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Pubblica amministrazione: via al cambiamento.



Oggi in aula verrà presentata la bozza del testo sulla pubblica amministrazione, dando avvio alla riforma che introdurrà forti novità, tra cui il ricambio generazionale; esso permetterà di creare 15 mila nuovi posti di lavoro per i giovani. ” Una pubblica amministrazione che diventi più semplice e più digitale e che diventi patner e non controparte dei cittadini”, ha dichiarato il Ministro della Pubblica amministrazione,Marianna Madia.

Nel testo approvato dal Consiglio dei ministri troviamo inoltre, le misure per rilanciare la competitività e gli investimenti, il taglio del 10% delle bollette energetiche per le piccole e medie imprese e la riduzione del 50% dei diritti che le imprese pagano ogni anno alla Camera di commercio. Misure che, sottolinea il premier Matteo Renzi, si traducono in 2 miliardi di tasse in meno a carico delle imprese.

Nel decreto della pubblica amministrazione, inoltre, dal 1 agosto è previsto il dimezzamento dei permessi sindacali per razionalizzare la spesa: ” questo però, sottolinea il ministro Madia, non significa un accanimento verso i sindacati, anzi loro non sono stati esclusi dal processo di cambiamento, ma vi devono partecipare”. Si dà il via libera alla mobilità, anche obbligatoria, fino a 50 km, “rispettando lo stipendio dei lavoratori”, precisa il Ministro. I dirigenti saranno licenziabili, quando per un determinato periodo di tempo resteranno senza incarichi. Per quanto riguarda invece il ricambio generazionale per creare 15 mila posti di lavoro, si libereranno gli attuali dipendenti della pubblica amministrazione dalla possibilità di rimanere a lavoro per altri due anni oltre l’età pensionabile e per 5 anni, per i magistrati. 

Vengono però fissati dei termini: lo toghe over 70 che occupano posizioni di spicco, come funzioni direttive o dirigenziali, potranno restare in servizio fino al 31 dicembre 2015; questi per garantire e salvaguardare la funzionalità degli uffici giudiziari. Per gli altri lavoratori il limite è il 31 ottobre 2014. La pubblica amministrazione potrà mandare a casa i lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per la pensione anticipata ( nel 2014, 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne), in questo sono inclusi anche i professori universitari, i dirigenti medici responsabili di struttura ed il personale delle autorità indipendenti.

Monica De Lucia

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.

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