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Ponte Albiano Magra, simbolo di unione Toscana e Liguria, rinnova ruolo

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Giovanni Toti ed Eugenio Giani


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Giani condivide la scelta di ricostruire l’infrastruttura esattamente dove si trovava prima del cedimento e sottolinea il ruolo del ponte, da sempre anello di congiunzione tra le due Regioni, oggi impegnate a promuovere lo sviluppo del centro Italia

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Questo è un momento di grande importanza, non solo perché pone le basi per la realizzazione del ponte collassato l’8 aprile 2020, che di fatto univa la Toscana e la Liguria, ma anche perché è un esempio di buona amministrazione, che restituisce alla comunità il senso della sua storia e al tempo stesso guarda al futuro.

A dirlo il Presidente della Toscana Eugenio Giani durante il suo intervento in occasione della firma dell’Intesa Toscana – Liguria per la realizzazione del ponte di Albiano Magra, avvenuta oggi, 13 febbraio, ad Aulla (MS) per mano dei presidenti Eugenio Giani e Giovanni Toti alla presenza dei Sindaci dell’area, dei rappresentanti delle Province di Massa Carrara e La Spezia e del Commissario straordinario di Governo Fulvio Maria Soccodato.

Ha aggiunto Giani:

Ringrazio il Ministro De Micheli che ha dato un contributo fondamentale per per arrivare a questa fase ed ha individuato come Commissario straordinario Soccodato, capace di dare una svolta all’opera con il suo metodo e la sua concretezza.

Il Presidente ha ricordato il ruolo storico e simbolico del ponte di Albiano Magra – costruito in sostituzione di un precedente attraversamento con le barche per ricordare l’antica unione dei territori di Albiano e Caprignola in un unico Comune – precisando di condividere la scelta commissariale di ricostruire il ponte esattamente dove si trovava in precedenza, tutelando dei rapporti tra le comunità.

Ha concluso il Presidente:

Il ruolo simbolico del ponte di Albiano si rinnova ancora oggi con il senso di unione che emerge da questa Intesa che io ed il governatore Toti firmiamo, sottolineando le cose che ci uniscono: la preoccupazione per la crisi economica generata dall’emergenza Covid, ed in particolare l’impatto sul settore della ristorazione del ritorno in zona arancione, la volontà di far convergere le risorse del Recovery Fund sul centro Italia per lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture, l’intento di collaborare tra Regioni per favorire lo sviluppo dell’Italia Centrale.