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Pippo Pollina & Palermo Acoustic Quintet al Teatro Vascello

Pippo Pollina


Il 28 febbraio concerto a Roma per il Vascello in Musica

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 28 febbraio, ore 21:00, presso il Teatro Vascello di Roma per il Vascello in Musica, concerto di Pippo Pollina & Palermo Acoustic Quintet – Tour 2017. Pippo Pollina, voce, piano e chitarra; Roberto Petroli, clarinetto e sassofoni; Fabrizio Giambanco, batteria e percussioni; Filippo Pedol, contrabbasso e basso elettrico; Michele Ascolese,chitarre acustiche ed elettrica; Gianvito Di Maio, tastiere e fisarmoniche.

Dopo il sensazionale concerto di compleanno alla Volkshaus di Zurigo, la conclusione della tournée “Süden” all’Arena di Verona e l’emozionante concerto all’Hallenstadion di Zurigo nell’Agosto 2015, Pippo Pollina, il cantautore siciliano e carismatico poeta, torna nel 2017 sul palco con un nuovo tour e un nuovo album.

Pollina seduce con la sua inarrestabile creatività, continuando a sorprendere con la sua scrittura i fan di tutta Europa: che si tratti di ballate, brani poetici, canzoni di protesta o musica rock, il linguaggio di Pollina è sempre intriso di tenerezza e sensibilità.

Pippo Pollina nasce a Palermo nel 1963 da una famiglia borghese di origini contadine. Cresce e studia nel capoluogo siciliano frequentando negli anni ’80 la facoltà di giurisprudenza e l’accademia “Amici della musica” con studi di chitarra classica.
Impegnato nell’allora nascente movimento antimafia collabora al mensile catanese “I siciliani” fino all’omicidio ad opera di cosa nostra del suo direttore storico Giuseppe Fava. Insieme ad altri musicisti palermitani fonda il gruppo Agricantus con il quale lavora fino alla fine del 1985 in sei anni di intensa attività concertistica in Italia e all’estero, e seminaristica nelle scuole medie e superiori della Sicilia.

Pippo Pollina lascia l’Italia alla fine del 1985 per intraprendere un viaggio senza una meta precisa e dopo 3 anni di giro del mondo approda in Svizzera, dove oggi vive, nella città di Zurigo.

Un canzoniere di circa 250 brani incisi nel solco di 22 album. Oltre 4.000 concerti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Olanda, Svezia, Belgio, Egitto e U.S.A.
Innumerevoli collaborazioni artistiche fra cui rimarchevoli quelle con Franco Battiato, Inti Illimani, Konstantin Wecker, Linard Bardill, Nada, Georges Moustaki, Schmidbauer & Kälberer, Charlie Mariano, Patent Ochsner, Giorgio Conte, Etta Scollo… fanno di Pollina un artista in perenne movimento creativo.

Svariati premi della critica in rinomate rassegne musicali sia in Italia che all’estero lo indicano come uno dei depositari della tradizione della grande canzone d’autore italiana.

‘Il sole che verrà’
‘Il sole che verrà’, nuovo album di Pippo Pollina e suo 22esimo lavoro, uscirà in tutta Europa il 13 Ggennaio del 2017.
Nel nuovo album tredici canzoni inedite e tre duetti internazionali con tre grandi voci femminili: la mezzosoprano Odilia Vandercruysse, la cantante argentina Marili Machado e la norvegese Rebekka Bakken.
Ad accompagnarlo in questa nuova avventura quasi venti musicisti, provenienti dai più svariati ambiti musicali, dal jazz alla musica classica: Silvia Arciuli Violino, Daniel Bentz Cori, Sven Faller Basso e contrabbasso, Pablo Guarneri Argat Bombo leguero, Martin Kälberer Pianoforte, tastiere, fisarmonica, mandola, duduk, percussioni, Walter Keiser Batteria, Natalia Mosca Viola, Roberto Petroli Clarinetto e sassofoni, Madlaina Pollina Cori, Florian Sagner Tromba, Klaidi Sahatchi Violino, Peter Schmidbauer Chitarra elettrica, Werner Schmidbauer Armonica a bocca, Jonas Stetter Cori, Màrcio Tubino Flauto traverso e sax soprano, Stefania Verità Violoncello, Jean Pierre Von Dach Chitarra elettrica e acustica, Daria Zappa Violino, Samuel Zünd Cori. E, se per molti è il rinnovo di un sodalizio artistico che ha già dato i suoi frutti in precedenti progetti di successo, non mancano nuove preziose collaborazioni.

Una formazione musicale variegata che regala all’intero album ritmo e versatilità, spaziando dalle atmosfere liriche a quelle mediterranee, e che esprime il motivo dominante del progetto attraverso molteplici interessanti sonorità.
I 13 brani che compongono il nuovo lavoro alternano ritmi leggeri e dinamici ad altri toccanti e fieri, dando vita ad una danza di immagini dove l’illusione visionaria e la sua realizzazione, il dolore e la gioia, coesistono e si rincorrono, tracciando la parabola della speranza, tema dominante dell’album.

È la splendida voce lirica del mezzosoprano Odilia Vandercruysse ed il coro maschile che la accompagna in “Potrò mai dirti” ad aprire il disco con un brano che offre un’immagine poetica e toccante sul tema dei migranti. Una introduzione impegnativa, ma delicata al contempo, ai contenuti che accompagnano l’intero lavoro.
“A mani basse”, omaggio al grande pugile statunitense Muhammad Ali recentemente scomparso e al suo particolare modo di combattere, è il singolo che ha anticipato l’uscita del disco riscuotendo unanimi consensi nelle radio di mezza Europa.
Di seguito il concept e le motivazioni artistiche del disco, dalle stesse parole del compositore: “Il tema della speranza non ha mai smesso di abitare il mio canzoniere. Fin dai primi dischi la passione per un “futuro migliore” ha animato la mia penna e macchiato il mio pentagramma in una sorta di leit motiv programmatico.

Non c’era nulla di aprioristico in quest’urgenza ma solo una vocina interiore che puntualmente ispirava la nascita di qualche melodia e di qualche verso.
Stavolta la necessità di leggere una rinascita nel significato della nostra presenza su questo pianeta diventa il concetto globale della mia ultima opera. Perché non può esserci un domani certo senza la ricerca di una radice comune, di un destino che ci vede tutti interpreti di una medesima traiettoria, indipendentemente da ciò che sembra distinguerci dagli altri.

Se è vero il principio secondo il quale a un’azione corrisponde un’altra contraria ad essa, allora si spiega facilmente la spirale di violenza che si diffonde a macchia d’olio nelle nostre società. Laddove la politica e la religione, impegnate a ossequiare la moderna economia come fosse una divinità indiscutibile, non riescono più a fornire gli elementi per una piattaforma d’idee e di valori sufficienti, forse allora tocca a noi artisti indicare una strada possibile. Disegnare un percorso per un futuro di pace e d’incontro fraterno.
Tracciare quel segno che conduce, come gli antichi ben sapevano, nella direzione del sole.”

Tracklist
01. Potrò mai dirti 02:51
02. A mani basse 04:21
03. Andarsene d’estate 05:03
04. Il nibbio 03:13
05. Eppure si muove 03:40
06. Cento chimere 04:01
07. Divertimento latino 03:55
08. Rugiada sui tetti 04:15
09. E laggiù le lampare 03:07
10. Io non ho paura 02:28
11. Nell’infinito 04:18
12. Il sole che verrà 04:20
13. Ancora una 04:03

Vascello in Musica
Biglietteria:
Intero €20,00
Ridotto over 65 € 15,00
Ridotto studenti €12,00
Orari: ore 21:00

Info e prenotazioni:
promozione@teatrovascello.it
065898031 – 065881021

Come raggiungerci:
Il Teatro Vascello si trova in Via Giacinto Carini 78, a Monteverde Vecchio a Roma sopra a Trastevere, vicino al Gianicolo.

Con mezzi privati:
Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma tel 06 5800108; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma tel 06 5803217, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma tel 06 5815157

Con mezzi pubblici:
Autobus 75 ferma davanti al Teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello.

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