Al Metropolitan, il nuovo film del regista romano
C’erano rappresentanti di associazioni di categoria e docenti universitari tra gli attenti spettatori del nuovo film di Stefano Calvagna, ‘Un nuovo giorno’, proiettato il 13 al cinema Metropolitan alle 18, a cui abbiamo assistito.
Il motivo di tanto interesse è l’argomento affrontato nel lungometraggio, vecchio quanto il mondo e mai pienamente metabolizzato dalle società di ogni latitudine: quello di chi si sente donna in un corpo d’uomo.
Il film racconta, con taglio crudo, scarno e senza pregiudizi, la storia vera di Sveva Cardinale, Giulia nel film, transessuale che lotta fin dall’infanzia per affermare la propria identità, affrontando un percorso fatto di solitudine, abusi e alienazione prima di incontrare l’uomo che le farà conoscere il vero amore, Francesco, interpretato da Danilo Brugia. Il culmine del cammino di Giulia è rappresentato dall’intervento chirurgico che le consentirà di diventare finalmente donna, colmando il divario tra percezioni interiore ed esteriore.
A riprova della costante attualità delle tematiche legate all’identità di genere, non può sfuggire la presenza sul grande schermo, proprio in questi giorni, di ‘The danish girl’, film di Tom Hoopper con Eddie Redmayne che ha visto recentemente Alicia Vikander ricevere il premio Oscar come miglior attrice non protagonista.
Tra i gli altri interpreti, il piccolo e bravissimo Niccolò Calvagna, figlio del regista, Luca Filippi, Imma Piro, Nicoletta Innocenti Fagni e Franco Oppini.
In sala erano presenti il regista Stefano Calvagna e la coprotagonista Sveva Cardinale.
Autore Michele Ferigo
Michele Ferigo, napoletano, classe 1976, si occupa d’arte da sempre. È musicista, compositore, disegnatore e film-maker.