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Programma europeo per il 2020 e strategie di lungo periodo

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Le Commissioni Bilancio e Speciale Europa hanno iniziato una serie di incontri in vista della Sessione Europea del Consiglio del 31 marzo

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

In previsione della Sessione europea, prevista per il 31 marzo, con una seduta dedicata di Consiglio, si è tenuto oggi, 20 febbraio, un incontro – audizione sul tema del programma di lavoro della Commissione Europea per il 2020.

Interlocutori della Commissione Bilancio, presieduta da Marco Alparone, e della Commissione Speciale per i rapporti con l’Europa, la Svizzera e le province Autonome, presieduta da Roberto Mura, il capo rappresentanza a Milano della Commissione Europea, Massimo Gaudina, e il responsabile dell’Ufficio di Milano del Parlamento europeo, Maurizio Molinari.

Un’Europa equa, digitale e ad impatto climatico zero.

Si può riassumere così, ha sintetizzato Gaudina, l’impegno della “nuova” Commissione Europea, in carica da novembre sotto la guida di Ursula von der Leyen. Impegno che si traduce in 6 grandi aree di priorità, articolate in 43 nuovi obiettivi e policy, 34 proposte per eliminare le norme non necessarie e 126 azioni in atto, di cui 56 relative al programma pluriennale.

Le aree di priorità riguardano il “Green deal” europeo, il progetto di un’Europa pronta per l’era digitale, un’economia al servizio delle persone, un’Europa più forte nel mondo, la promozione del nostro stile di vita europeo e un nuovo slancio per la democrazia rappresentativa. Molti i temi progettuali, all’interno del “frame” delle priorità: dalla sicurezza dell’economia digitale, in cui oltre alla lotta al cyberterrorismo si devono introdurre elementi di etica e di equità sociale e giuridica, alle proposte di nuove misure di unione bancaria e salari minimi garantiti, ad un nuovo patto per le migrazioni e l’asilo, alla lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata.

Maurizio Molinari ha poi ricordato che il 9 maggio inizierà la ‘Conferenza sul futuro dell’Europa’, che durerà fino alla fine del 2022 e in cui gli enti locali e territoriali, le istituzioni e la società potranno far sentire la propria voce. Un tema critico, ha riferito il responsabile dell’Ufficio del PE a Milano, è la possibilità che nel quadro finanziario pluriennale 2021 / 2027 possa essere approvata la proposta del Consiglio, che prevede lo stanziamento di 230 miliardi in meno rispetto alla proposta del Parlamento.

Il Presidente Alparone ha sottolineato l’importanza del nuovo ciclo che si è aperto, affermando che è cruciale

non solo la tenuta sugli asset tradizionali, ma anche un ‘sorpasso’ e la conquista di un ruolo centrale delle Regioni per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi.

Al proposito è stata illustrata anche la relazione della Giunta regionale sulla programmazione europea 2021/27, organizzata per macrosettori secondo i principi della sostenibilità, della semplificazione amministrativa e del sostegno all’innovazione, secondo logiche di rete.

Il Vicepresidente Carlo Borghetti, che ha partecipato all’incontro, ha ricordato – su delega del Presidente Alessandro Fermi – che quest’anno la Risoluzione che emergerà dal Consiglio sarà inserita nel percorso di lavoro della CALRE, Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee, e del CoR, Comitato delle Regioni.

Roberto Mura, chiudendo i lavori, ha manifestato l’impegno della Commissione speciale da lui presieduta, anche in termini operativi, per un apporto continuativo già dalla prossima settimana anche per quanto riguarda la gestione delle informazioni.

Gli incontri sul tema Europa proseguono giovedì 27 febbraio, con l’audizione del Patto per lo sviluppo e venerdì 6 marzo, con l’incontro con i Parlamentari europei eletti nella Circoscrizione Nord Ovest.

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