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Piano Scuola 2020 – 2021, Grieco: ‘Ruolo determinante delle Regioni’

Scuola


L’Assessore toscana e coordinatrice della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni: ‘Ora il Piano ha le gambe per camminare’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Incremento del fondo previsto di almeno un miliardo di euro per realizzare le soluzioni organizzative e didattiche previste dal Piano Scuola per la ripresa a settembre; un aumento netto dell’organico docente e ATA; l’attivazione urgente di un tavolo di confronto Governo – Regioni sulla questione dei trasporti, sia da un punto di vista economico che di organizzazione del servizio.

Sono questi i punti qualificanti del nuovo Piano Scuola a cui oggi, 26 giugno, hanno lavorato insieme il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Cristina Grieco, Assessore Toscana e coordinatrice della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni ha così commentato l’esito dell’incontro:

Ora il Piano scuola 2020 – 2021 ha gambe per camminare davvero, per questo motivo abbiamo insistito nella richiesta di risorse adeguate per realizzare gli obiettivi previsti. Prima di tutto occorre annullare le riduzioni di organico docente rispetto al corrente anno scolastico.

L’esigenza di intervenire sull’edilizia scolastica, sul sistema integrato pubblico-privato dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia e sul sostegno ai percorsi del sistema della Istruzione e Formazione professionale anche in relazione alle opere di sanificazione.

Quanto poi agli aumenti dell’organico, ribadendo la necessità di recuperare rispetto ai tagli subiti dal settore, Grieco ha ribadito la necessità di

mettere le scuole in condizione di adottare le misure che le stesse linee guida prevedono, realizzando anche un rafforzamento dell’organico per l’emergenza.

Così come è necessario garantire per l’anno scolastico 2020 – 2021 almeno lo stesso numero di autonomie scolastiche, con dirigenti e DSGA, dell’anno scolastico in corso.

Inoltre, ha spiegato Grieco:

Tutti gli interventi straordinari che si rendessero necessari per criticità emerse in vista dell’avvio dell’anno scolastico, e che non siano già previsti, dovranno trovare copertura finanziaria con risorse dello Stato. Per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e per gli insegnanti, abbiamo chiesto che il Comitato Tecnico Scientifico si pronunci almeno 2 settimane prima dell’inizio delle scuole, in relazione alla situazione epidemiologica, circa la obbligatorietà delle mascherine all’interno dell’aula e/o negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni.

Abbiano poi chiesto di sostenere le autonomie scolastiche, tenuto conto delle diverse condizioni e criticità di ciascuna, nella costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali che possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa.

L’alleanza scuola – famiglia attraverso un aggiornamento del ‘Patto Educativo di Corresponsabilità’ che potrà essere ricalibrato in una forma maggiormente rispondente alle esigenze dell’emergenza.

Rispetto poi ai servizi educativi per la prima infanzia, occorre tener presente la necessità del contatto fisico che contraddistingue la relazione dei bambini col gruppo dei pari e degli adulti di riferimento.

Per questo occorre pensare a modalità organizzative che tengano conto dell’impossibilità di effettuare il distanziamento fisico se non tra il gruppo di adulti, prevedendo protocolli di funzionamento dei servizi per l’accesso quotidiano, le modalità di accompagnamento e di ritiro dei bambini, e per l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali.

Ha concluso Grieco:

Abbiamo infine richiamato l’attenzione sulla refezione scolastica, puntando sull’esigenza di modalità che garantiscano la qualità del servizio e tengano conto anche della salvaguardia dei posti di lavoro.

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