Le opere di Evaristo Petrocchi in mostra a Perugia dal 26 settembre al 13 ottobre
Riceviamo e pubblichiamo.
Il 26 settembre, all’interno della chiesa di Sant’Angelo della Pace, di Perugia apre ‘Promenade inside’ mostra dell’artista romano Evaristo Petrocchi, nell’ambito dell’edizione 2024 di ‘SEED, design actions for future’, il festival internazionale che promuove una cultura della sostenibilità umana argomentata e consapevole il cui tema quest’anno è ‘Complessità e contraddizioni del XXI secolo/L’ago della bilancia’.
L’inaugurazione avrà luogo alle ore 20:30 con la presentazione di Andrea Margaritelli, Presidente Istituto Nazionale di Architettura.
I nove grandi collage di Petrocchi creeranno un percorso suggestivo all’interno delle navate e delle capelle della chiesa ribadendo la tensione di questo artista verso le tematiche che riguardano la trasformazione della Natura, delle regole che la determinano e che regolano – meglio che regolavano – la convivenza con l’uomo sulla stessa Terra e la conservazione dell’identità dei luoghi e dei territori.
Nove collage che confermano la traccia poetica di Petrocchi per il quale la Natura non è solo fonte di ispirazione e riflessione, ma dalla Natura arrivano quelle essenze – baccelli di piante di glicine, di alberi di Giuda, melograni, petali di olmo, fiori di gelsomino, foglie di tabacco – che costituiscono il materiale d’elezione per la realizzazione dei suoi lavori.
I collage di Petrocchi uniscono infatti elementi fotografici e naturalistici di forte impatto emotivo, di grande forza evocativa come testimoniano in mostra sia i primi lavori come ‘Viale profondo’, 2013, sia il più recente… ‘e se i melograni, il tabacco, la santolina e la salvia selvatica fossero dispersi nell’universo…’, 2024.
Qui le foglie di tabacco sono disposte su una superficie incurvata, come quella della Terra, come se si fossero ammassate ricoprendola interamente. Ma in realtà tendono a staccarsi dalla superficie e a volare via disperdendosi nel cielo dell’Universo e con esse le altre essenze di melograni, salvia selvatica, santolina, e gli altri baccelli. Il rischio della perdita di elementi naturali può essere, è reale.
Petrocchi afferma:
La natura in sé ‘pesa’, ha un valore, quando appartiene a un sistema che segue i suoi cicli naturali.
Questo sistema tende oggi a dissolversi di fronte a fenomeni climatici e atmosferici non più prevedibili o governabili.
Esplorare nuovi orizzonti sembra più una rincorsa frenetica per eludere la situazione piuttosto che una reale via di uscita.
Già nel 2018 Petrocchi aveva lavorato sul tema della natura divenuta inquieta in seguito cambiamenti climatici in occasione della presentazione del volume ‘Inside the isle’ a Milano al Salone della CSR e della innovazione sociale presso l’Università Bocconi ed un anno prima aveva presentato ‘Inside the isle-s’, il viaggio verso tutte le isole del mondo tenendo a mente quelle a rischio estinzione in seguito all’innalzamento del livello del mare, esponendo le essenze naturali e le opere che le componevano come i doni poveri che San Francesco di Assisi portò nel 1219 al sultano Al Malik Al Kamil, partendo proprio da Ancona.
Oggi a Perugia, la constatazione che siamo divenuti ancora meno ‘umani’ perché quello che cambia, a velocità incredibile, sono gli stessi ‘modi’ e ‘regole’ di vita, cioè l’essenza di esistere e di vivere senza confronti o paragoni. È il concetto stesso di Natura che viene messo in discussione quando non esiste più un sistema ‘naturale’ con il quale confrontarsi.
Non manca infatti soltanto il ‘peso’ in sé della Natura ma a venire meno sono i termini stessi che consentono una ‘pesatura’. La bilancia oggi è divenuta fortemente instabile e quindi è non più idonea a pesare qualsiasi cosa. I prodotti da pesare sfuggono, scemano come irraggiungibili semi al vento fuoriusciti maldestramente dalla piccola scatola posta sul piatto della bilancia che dovrebbe contenerli, trattenerli.
Di questo ci racconta con grande forza ‘Il peso della natura’ del 2019 dove Petrocchi ha immaginato un bosco in cui il vento piega gli alberi e fa volare i baccelli e le foglie a terra. In questa natura inquieta, agitata, torna possibile ‘pesare’, cioè ponderare o equilibrare le cose solo ricercando uno a uno i semi ed i baccelli che, straniti dal vento, alla fine si depositano a terra.
In questo sistema sbilanciato occorre ricercare l’esistenza di un luogo più protetto di quella piccola scatola dai cambiamenti istantanei che provocano perdita di termini di confronto e di identità dei territori.
In ‘Promenade inside’ vi è il percorso interiore, all’interno dell’origine, dei semi, un percorso necessario per ritrovare i criteri ed i modi per continuare a ‘pesare’ la Natura e cioè per avere un confronto con il passato ed il futuro, perché non si esaurisca tutto nel presente.
Al centro della navata, in fondo, campeggia ‘Vortice di baccelli di alberi di giuda’, 2013, un collage di grandi dimensioni, 180 x 250, in cui la natura inquieta e instabile come un vortice di fronte ai cambiamenti climatici ha al centro, in una piccola immagine fotografica, la figura umana di un suonatore magico che pare vagare tra gli alberi.
I baccelli costituiscono la materia naturalistica essenziale dell’opera e la composizione dell’opera imprime loro come un’accelerazione forzata a evocare un sentimento di disagio interiore. Il tema dell’opera è proprio la rappresentazione del disagio nella natura a cui non è estraneo l’uomo.
La natura e l’umano: ‘Promenade inside’ è percorsa interamente da questa tensione, la determina, ce ne fa partecipi.
Informazioni mostra
Promenade inside
di Evaristo Petrocchi
Chiesa di Sant’Angelo della Pace – Perugia
26 settembre – 13 ottobre 2024
Inaugurazione: 26 settembre ore 20:30
Orario: dal lunedì al giovedì su prenotazione telefonica tel. al n. 3334766341
Dal venerdì a domenica dalle 17:00 alle 18:30 o su prenotazione telefonica
Ingresso libero