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Profumo di mandarini

profumo di mandarini


Non servono specchi, né occhi, né alcun tipo di riflesso: “tutto” ritorna al “tutto” di sé!

Quand’anche siano passati diversi anni da allora, può succedere che la mente ti menta, prendendosi gioco del cuore e dell’anima.

Vi è stato un tempo in cui, nel mirare l’anelata meta, non riuscivo in alcun modo a raggiungerla. Ogni sorta di tristezza e frustrazione mi feriva l’anima, lasciandola sanguinare di un dolore grezzo e materiale. Compresi così, che la causa primaria di tanto apparente accanimento del fato, alla mia appena iniziata esperienza umana, non era altro che un’interpretazione personale erronea del mio tempo e di ciò che di esso avevo effettivamente a disposizione. Io, ero la mano del limite che mi anteponevo, ingabbiando fino all’ultimo dei miei respiri, pur di raggiungere le predetta meta.

Fu allora che intuii di dover modificare la linearità del mio pensiero e amalgamarlo alle pieghe del cosiddetto “giusto tempo”.

Raggiunsi la meta e un’altra e un’altra ancora, sino a costruire la casa dell’Uomo che sono diventato oggi.

Nonostante l’accumulo di tanta esperienza è successo che son caduto: già, rovinato a terra per esser stato accecato da un nuovo orizzonte che mi son prefisso di raggiungere. Abbagliato da vana gloria, son caduto nel baratro di me stesso, dando le chiavi dei miei segreti alla paura.

Tempesta e tormento hanno violato la mia anima, appesantendo la mia mente indebolita dal timore futuristico del mio divenire: privo di senso e di valore sono ritornato alla mia origine; a prima del realizzarsi di tante cose.

Ho ritrovato la forza di Lei, mia guida spirituale nella materia del mondo; ho riscoperto il valore di Lui e il senso del suo amore silenzioso; ho guardato ancora una volta me e, nel farlo, mi son ricordato del concetto del “giusto tempo“.

Mi son reso conto che, nel tempo passato, ho attraversato cerchi di fuoco, per essermi ritrovato all’improvviso solo e privo della mia radice. Ciononostante, ho continuato.

Ho abbracciato l’Amore, quello autentico; ho abbracciato l’Amicizia, poche volte, e non me ne dimentico; ho attinto amore puro dalla mia progenie e ne sto edificando pilastri di vita! Ho abusato delle mie forze, del mio pensiero, dei miei stessi sogni: e il mezzo con cui ho violato tutte quante queste identità è stato il mio non rapportarmi al concetto di “giusto tempo”. In realtà, ogni segreto umano è destinato alla luce, ma ha bisogno indispensabilmente della giusta sedimentazione interiore.

Il vero cambiamento avviene dentro e quando ciò accade, si diventa consapevoli di poter far a meno del mondo e della sua materialità: ed è in quel momento che si ha la certezza che il “nuovo” non verrà trasformato in vecchio, ma resterà nuovo, perché sostenuto da idee fresche; figlie di un’impostazione diversa e innovativa, nel vedere le cose appartenenti alla materia.

Né la paura, né la mala gestio del tempo fisico devono arrecare nocumento all’anima: essa, invece, in completa sinergia con la mente e il cuore, deve condurre l’uomo verso la propria meta, al fine di consegnarlo al grado di conoscenza e di consapevolezza, che per diritto divino, gli spetta.

E così, nel considerare, in piena equità, le cose della materia e dello spirito, intuisco, nel mio sentire più intimo, accompagnato da un tinnito acclarante, che quando la mia essenza lascerà la fisicità di questo corpo che mi racchiude, chi mi avrà amato, conosciuto o solamente frequentato, nel donarmi uno soltanto dei suoi pensieri, avvertirà nell’aria, un delicato, pungente, bucolicamente sofisticato “profumo di mandarini“.

Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".

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