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‘Punti e filamenti di colore’, presentazione libro

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'Punti e filamenti di colore nella pittura italiana dal Divisionismo a oggi' di Ignazio Gadeleta


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Il 31 maggio alla Pinacoteca di Brera di Milano

Riceviamo e pubblichiamo.

Il pittore italiano Ignazio Gadaleta, protagonista dagli anni Ottanta della pittura aniconica in Italia e noto per le sue ricerche cromatiche espresse in opere d’arte, è autore del suo secondo libro dal titolo ‘Punti e filamenti di colore nella pittura italiana dal Divisionismo a oggi’.

Un libro di pittura, un libro di colore promosso dall’Accademia di Belle Arti di Brera, edito da Silvana Editoriale. Finito di stampare nel febbraio 2018, è distribuito in libreria e disponibile nei canali di vendita online. La presentazione si terrà giovedì 31 maggio a Milano alle ore 17:30 presso la Pinacoteca di Brera, Sala della Passione.

Con l’autore ne parleranno James Bradburne, Direttore generale Pinacoteca di Brera e Biblioteca Nazionale Braidense, Livia Pomodoro, Presidente Accademia di Belle Arti di Brera, Anna Maria Montaldo, Direttore Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano e Francesco Tedeschi, Professore ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

L’opera è principalmente visuale, documenta puntuali riferimenti storico-critici e apre a un’inedita visione storica della pittura italiana contemporanea. C’è una linea di continuità, sviluppo ed evoluzione nella pittura italiana del Novecento, e anche del Duemila, che ha come sorgente le definizioni linguistiche del Divisionismo italiano.

Il libro concretizza, principalmente attraverso apposite riprese fotografiche di particolari di opere, alcuni momenti dello specifico sguardo di pittore dell’autore, in viaggio nel tempo delle memorie di diverse declinazioni linguistiche in successione storica, fino al passaggio nel presente, in proiezione futura. In oltre 200 pagine molti sono gli artisti protagonisti, da Gaetano Previati a Enrico Castellani e fino al giovanissimo Elias, passando per Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Lucio Fontana, Piero Dorazio, Tancredi Parmeggiani e Mario Nigro, solo per citarne alcuni.

Questa operazione rientra nelle azioni dei Dialoghi di colore di Brera ed è la premessa finalizzata all’avvio di uno specifico dibattito aperto.

Afferma Gadaleta:

Questa assoluta professione di pittura, oltre l’azione quotidiana del mio dipingere, è testimonianza teorica che solo apparentemente si configura in termini storico-critici.

Questo libro di pittura, fondamentalmente visivo, oltre ogni quadro, dichiara ulteriormente il mio carattere espressivo, consapevolmente partecipe di una linea storica dell’arte moderna italiana che, fra evoluzioni e permanenze, nella luminosità del colore afferma la propria identità.

Ignazio Gadaleta profilo

Ignazio Gadaleta, nato a Molfetta (BA) nel 1958, dagli anni Ottanta è un protagonista della pittura aniconica in Italia, mentre dal 2002 evolve la sua operatività nell’estensione della dimensione ambientale.

È docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, di cui è stato vicedirettore, dove insegna anche Cromatologia e cura i Dialoghi di colore, documentati nel suo primo libro Dialoghi di colore, Gangemi Editore International, Roma 2016.

La sua opera è considerata in Allgemeines Künstlerlexikon. Die Bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, K.G. Saur, München-Leipzig 2005. Recentemente è narrata in Ignazio Gadaleta. Scritti di Enrico Crispolti, a cura di Francesca Pola, Intesa Sanpaolo – Marsilio, Venezia 2015 e in Gadaleta punti pittura + radianti, a cura di Francesco Tedeschi e Alberto Zanchetta, Gangemi Editore International, Roma 2016. Gillo Dorfles ed Enrico Crispolti lo segnalano alla rivista “Arte” come uno dei dieci artisti italiani dell’anno 1990, mentre nel 1991 è segnalato ancora da Crispolti e nel 1993 da Luciano Caramel.

Le sue opere si trovano in importanti musei italiani, tra questi Collezione Intesa Sanpaolo, Gallerie d’Italia – Piazza Scala a Milano, Museo del Novecento a Milano, Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano, MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna e MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma. Dal 2005 vive e opera a Milano.

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