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Presentato il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano 2024

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Festival Internazionale del '700 Musicale Napoletano 2024


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‘Napoli e l’Europa: La Scuola Musicale Napoletana nelle Corti Europee’ è il tema della 24esima edizione

Riceviamo e pubblichiamo.

A Napoli torna, dal 3 al 29 dicembre 2024, il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano a cura dell’Associazione Domenico Scarlatti.

‘Napoli e l’Europa: La Scuola Musicale Napoletana nelle Corti Europee’ è il tema della 24esima edizione della kermesse riconosciuta dal Ministero alla Cultura tra i Festival Nazionali e considerata un unicum nel panorama internazionale dei festival tanto da entrare a far parte dell’EFA European Festivals Association.

Il Festival gode del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Città Metropolitana e di ‘Napoli Città della Musica’. E fa parte dei grandi eventi dell’Amministrazione comunale.

Alla conferenza stampa, che si è svolta nella Cappella del Tesoro di San Gennaro al Duomo di Napoli, sono intervenuti: Monsignor Vincenzo De Gregorio, l’Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, già Preside dell’Istituto Pontificio di Musica Sacra; Monsignor Vincenzo Doriano De Luca Decano del VII Decanato della Curia Arcivescovile di Napoli; Luigi Carbone, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Napoli; il Maestro Carlo Faiello, musicista e musicologo; il Maestro Enzo Amato, direttore artistico del Festival.

Dichiarazioni

Enzo Amato, Presidente dell’Associazione Domenico Scarlatti, ideatore e direttore artistico del Festival, ha dichiarato:

Sono trascorsi ventiquattro anni dalla prima edizione del Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, ma l’entusiasmo è sempre lo stesso. Con la consapevolezza di aver contribuito a far conoscere la Scuola musicale napoletana, riportando alla luce innumerevoli capolavori della stessa, tra cui la Messa Solenne in re maggiore per soli coro e orchestra, la cui prima esecuzione in tempi moderni si è svolta nel Duomo di Aversa con l’Orchestra da Camera di Napoli da me diretta nell’ambito del Convegno Internazionale organizzato dal musicologo napoletano Alfredo Tarallo, che si è svolto ad Aversa nel dicembre del 1996, Jommelli e la musica religiosa in Italia alla fine del Settecento, tradizione e contaminazione nella produzione sacra del tempo.

Questa stessa Messa sarà eseguita a Napoli per la prima volta con strumenti barocchi e con il diapason dell’epoca in occasione dei 250 anni dalle morte di Niccolò Jommelli e per celebrare il Giubileo al sacerdozio di Monsignor Vincenzo Doriano De Luca, Decano del VII Decanato dell’Arcidiocesi di Napoli.

Mons. Vincenzo De Gregorio, Abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha dichiarato:

Ospitarvi in questo luogo è in piena linea con la nostra storia e tradizione che non è solo religiosa ma anche civile e culturale.

Portare la musica professionale e professionalizzante è oggi un atto di coraggio. Siamo in trincea perché continuiamo a credere che questo patrimonio sia un valore indubbio.

Luigi Carbone, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Napoli, ha dichiarato:

Proporre un programma di grande qualità come questo è un dovere verso la città e verso quella parte di mondo che si aspetta questo da Napoli.

Con Enzo Amato ci siamo ritrovati a discutere sulla necessità di questo Festival perché si stanno perdendo le tracce del repertorio di quella epoca storica e vogliamo dare ai giovani artisti l’input di preservarlo.

Accanto allo spazio dato alla proposta commerciale, le istituzioni devono dare un palco a un patrimonio che è scritto nel nostro DNA e che sarà interpretato da grandi artisti impegnati in un lavoro enorme.

Monsignor Vincenzo Doriano De Luca, Decano del VII Decanato della Curia Arcivescovile di Napoli, ha dichiarato:

Da anni mi batto sulla fruibilità di tutta la musica che non si deve capire ma si deve vivere. Quando si mettono le etichette si alzano muri. La musica abbatte i muri. Tutti possono ascoltare tutto, è questo lo sforzo che dobbiamo fare.

Il Maestro Carlo Faiello, musicista e musicologo, ha dichiarato:

Il concerto che proporrò riguarda la tarantella che, al contrario di quanto si pensi, ha un carattere sacro. Ho chiamato tanti musicisti provenienti da tante regioni italiane che saranno protagonisti sul palco con me.

Le location e gli interpreti

Dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro alla Chiesa Barocca di Donnalbina, che conserva il sepolcro di Paisiello, dalla Chiesa di Santa Maria dell’Aiuto con i preziosi dipinti dei pittori Malinconico e Traversi alla Basilica di San Giovanni Maggiore.

Il Festival quest’anno vede in programma ben 12 concerti in 8 luoghi diversi nel cuore antico della città di Napoli per un percorso che intende mettere a confronto musicisti di scuola napoletana e musicisti di formazione mitteleuropea.

Fondamentale anche la scelta qualitativa degli interpreti: l’Orchestra sinfonica giovanile ‘Filarmonici Friulani’, il clavicembalista Angelo Trancone, il soprano Raffaella Ambrosino, il baritono Carmine Monaco, la coreografa Irma Cardano, il soprano Paloma Chiner con l’Ensemble Plaerdemavida, Carlo Faiello, le giovani promesse Maria Grazia Castello alla chitarra e Simone El Oufir Pierini al pianoforte e ancora Aurelio Gatti, Mario Brancaccio, il Coro Axis Mundi formato da alcuni cantori della Cappella Musicale Pontificia Sistina, il contraltista Antonello Dorigo, il tenore Roberto Manuel Zangari e il bravo basso Luigi Cirillo, Emilia Zamuner e Paolo Zamuner, l’Orchestra da Camera di Napoli diretta da Enzo Amato, direttore artistico e ideatore del Festival.

Il Programma

Si parte martedì 3 dicembre ore 19:30 con l’anteprima presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro Duomo di Napoli con ‘Scarlatti & Bach’ in scena l’Orchestra Giovanile Filarmonici Friulani con Alessio Venier direttore e Angelo Trancone clavicembalo.

A seguire, la chiesa Barocca di Donnalbina ospiterà ben 3 concerti:

venerdì 6 dicembre alle 20:30 ‘Pergolesi & Lully’ con il soprano Raffaella Ambrosino, baritono Carmine Monaco D’Ambrosia, Angelo Trancone, clavicembalo, danzatore Flavio Altieri e l’Orchestra da Camera di Napoli direttore Enzo Amato;

sabato 7 dicembre ore 19:30 ‘Spagna napoletana’ con Ensemble Plaerdemavida e Paloma Chiner soprano, Pablo-García Berlanga pianoforte Jorge Fanjul violoncello; domenica 8 dicembre ore 20:30 ‘Carulli & Sor’ con Maria Grazia Castello chitarra.

Poi, venerdì 13 dicembre alle ore 20:30 la Chiesa dell’Immacolata a Capodichino ospiterà ‘La Messa solenne in Re maggiore per soli coro e orchestra di Niccolò Jommelli’ nel 250º anniversario della morte di Niccolò Jommelli con il soprano Raffaella Ambrosino, contraltista Antonello Dorigo, tenore Roberto Manuel Zangari, basso Luigi Cirillo, Coro Axis Mundi, Orchestra da Camera di Napoli, direttore Enzo Amato.

Sabato 14 dicembre ore 20:30 alla Chiesa di Santa Maria dell’aiuto in scena ‘La fabbrica degli angeli senza tempo’, drammaturgia Mario Brancaccio, coreografia e regia Aurelio Gatti con Lucia Cinquegrana, Rosa Merlino, Paola Saribas e Mario Brancaccio.

Domenica 15 dicembre ore 20:30 alla Chiesa barocca di Donnalbina, ‘Paisiello & Mozart’ con Simone El Oufir Pierini, pianoforte.

Il programma prosegue giovedì 19 dicembre alla Basilica di San Giovanni Maggiore con ‘L’elogio dell’Estro e del Sole’, Musiche di Enzo Amato, coreografia Aurelio Gatti, testo Mario Brancaccio, mentre venerdì 20 dicembre ore 20:30 alla Chiesa di Santa Maria dell’aiuto ‘Durante & Soler’ con Angelo Trancone, clavicembalo.

Gli ultimi concerti si svolgeranno tutti alla Chiesa Barocca di Donnalbina rispettivamente: domenica 22 dicembre alle 20:30, ‘Tarantella & Tarantelle’ di Carlo Faiello, Tarantella in forma di Rosa; 28 dicembre alle 20:30 ‘Il trionfo di Clelia’ di Niccolò Jommelli nel 250º anniversario della morte di Niccolò Jommelli con Raffaella Ambrosino, Francesco Malapena, Elena Memoli, Andrea Ambrosino, Federica D’Antonino e il Coro Domenico Scarlatti, Orchestra da Camera di Napoli, direttore Enzo Amato; domenica 29 dicembre ore 20:30 ‘Porpora & Haendel’, Zamuner & Zamuner, Emilia Zamuner voce e Paolo Zamuner pianoforte.