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‘Piove, governo ladro’ a I libri del venerdì (ai tempi del Coronavirus)

'Piove, governo ladro'


Il 22 maggio presentazione del libro di Ettore Maria Colombo sulla pagina Facebook di Città Nuova

Venerdì 22 maggio, ore 18:00, in diretta streaming sulla pagina Facebook di Città Nuova, si terrà la presentazione del libro ‘Piove, governo ladro’ di Ettore Maria Colombo, edizioni All Around, nuovo appuntamento della manifestazione I libri del venerdì (ai tempi del Coronavirus) – Seconda edizione, che aderisce al Maggio dei libri 2020, attraverso il Cepell, Centro per il libro e la lettura.

La manifestazione è organizzata da Città Nuova, in collaborazione con il Comune di Venafro, l’unico del Molise cui oggi il MiBACT riconosce l’importante titolo di ‘Città che legge’.

Indirizzi di saluto
Gian Marco Di Cicco – Presidente dell’Associazione Città Nuova

Introduce
Maurizio Terracciano – Segretario di Città Nuova

Intervento dell’autore.

Piove, governo ladro è una frase passata alla storia. Divenne un modo di dire. Ma chi la disse, e perché?

Oggi, Piove, governo ladro, potrebbe essere scambiata per una tipica espressione o modo di dire del “grillismo”, invece viene dritto dritto dall’Ottocento. In pochi mesi – dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018 in poi – siamo entrati a pieno titolo nella Terza Repubblica. Prima, però, è esistita la Seconda e, ovviamente, la Prima.

Come parlava, e come parla, il Potere se facciamo una rapida cavalcata tra le tre Repubbliche?

Urge mettere in fila tutte le parole, le espressioni, le frasi idiomatiche della politica, raccontare quando, come e perché nacquero, in quale contesto e cosa, invece, significano oggi.

La storia, naturalmente, come la Politica, si evolve, cambia freneticamente, ma alcuni tecnicismi resistono. Infatti, esistono alcuni oggetti misteriosi che indicano, nella tecnica elettorale e parlamentare, pratiche ben specifiche. Tante domande a cui questo libro cerca di fornire alcune risposte il più possibile precise e documentate, non senza un tocco di leggera ironia. Viviamo, infatti, in un’epoca in cui “anche il cretino si è specializzato”, diceva Ennio Flaiano, grazie ai social e all’onnipresenza della TV e dei talk show.

Infine, ci sono le parole dello sport entrate nel lessico della Politica, facendola diventare un gergo, prima elitario, poi comune. Come è stato possibile?

Tante domande alle quali questo libro cerca di fornire risposte il più possibile precise e documentate, non senza un tocco di leggera ironia.

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