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Pictor Aelementalis

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Pictor Aelementalis di Vincenzo Cacace


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Olio su tavola, cm.90×90

Cattura la luce e portala alla memoria

ma… vedo dall’espressione dei tuoi occhi oh erede di Apelle che, oltre vuoi andare…ed allora io ti dico:

Cattura la Memoria e portala alla luce!

Ecco il responso della Sibilla dell’Oracolo di Apollo al viandante della “Cerca” delle immagini”… tormentato dal “non visibile”!

“Non”… è negazione palindroma, avverbio che si adatta ad accorpare le due risposte… tenendo ben presente che, in proporzioni variabili dalla soggettività di chi opera nel campo delle Arti Visive, sono ambedue ricche di positività artistica.

“Non”… dunque riproduttore di realistiche sembianze… non “uomo retrostante” la propria “tekne”… ma, un Uomo che dipinge… un Produttore, non un “riproduttore”.

Essere “uno” che, inventa, attraverso propri segni e cromatiche alchimie e… costruisce immagini… immaginando…

Non… un freddo esecutore di imitative risultanti, ma un “costruttore” visivo che tende a sostituire il consolidato e millenario “manufatto” d’Arte, soprattutto nell’oggi senza Memoria, ingolfata dalla cronaca, nella storia contemporanea, alla manipolazione tecnologica, catturatrice della luce nella quale è impressa tangibile ed oggettiva la “pelle” o… la superficie esterna della Realtà.

“NON”… diventa dunque affermazione, in questo percorso ideale, come un nuovo “Fiat” creativo, il segno di una liberatoria ribellione ad una plumbea e umiliante condizione… quello “stare dietro, segnare il passo non superando lo steccato delle apparenze, anche esotiche e stimolanti, del ‘ciò che si vede’ e non di tutto quell’altro che si immagina… invisibile ai normali sensi, perché non predisposti a superare i limiti del Sensibile”.

Aretè, Tè kne, Epistè me… Virtù, Abilità, Conoscenza… il “Pictor Aelementalis”… spero sarà lui a congiungerle… se riuscirà a percepire non solo l’Elementale… cioè “quel catturare la luce per portarla alla memoria” come base di un “linguaggio” che pur si fa e si è fatto nel tempo, Codice trasmissivo, ma, ancora di più, per il suo interesse e… per ciò che si nasconde dietro lo schermo… appunto “quel catturare la Memoria per portarla alla Luce”, un’azione certamente più articolata e complessa che, appare ancora più… impenetrabile.

La presenza dell’Elementale Essenza se… è via via percepita, va arricchendo la visione, la stessa che, si protende nell’Oltre… nello spazio di una tela bianca sulla quale imprimere le più serene “nostalgie” di Futuro.

L’Elementale nella classificazione universale si identifica nelle simbologie del Fuoco, dell’Acqua, della Terra e… dell’Aria…
ed il mio Elementale, qui, ora, in questa visione è percepito nell’Aria.
È respiro. Vento che scompiglia i capelli… è l’odore di salsedine… che, parla sibilando note lontane di scoperte e… di Libertà Creativa.

Ed è… appunto tentando di dipingere il “Senso” del vento… attraverso le cose che esso smuove, quel vento di domani… che, sulla tela della mente, appaiono le visioni “chiarestetiche”… spirituali ed eteree figure, essenze senza tempo, suggerimenti “iperuranici” del come utilizzarlo… esse sono lì, trasferite nell’Opera, nelle cromatiche trasparenze, presenti e svincolate da ogni fisica forza di attrazione.

Come Muse Metafisiche, appaiono… non più inquietanti, ma “oracolarie” compagne di percorso.

Alfabeti iconografici… ed anche relitti naufragati nel Mare della Memoria…”cose” che animano la materia sapienziale, connaturata nella mia personale definizione di “Archipittura”… quella dei Principi Archetipi… In essa, presenziano in maniera attiva, concettuali pietre squadrate, lavorate con la Maestria del Sublime.

Pietre Elementali, consustanziali, non scolpite ma, dipinte da me ed in realtà, indicate alla mia mente, scelte con perizia da un Supremo Moto Ordinatore al quale indissolubil-mente è unito il Tutto… me compreso… insieme a ciò che antitetica-mente recalcitra.

Nella mia visione… quelle pietre sono come le altre immagini evocate dalla Memoria, geometricamente e filosoficamente abitate dal Pensiero… posano con il me autobiografico e la figura che mi affianca, attendendo il ritorno dell’Essenza eroica dell’Uomo, per dedicare ancora nuove vestigia alle sue doti e alle sue realizzazioni che… saranno come sempre, illusoriamente imperiture.

Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.