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Pubblicato Rapporto Medie Imprese Industriali Campania

Campania


Le medie imprese della regione presentano una forte concentrazione nel settore dell’alimentare

Riceviamo e pubblichiamo.

Le crisi mettono in luce la resilienza delle Medie Imprese, maggiore rispetto alle “grandi”.

L’autonomia di ciascuna, riconducibile al controllo familiare, ha contribuito a definire quel modello di successo che le accomuna, caratterizzato dalla grande attenzione verso la qualità e dal valore strategico che attribuiscono al capitale umano.

Si tratta di una galassia composta oggi da circa 3.700 realtà industriali manifatturiere italiane e di cui l’Area Studi Mediobanca descrive l’evoluzione anno dopo anno, in un dettagliato rapporto di ricerca.

In Campania si trova circa il 4% delle imprese che corrispondono a questo profilo: è quanto emerge dalla XXII edizione dello studio che è frutto del lavoro congiunto di Area Studi Mediobanca, Unioncamere e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne.

L’indagine prende in considerazione tutte le aziende familiari a controllo italiano con una dimensione della forza lavoro compresa tra 50 e 499 dipendenti e un volume di vendite non inferiore a 17 e non superiore a 370 milioni di euro.

Dati nazionali: prevista ancora una crescita, sebbene più contenuta, nel 2023, dopo due anni di forte rimbalzo

Lo studio è arricchito da un report contenente informazioni di natura congiunturale, previsionale e strutturale. In particolare, dopo i rimbalzi del fatturato del 2021, +20,4%, e del 2022, +15%, è attesa un’ulteriore crescita anche nel 2023, sebbene più contenuta, +3,5%.

Il 55% delle imprese ritiene di poter crescere, ma in maniera lieve. Si tratta di un gruppo che fa da spartiacque tra un 25% di aziende ottimiste che immaginano un futuro in incremento significativo e un 20% che, al meglio, manterrà stabili le proprie quote di mercato.

Tra i ‘capitali’ strategici per lo sviluppo futuro, quello Umano rappresenta per le medie imprese l’elemento centrale su cui focalizzare i maggiori sforzi. In una scala di rilevanza da 1 a 5, esso ottiene un punteggio medio pari a 4,6 seguito dal Capitale Tecnico, 4,1, da quello Finanziario, 3,8, da quello Conoscitivo, 3,6, e dal Capitale Organizzativo, 3,5.

La disponibilità di Capitale Umano specializzato ha una diretta relazione con la qualità dell’organizzazione e delle produzioni dell’impresa che rappresentano la ‘stella polare’ del made in Italy.

Il 40% delle medie imprese si percepisce come produttore di fascia alta: chi vi opera ottiene migliori performance economiche, EBIT margin 7,4% vs 5,7%, e presenta meno debiti, Debt equity ratio 67,3% vs 84,5%, rispetto ai player di gamma medio – bassa.

Focus sulle Medie Imprese della Campania

L’analisi dei dati di bilancio, elaborazioni Area Studi Mediobanca su dati non consolidati 2021, evidenzia per la Campania uno scenario con differenze rilevanti rispetto al quadro nazionale.

Le medie imprese della regione hanno una forte concentrazione nel settore dell’alimentare, in cui opera il 43% di quelle censite, il triplo del dato nazionale, pari al 14%.

Il valore economico che esprimono è superiore alla somma di tutti gli altri settori, attestandosi al 55,8% del fatturato, ancora molto superiore rispetto al 20,5% calcolato per l’insieme delle regioni.

Contribuiscono a questo dato una redditività maggiore, EBIT margin al 6,6% contro 4,6%, e a una buona performance sui mercati internazionali, l’export vale il 34,5%, che stacca il 25,3% su base nazionale.

Nell’industria meccanica è collocata una media impresa campana su 4, dato sensibilmente più basso del 41% per l’Italia e si riduce a circa la metà della media complessiva la manifattura di beni per la persona e per la casa, che si attesta in Campania al 9%, il dato nazionale è pari al 19%.

Nel complesso, il fatturato delle medie imprese campane risulta di poco superiore all’intero ecosistema di aziende censito, 47,8 milioni di euro, a fronte di un dato italiano di 45,6, nonostante la forza lavoro sia tendenzialmente meno ampia, 107 dipendenti, con una media Paese di 122, e una minore penetrazione all’estero, export fermo al 29,7%, sotto il 41,8% nazionale.

Approfondimenti

Dati
XXII Rapporto sulle medie imprese
Report “I fattori di competitività delle medie imprese: il ruolo dei ‘capitali’ strategici”

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