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Presidenza italiana dell’UE nel settore sviluppo



Durante il semestre di Presidenza, l’Italia coordinerà l’azione dell’UE verso il negoziato sulla nuova “Agenda post-2015” sugli obiettivi di sviluppo sostenibile per fissare una posizione comune degli Stati Membri sugli aspetti più importanti. L’adozione della nuova Comunicazione della Commissione sul tema rappresenta già un primo importante successo per il nostro Paese e rispecchia totalmente le nostre priorità nazionali per ciò che concerne sicurezza alimentare, gender, inclusività, migrazione e sviluppo, rule of law e good governance. Nel corso del semestre italiano si intende, inoltre, adottare Conclusioni del Consiglio che possano fornire un quadro di riferimento comune in vista del negoziato internazionale sui nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile che inizierà nel 2015. Per migliorare l’azione italiana proprio sulle tematiche di sviluppo, il semestre di Presidenza si aprirà a Firenze il 14 e il 15 luglio con un Consiglio Informale dei Ministri dello Sviluppo. I temi particolari da analizzare con una certa impellenza sono: sicurezza alimentare e nutrizionale; nesso migrazione e sviluppo; ruolo del settore privato nello sviluppo. La sicurezza alimentare e nutrizionale, priorità tradizionale italiana, risulta funzionale alla creazione di sinergie con Expo 2015. Durante il secondo semestre si svolgerà a Roma la seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione co-organizzata da FAO e OMS. L’intento è valorizzare Expo 2015 come piattaforma per coinvolgere l’opinione pubblica sui temi di cibo e sviluppo sostenibile e promuovere l’adesione delle Agenzie di cooperazione degli Stati membri ad Expo, anche in rapporto con l’Anno Europeo dello Sviluppo promosso proprio nel 2015. L’Italia vuole sensibilizzare anche sui fenomeni migratori del settore sviluppo, attirando l’attenzione delle comunità sugli effetti positivi dei flussi migranti sulla creazione di capacità imprenditoriale. Questo, sempre, nell’ottica di un giusto ritorno economico nei Paesi di origine e di destinazione. La Presidenza italiana dovrà, inoltre, identificare le modalità di esecuzione della recente Comunicazione sul ruolo del settore privato nello sviluppo, che rimarca il contributo indispensabile del settore privato europeo nella crescita economica dei Paesi partner. L’obiettivo costante è, infatti, stimolare una risposta coordinata a livello UE per fronteggiare la crisi, eradicando così la povertà. Bisognerà definire le Conclusioni del Consiglio sulle azioni concrete dell’UE circa il sostegno del settore privato nei Paesi partner e le norme di collaborazione con il settore privato europeo. Occorrerà potenziare il dialogo delle istituzioni UE con il settore privato per pattuire i sistemi più fattivi di sostegno reciproco. In linea con questi intenti, al Consiglio Informale di Firenze seguirà, il 15 luglio, un evento pubblico di dialogo sul ruolo del settore privato, cui interverranno i Ministri per lo Sviluppo, i rappresentanti del settore privato italiano ed europeo, le ONG e i delegati della società civile, il mondo delle cooperative e gli inviati di alcuni Paesi partner. Infine, per estendere la visibilità dell’azione della Cooperazione italiana e scuotere il più possibile la collettività, si sta definendo, con differenti partner (Organizzazioni Internazionali, ONG, sistema delle cooperative), un programma di eventi “collaterali” sul territorio sulle tematiche di sviluppo, anche in vista della partecipazione del sistema di Cooperazione ad Expo 2015. Gli obiettivi ed il programma di attività previste sono stati indicati dal Direttore Generale della DGCS, Giampaolo Cantini, nel corso del Tavolo Interistituzionale per la cooperazione allo sviluppo, tenutosi l’11 giugno alla Farnesina alla presenza del Vice Ministro degli Esteri, Lapo Pistelli.

 

Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.

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