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Positano Teatro Festival 2018 – VI giornata

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'Grand'estate', Enzo Moscato e Massimo Andrei


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Il 31 luglio in scena ‘Grand’estate’ 

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Positano Teatro Festival.

Martedì 31 luglio, ore 21:00, nell’ambito di Positano Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello – XV Edizione, presso piazzetta di Chiesa Nuova, Positano (SA), andrà in scena lo spettacolo ‘Grand’estate (Un delirio fantastorico, 1937/1960… ed oltre)’, testo e regia Enzo Moscato con Massimo Andrei ed Enzo Moscato e con Salvatore Chiantone, Francesco Moscato, Luca Trezza. 

Musiche originali Claudio Romano, ricerche musicali e fonica Teresa Di Monaco, organizzazione Claudio Affinito.

‘Grand’estate’ è una suite corale di voci, che vanno a costruire un bizzarro ed affollato affresco d’ epoca, che ha Napoli al suo centro. Nella fattispecie, la Napoli che va dagli anni del pieno fascismo, 1936/37, a quelli del cosiddetto ‘boom economico’ 1958/60.

Anni in cui, tra l’altro, questi ultimi, con decreto statalistico, la controversa legge Merlin, chiudono i famigerati ‘casini’ e la prostituzione femminile viene a rifarla da padrona, non più nel ‘chiuso’ dei saloni e delle camere da letto, questa volta, bensì nell’aperto e scandaloso dei vicoli e le strade.

Ma ‘Grand’estate’, oltre che il racconto di questo epocale e, a tratti, anche tragico ‘passaggio di consegna’, dell’eros, è anche e soprattutto un metaforico/simbolico viaggio di scrittura, una specie di divertentissimo ‘pamphlet’ di linguaggi e situazioni, che, tra l’esotico e il colore locale, dà conto delle epiche avventure-disavventure di impagabili puttane ‘e ‘signurine’, di ieri e dell’altro ieri – Poppina, Sciuscetta, Lattarella etc.. etc.. – le quali, contrariamente a quanto si pensi e a dispetto della loro secolare condizione di sottomesse e schiavizzate, spesso, invece, si sono rivelate nella Storia – nella ‘grand’estate’ di quest’ultima, appunto – delle vere e proprie ‘eroine’, delle grandi sovvertitrici di valori e di costumi, per quanto agendo sempre in un modo tutto loro: sconclusionato, comico, irreale, e, a volte, anche disperatamente malinconico e poetico.

Prenotazioni
089-8122535