Site icon ExPartibus

Prato, sopralluogo al cantiere PIU, nell’ex fabbrica Pieri

progetto


Ceccarelli: ‘Un modello di rigenerazione urbana’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Una biblioteca, un caffè, uno spazio coworking: queste le novità che presto vedranno la luce nel cuore del Macrolotto Zero, nell’ex filatura Pieri, a Prato, grazie al PIU, il Piano di innovazione urbana, finanziato con oltre 6 milioni dalla Regione Toscana e oltre 2 milioni e 200mila euro dal Comune di Prato.

Oggi, ad un mese dall’avvio dei lavori, si è svolto un sopralluogo nei cantieri, al quale hanno partecipato l’Assessore regionale all’urbanistica Vicenzo Ceccarelli, il sindaco di Prato Matteo Biffoni e l’Assessore comunale all’urbanistica Valerio Barberis, oltre ai tecnici e progettisti.

L’area, accanto al Circolo Arci Curiel, ha già completamente cambiato aspetto grazie all’abbattimento dei 15mila metri cubi – l’equivalente di 50 appartamenti – occupati dal fatiscente edificio della fabbrica Pieri.

Ha detto l’Assessore Ceccarelli:

Si passa dai progetti sulla carta alla loro realizzazione in modo spedito e puntuale – merito dell’amministrazione comunale e dei tecnici, con risultati che già ora fanno intravedere la bellezza dell’opera pubblica che sarà realizzata.

Al posto di vecchi capannoni privati in disuso sorgeranno un importante centro culturale e di aggregazione ad uso pubblico ed un mercato metropolitano, cogliendo in pieno gli obiettivi che la Regione intendeva perseguire con il bando del PIU che metteva a disposizione oltre 45 milioni di euro complessivi.

Il progetto presentato dal Comune di Prato rappresenta un modello di rigenerazione urbana, attraverso finanziamenti pubblici, di un quartiere che prima era uno dei motori produttivi della città e oggi presenta vari edifici in stato di degrado.

Tutto questo si tradurrà in maggior vivibilità, sicurezza, opportunità commerciali, cultura e aggregazione.

Ha detto il Sindaco Biffoni:

Quando ci siamo insediati nel 2014 abbiamo deciso di giocare una partita complicata in una zona che più di ogni altra rappresentava una sfida per le sue problematiche.

Abbiamo deciso di non girarci dall’altra parte e di voler lavorare sulle grandi potenzialità che quest’area presenta e che grazie al ritorno di importanti funzioni pubbliche possono innescare un meccanismo positivo di investimenti privati, vivibilità e aggregazione.

Exit mobile version