, realizzato a Ravenna, nell’ambito del Ravenna Festival 2017, Marco Martinelli e Ermanna Montanari hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali: Premio Ubu 2017, miglior progetto curatoriale; Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro-ANCT; Lauro Dantesco ad honorem e Premio Culturale della VDIG – Vereinigung Deutsch – Italienischer Kultur – Gesellschaften.
‘Purgatorio’ costituisce la seconda anta del progetto ‘La Divina Commedia 2017 – 2021’ di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, opera commissionata da Ravenna Festival in coproduzione con Teatro Alighieri, Teatro delle Albe / Ravenna Teatro. L’allestimento materano è nel programma ufficiale di Matera capitale europea della cultura per il 2019 ed è coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.
La Chiamata Pubblica a Matera è stata a livello nazionale. Sono più di 500 i cittadini coinvolti nella creazione di Purgatorio provenienti da Matera e dalla Basilicata, ma anche da altre regioni: dalla Puglia con Bari, Laterza, Massafra, Lecce, Spongano e Ortelle, da Napoli, da Noto, da Marsciano (PG) e da Ravenna.
Così come diversi cori polifonici: Coro della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrina”, Cantori Materani, Corale Polifonica Città di Anzio, Corale Polifonica Oppidi Cantores, Coro Polifonica Rosa Ponselle, Vocincanto
Il progetto vede l’importante partenariato, attraverso momenti di approfondimento e ulteriore rilancio, con Polo Museale della Basilicata diretto da Marta Ragozzino, con MATA Museo Diocesano Matera con Don Angelo Gallitelli e Marco Pelosi, con Sicomoro e Michele Plati.
Importante per i dialoghi con la città la collaborazione con IAC Centro Arti Integrate di Andrea Santantonio e Nadia Casamassima. Preziosa anche la relazione con Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Francesca Lisbona che ne ha la direzione. Si ringrazia infine per Le Monacelle Coop. Makera, con Marcello Santantonio e Nastassia Siggillino.
Marco Martinelli e Ermanna Montanari / Teatro delle Albe
‘Purgatorio – Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri’
ideazione, direzione artistica e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari
in scena Ermanna Montanari, Marco Martinelli, Alessandro Argnani, Nadia Casamassima, Alessandra Crocco, Roberto Magnani, Alessandro Miele, Laura Redaelli, Alessandro Renda, Salvatore Tringali
e i cittadini della Chiamata Pubblica
musiche Luigi Ceccarelli in collaborazione con Giacomo Piermatti, contrabbasso, Vincenzo Core, chitarra ed elettronica, e con gli allievi della scuola di Musica Elettronica e di Percussione del Conservatorio Statale di Musica “Ottorino Respighi” – Latina e con la partecipazione di Simone Marzocchi, tromba
spazio scenico e costumi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera Milano – Scuola di Scenografia e Costume coordinati da Edoardo Sanchi e Paola Giorgi, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera Milano-Scuola di Scenografia e Costume
regia del suono Marco Olivieri
disegno luci Fabio Sajiz
direzione tecnica Enrico Isola e Fagio
coproduzione Fondazione Matera – Basilicata 2019 e Ravenna Festival – Teatro Alighieri in collaborazione con Teatro delle Albe – Ravenna Teatro