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Pictura et Sapientia

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Pictura et Sapientia di Vincenzo Cacace


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Olio su tela, cm.70×50

… nel ritmato procedere di una stesura pigmentale… già la mente si prepara… e subitanea si delinea l’Elucubrazione… spinta dal serpentino ed animico “guizzo” del Daimon… tra le pareti dell’Encefalo, che si prepara a dare spazio alla “manna” dello Spirito, pronta a “fioccare” per esaudire il frequente richiedere del “cibo” sapienziale… vitale bisogno di respirare, nella compressa calca umana nel Mondo reso ormai asfittico.

Ed io… come presenza speculare nell’opera, mi affaccio, ritraendomi ancor più volitivo, nel riconoscermi il diritto di chiedere ancora, alla Grigia Materia della mia mente… di riattivare attraverso un eidetico processo, la ricostruzione nella Memoria.
Visioni in cui si ergono le archetipali vestigia; le stesse che invadono anche nella realtà i miei sogni da sveglio!

E… mentre ammaestro il mio Fare… e la mia “caparbia” determinazione al continuare ad Essere… Tu, nelle sembianze che sono proprie della Donna sognata, ti fai ispiratrice del mio desiderio di Conoscenza, tu… che, sempre presente e… paziente, prendi nota d’ogni mio battito interiore… e mesta mi sorridi ora, anche dal mio dipinto… guardando, tenera e comprensiva, in direzione di questo mio vivere “carnale”… nel quotidiano aldiquà, dove… sempre mi arrovello, assetato e insoddisfatto d’ogni mio misero raccolto.

Lo so… colgo frutti ancora acerbi e… forse anche prematuri… agrodolci “bocconi” da consumare, mentre procedo, con piccoli passi incerti, dentro le ombre del Dubbio, in quei territori immensi dell’incognito… e del mio affamato esplorare!

Mai si sazia l’avventuroso appetito… non si appaga della mera e pur necessaria ricerca strumentale e si proietta speranzoso nella “Cerca” di un Principio miracoloso… che illumini e fughi, l’altrettanto vorace “non sapere”!

È un’Atmosfera Aurea che intendo afferrare col pensiero e… che, a volte, si colora di “terre” rare… finissime polveri primarie… pigmenti smeraldini, gialle pennellate come solari “meches” e rossi accesi, maturi come “energie”, che esprimono il palpito del cuore.

Forse… è come dirigersi al punto segnato dalle “Colonne d’Ercole… ed accettare la sfida più dura dell’Ignoto e dell’Infinito… quando anche le stelle si nascondono, spegnendo ogni riferimento… “Obscurum per obscurius, Ignotum per ignotius”… lasciando il certo per l’incerto o, forse, inesistente…

Pictura et Sapientia… voglio dipingerle dopo averle immaginate e varcate come colonne di confine che si riflettono nelle acque smeraldine del sogno… le stesse che, quotidianamente, mi invitano a seguire rotte incognite fuori dalla rada, custodita da possenti giganti di pietra… lasciandomi intendere che la Visione, il Sogno, si fanno pur parte dell’evanescenza… o dell’Inutile… ma, senza di loro, le molteplici materie della Realtà non troverebbero nessuno speculare e subliminante confronto sulla bilancia spietata della Nemesi…

Credere… avere Speranza… concepire nella mente l’idea di una perfezione ideale, anche se purtroppo inarrivabile, è un Valore Vero, aggiunto alla Vita… alla consapevolezza dell’Esistenza… e tutti gli esseri che se ne privano… adagiandosi in un Limite… non fanno altro che punire se stessi, condannandosi ad essere, inevitabilmente, più poveri.

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Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.