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Presentato al Senato della Repubblica ‘Shoah – La cintura del Male’

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‘Shoah – La cintura del Male’ al Senato della Repubblica


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Importantissima tappa romana del tour della Memoria del nuovo libro di Antonio Masullo

Si è tenuta ieri, 7 novembre 2019, alle ore 11:00, presso la sala ‘Caduti di Nassiriya’, Palazzo Madama sede istituzionale del Senato della Repubblica Italiana a Roma, la conferenza stampa del libro di Antonio Masullo, Shoah – La cintura del Male, Argento Vivo Edizioni che ha segnato davvero una tappa importante del tour della Memoria, iniziato lo scorso 26 gennaio a Domus Ars di Napoli.

Ad aprire i lavori è stata la moderatrice Sara Patron che, dopo una breve premessa sul testo, ha dichiarato:

Il libro appassiona perché non è un romanzo storico, non è una fiction, ma dà una visione diversa della Shoah. È un testo che lascia letteralmente a bocca aperta, chi come me non conosce particolarmente la tematica ma ne intuisce la diversità interpretativa che le fonti e i libri di storia ci vogliono dare.

Da scrittrice posso ben affermare che questo libro è scritto molto bene. Masullo è riuscito a costruire un romanzo tratteggiato da elementi storici concreti e non, fondendoli a tal punto che non si riesce a distinguere la realtà dall’immaginario.

Dopo aver presentato i relatori, la Patron ha introdotto l’attore teatrale Bruno Petrosino che ha curato il reading suscitando emozioni e commozione all’assemblea presente.

È stata poi la volta del direttore editoriale dell’Argento Vivo Edizioni, il Dr William Silvestri, che ha dichiarato:

Pubblicare questo libro è stato un atto di coraggio, per la tematica affrontata da Masullo, ed è stato inoltre un atto di fiducia da parte dell’autore che ci ha affidato la sua creatura letteraria.

Quando ho conosciuto Antonio, circa un anno e mezzo fa, al di là della concreta constatazione della sua bravura come narratore di eventi storici e non, quello che mi ha colpito è stata la determinazione con cui riesce a veicolare un peculiare tipo di messaggio: girare l’Italia per smuovere le coscienze e sensibilizzare gli animi sul tema della Shoah attraverso il tour della Memoria.

Questo perché la Shoah non deve essere la pagina di un vecchio libro di storia; la Shoah rappresenta i segni gravi lasciati sulla Memoria. Sapete bene tutti che viviamo in un contesto sociale segnato dalla violenza, dall’odio e dall’indifferenza.

Al termine del suo prezioso e interessante intervento, il Dr. Silvestri ha mostrato una slide riguardante la foto di un bambino curdo, completamente ustionato, chiarendo la crudeltà dell’ennesimo atto di violenza sul volto dell’Umanità.

A questo punto, la moderatrice, per dimostrare l’attualità del testo di Masullo in relazione alle dichiarazioni del direttore editoriale, ha letto un passo del libro che qui si riporta:

Ho perso i miei genitori, e la mia amata, unica sorella. E nella loro memoria, ricordo e attribuisco valore a chi si è sacrificato per salvarmi la vita e concedermi l’opportunità e il lusso di scrivere di un mondo che soltanto apparentemente sembra lontano, ma che si ripresenta oggi in Siria, in Cecenia, per i Rohingya della Birmania, e in tanti altri paesi del mondo, dove il sistema dittatoriale si esprime nelle sue forme più cruente e sanguinarie, sotto gli occhi di una civiltà che, fregiandosi di una società democratica, resta silente a guardare la fecondità di tale scempio esistenziale.

È stata data la parola al Senatore Avv. Francesco Urraro, peraltro promotore dell’evento, che ha dichiarato:

Il testo di Antonio Masullo rappresenta una narrazione diversa, mi spiego. Proprio la settimana scorsa abbiamo portato tutto l’arco politico a sostenere la mozione della Senatrice Segre per contrastare e avere una nuova prospettiva degli attuali fenomeni di odio e discriminazioni razziali.

Dal suo canto, Antonio, attraverso la testimonianza delle due persone incontrate a Fossoli, un ex partigiano della Resistenza e un ex Ufficiale tedesco, è riuscito a giungere ad un approccio nuovo con delle prospettive di analisi diverse del fenomeno della Shoah.

Analisi finalizzate a fronteggiare tante altre tipologie di Shoah, riferite alla fame, alle povertà, alle carestie che scaturiscono dai cambiamenti climatici, ai flussi migratori.

Terminato l’intervento del Senatore Urraro, la moderatrice ha dato la parola all’autore, il quale, fatta una breve premessa ha dichiarato:

Molti mi hanno chiesto delle motivazioni per le quali ho scritto questo testo; posso certamente affermare che le motivazioni sono diverse e riguardano sia un evento familiare, e quindi, in questo caso un effetto diretto della Shoah, e sia la curiosità d’indagine su un segmento storico, quello del periodo del secondo conflitto mondiale che ritengo personalmente monco, incompleto e interrotto.

Masullo ha poi continuato la prima parte del suo intervento chiarendo lo spessore della corrente ariosofista innestatasi in Germania durante il primo decennio del secolo scorso, da cui ha preso forma e origine il Nazismo, nelle sue sfumature esoteriche e mistiche.

La Patron ha quindi presentato Fabio Corbisiero, Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università ‘Federico II’ di Napoli, Docente di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio, che ha esordito dicendo di essere molto fiero di trovarsi in una sede istituzionale in cui si stanno realizzando i lavori per costituire una commissione contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo.

Qualche settimana fa, quando Antonio Masullo è venuto da me in Dipartimento, chiedendomi di relazionare sul suo testo, mi è sembrata una richiesta un po’ bizzarra; non sono uno storico e mi occupo, in realtà, di sociologia urbana, di ambiente e turismo.
Poi mi sono ricordato, attraverso la forza della memoria, di essermi laureato con una tesi in Storia Contemporanea sui campi di concentramento per ebrei e stranieri, in Italia, in Campania.

Testi come quello dell’autore, e che ben ha evidenziato il Senatore Urraro, mettono in luce nuove riflessioni sulle Shoah. Questo libro racconta il Male delle persone che si rifiutano di essere umane. Credo che la forza di questo volume sia nella combinazione degli elementi di narrativa e storiografia.

Terminato l’intervento del Professore Corbisiero, Masullo si è avviato alle conclusioni, abbandonando momentaneamente la tematica dell’esoterismo e del misticismo nazista ed introducendo la figura storica, politico ed istituzionale della Principessa Mafalda di Savoia.

Catturando l’attenzione degli astanti e ponendo loro delle domande peculiari, ha affermato:

Se non vogliamo credere a nulla di ciò che ci siamo detti durante questa seduta, tralasciando completamente la Mistica Nazista e il suo valore simbologico, dobbiamo però credere certamente nella metodologia nazista. Ebbene, per quale reale motivo la Principessa Mafalda di Savoia fu deportata nel campo di sterminio di Buchenwald, riconosciuto dagli storici come un campo di oppositori al Reich e quindi al Führer altamente punitivo e vessatorio?

Ciò accadde perché furono intercettate diverse telefonate tra la Principessa e suo marito che comunicavano con codici numerici. Questa circostanza causò l’arresto di Mafalda davanti l’ambasciata tedesca a Roma e il conseguente trasferimento a Berlino, dove fu sottoposta per circa tre settimane ad estenuanti interrogatori, espletati da Himmler in persona.

In realtà, e questo non lo troverete scritto in nessun libro di storia, e mi auguro che emerga in un prossimo futuro, considerata la volontà di Papa Francesco di riaprire gli archivi storici Vaticani, per studiare e approfondire la figura storica di Papa Pio XII, la Principessa Mafalda, congiuntamente al marito, stava stilando un piano programmatico finalizzato alla rimozione di tutti i presidi militari nazifascisti e salvare così di conseguenza il popolo italiano.

In questa operazione, denominata ‘La Potente Manovra’, vi era l’apporto fattivo di Monsignor Montini, il futuro Papa Paolo VI, con l’ausilio di due cardinali europei. Inoltre, chiarisco che, in quel periodo, furono allertati anche i vertici della Wehrmacht, che avrebbero dovuto coadiuvare per la riuscita dell’operazione.

L’autore ha terminato il suo intervento annunciando che nella prima settimana di febbraio ‘Shoah – La cintura del Male’ sarà presentato nella sede del Parlamento Europeo di Bruxelles.

Infine, ha anticipato che è in corso la stesura del suo nuovo romanzo dal titolo ‘Mafalda di Savoia: la Perla di Buchenwald’.

Sono quindi seguiti gli interventi dei giornalisti presenti in sala.

Noi di ExPartibus abbiamo formulato la seguente domanda:

Durante la conferenza lei ha menzionato il processo metodologico – abduttivo a carattere esperienziale. Me lo può spiegare? Questo è un nodo gordiano da sciogliere, perché vorrei capire come le testimonianze di due persone conosciute a Fossoli, si possano incastrare con la storia e la storiografia ufficiale.

A cui Masullo ha risposto:

Dottoressa, io non sono certamente un portatore di verità, ma di tesi. Ho adottato il metodo logico – abduttivo a carattere esperienziale che significa in base a dei fatti che sono stati raccontati, si può argomentare, cercando di trarne una tesi e vedere se questa si può incastrare effettivamente in un processo storico o storiografico.

La conferenza stampa si è conclusa con applausi e riconoscimenti estimativi nei confronti dell’autore e dei relatori presenti.

Il tour della Memoria continua.

‘Shoah – La cintura del Male’ al Senato della Repubblica

Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.