In scena il 24 luglio al Cortile del Convento di San Domenico Maggiore di Napoli
Riceviamo e pubblichiamo.
Dopo il successo dello scorso anno con l’opera ‘Anonimo Napoletano’, Fabbrica Wojtyla & Compagnia della Città ritorna nella 41ª edizione della prestigiosa rassegna Estate a Napoli con la commedia comica ‘Prova d’Attore’ di Patrizio Ranieri Ciu venerdì 24 luglio alle 21.00 presso il Cortile del Convento di San Domenico Maggiore.
Vincitrice di 9 premi oscar della commedia italiana al Roma Comic Offe rappresentante del teatro comico d’eccellenza artistica campana all’estero, da Tirana a Bruxelles, ‘Prova d’Attore’ è una satira sottile del “sistema dell’Arte” e sullo “stato del Teatro”, per un “mondo” di risate garantite perché parte dalla base della “commedia”, l’equivoco, origine della comicità, terminando in un finale inatteso sul sistema di evidenziazione mediatica del contrario esatto della qualità, sfruttando il meccanismo anche sociologico della visibilità,e sulla caduta del sensibile valore della vita annientato dal protagonismo d’immagine.
Trama:
Si narrano le esilaranti vicende di due balordi, Gianni e Nicola, che, ingaggiati da un nevrotico assistente e suggeritore, provano con uno “stonato” vecchio attore d’altri tempi, Annibale Toti, l’impegnativo testo teatrale ‘Chi’ del grande drammaturgo Aristide De Tremelloni Tudorsecchi della Guardia Val di Fasa. L’equivoco verbale regna sovrano in tutta l’opera mentre i due squattrinati compari alla ricerca di un facile guadagno, tra sedute spiritiche e spassosi sipari, arrivano a trasformare la rappresentazione di un dramma storico, la morte di Cesare, in una vera e propria “clownerie” del tutto originale generando una miriade di equivoci e di situazioni estremamente divertenti portando a termine il loro compito di sostituti con risultati assolutamente “catastrofici”.
Intorno alla improbabile Compagnia si muove l’occhio attento della dottoressa Mariani, celebre critica teatrale e televisiva, la quale, intrufolatasi in casa con un sotterfugio corrompendo la governante tedesca Ingeborg Von StuffenKrautenstaffen detta “Suntina”, seguirà di nascosto l’evolversi della vicenda pronta al colpo di scena finale: il suo sconcertante giudizio sull’assurda messinscena.
Un susseguirsi incessante di risate per giungere a una conclusione che suggerisce ai personaggi e al pubblico come guardare alla contemporaneità con occhi attenti, riflessione quanto mai necessaria in un momento come questo dove dedichiamo gran parte del nostro tempo alla televisione, spesso senza essere in grado di filtrarne intenti e contenuti.
Infine, sincero omaggio a quella sana comicità a “dimensione uomo” che, partita da Scarpetta, si è pian piano trasformata in amara riflessione in Eduardo e in visione sociale con Luca De Filippo. È una sconclusionata costruzione di una commedia nella commedia dai risvolti esilaranti capace di mettere però a nudo il malessere della visibilità che attanaglia sempre più la nostra illusoria società proponendo col sorriso un cambiamento drastico del nostro vivere quotidiano mai come in questo tempo di pandemia così necessario.
Esistere nel futuro attraverso il ritorno alle origini. ‘Prova d’Attore’ ci conferma che la vera avanguardia è la Commedia dell’Arte. Solo la capacità di recuperarne i valori assoluti utilizzando lo strumento della comicità senza nascondere il veleno di una globalizzazione strisciante può definirsi “avanguardia”.
Citando Dario Fo che non ha mai smesso di riproporre l’intelligenza e la feroce e sottile ironia di cui è ricco questo nostro antico Teatro
mediare le sue visioni in luoghi d’arte insoliti sarà come rivivere le origini della nostra realtà.
Non potrebbe esserci forma migliore per permettere alla Campania ed alla sua cultura di avere come ambasciatore un’opera che aggreghi principi di valorizzazione a principi di una cultura non formale che ha fatto di Napoli la stella cometa per il mondo.
Cast:
Il Grande Attore Annibale Toti: Francesco Maienza
Gianni Mandolino: Luigi Smimmo
Nicola Marsupiale: Ivan Santinelli
Il Manager Carmelo Claudio Patanè: Mario Bilardi
Ingeborg Von StuffenKrautstaffen detta Suntina: Dafne Rapuano
Dott.ssa Maria Luigia Cristina Mariani: Valentina Rossi
Autorato e regia:
Patrizio Ranieri Ciu
Scene e costumi:
Le Alchimie srl
Audio-luci:
Domenico Viglione – fonico
Giuseppe De Rosa – tecnico luci
Prenotazione obbligatoria nel rispetto della normativa anti Covid-19.
Prezzo del biglietto: €10,00