La cerimonia il 5 maggio a Vico Equense
Riceviamo e pubblichiamo.
Ancora un Premio Nobel a Vico Equense ed in costiera sorrentina in occasione della XIX edizione del premio scientifico ‘Capo d’Orlando’ organizzato dal Museo mineralogico campano Fondazione Discepolo diretto da Umberto Celentano.
La targa d’argento, riproducente uno dei pesci fossili del Cretaceo rinvenuto nell’Ottocento a Capo d’Orlando, Vico Equense, località costiera che dà il benvenuto nella “Terra delle Sirene”, sarà consegnata a Serge Haroche, premio Nobel per la Fisica nel 2012 e a lungo presidente del prestigioso “College de France”.
La consegna del premio avrà luogo a Vico Equense, nello storico Castello Giusso, venerdì 5 maggio alle ore 18:00 durante una manifestazione pubblica, presieduta da Gaetano Manfredi, rettore dell’Università “Federico II” di Napoli, ateneo che patrocina la manifestazione, che si impernierà su conferenze ed interventi dei premiati delle varie sezioni.
Oltre a Serge Haroche, saranno insigniti Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta, che riceverà il premio per la sezione “Management culturale”, il giornalista e scrittore Bruno Arpaia, collaboratore di Repubblica ed autore di numerosi romanzi di tematica scientifica che avrà il riconoscimento per la categoria “Divulgazione”, il Centro studi Confindustria nella persona del direttore Luca Paolazzi per la sezione “Comunicazione multimediale”, mentre, per la categoria “Scienza e industria”, riconoscimento a Luigi Lazzareschi, amministratore delegato della “Sofidel”, sesta azienda al mondo per la produzione di carta ad uso domestico, da sempre attenta alla sostenibilità ambientale.
Il dibattito sarà moderato da Manuela Arata, ideatrice del “Festival della scienza” di Genova.
L’albo d’oro della manifestazione, che si avvale del patrocinio del Comune e dell’Azienda di soggiorno di Vico Equense e della Regione Campania, si arricchisce quindi di nuovi, prestigiosi, nomi del mondo della scienza, della cultura, della ricerca, dell’imprenditoria oltre che di un altro premio Nobel, il 13esimo della sua storia.
Serge Haroche è stato infatti insignito 5 anni fa dagli accademici di Svezia insieme al collega David J. Wineland
per essere riuscito, con metodi sperimentali all’avanguardia, a osservare e manipolare singole particelle quantistiche senza distruggerle.
Grazie a due specchi ravvicinati e super-raffreddati, è riuscito a controllare un fotone, particella subatomica sfuggente e fino ad ora impossibile da osservare.
Studi che spalancano prospettive prima impensabili quali la realizzazione di potentissimi computer quantistici dalla straordinaria velocità di elaborazione, oppure aprono la strada alla realizzazione di orologi atomici talmente precisi che in futuro si potrebbe pervenire alla creazione di un nuovo standard di tempo.
Haroche, nel palmares della kermesse scientifica, è stato preceduto da altri 12 premi Nobel: John F. Nash, Harold W. Kroto, Paul J. Crutzen, James D. Watson, Tim Hunt, Paul Krugman, George F. Smooth, Louis J. Ignarro, Erwin Neher, Andre Geim, Stefan Hell e Riccardo Giacconi, dal 2007 presidente onorario del premio.
Tutti hanno apprezzato l’ospitalità della città equana e della costiera sorrentina e, nel caso di Andre Geim, hanno contribuito ad arricchire il Museo Mineralogico Campano, la storia del quale è evidenziata dal sito www.museomineralogicocampano.it con proprie donazioni come quella del “Grafene”, il cosiddetto materiale delle meraviglie, estratto dalla grafite, che sta rivoluzionando la tecnologia.
Gli insigniti di tutte le categorie e la storia della manifestazione sono anche online sul sito www.premiocapodorlando.it.
L’edizione 2017 del premio scientifico internazionale ‘Capo d’Orlando’ sarà anche l’occasione per rinsaldare la collaborazione con il liceo scientifico “Gaetano Salvemini” di Sorrento.
Nell’ambito dei progetti “Alternanza Scuola-Lavoro”, i giovani studenti della IV B, coordinati dalla docente Agata Fasano, avranno l’occasione di illustrare al premio Nobel Serge Haroche, nella mattinata del 5 maggio, le numerose collezioni esposte nel museo mineralogico di Vico Equense.